Quando il/la tu* partner si interroga sulla sua identità di genere

Il/la tu* partner ti ha appena confidato di avere dubbi sul proprio genere? Una simile scoperta potrebbe creare in te confusione e smarrimento, ed è legittimo sentirsi disorientat* rispetto ad una notizia inaspettata come questa, che può avere un forte impatto su te e sulla vostra coppia. In questo articolo parleremo del così detto processo di questioning (o esplorazione) dell’identità di genere, descrivendo le sue conseguenze sulla coppia e i modi in cui offrire supporto ad una persona che si sta ponendo delle domande circa la sua identificazione come uomo, donna o altro – senza trascurare di preservare anche te.

 

Questioning: come fare la differenza

Che cos’è l’identità di genere?

Può essere definita come il senso di appartenenza al genere maschile, femminile, o ad altre configurazioni di genere. Non sempre corrisponde con il genere assegnato alla nascita, basato sulla rilevazione del sesso biologico. La percezione di sé come uomo, donna o altro, è qualcosa di fortemente soggettivo, e può andare al di là di quanto stabilito dalla biologia o dalla legge, con cui non sempre trova corrispondenza. In questi casi si parla di persone transgender, gender variant, o non binarie.

Perchè il/la mi* partner si fa queste domande proprio adesso?

Non è raro mettere in discussione il proprio “essere uomo o donna”, anche in età adulta. L’identità di genere, infatti, tende a stabilizzarsi durante la crescita, ma può essere ignorata o negata quando non c’è la libertà di porsi delle domande.

Cosa posso fare, per me e per il/la mi* partner?

Il questioning è un processo fondamentale di esplorazione e presa di consapevolezza, che viene facilitato da un contesto privo di giudizi e pressioni esterne. Tu puoi contribuire a costruire e mantenere questo contesto. Come partner, infatti, puoi fare la differenza. Rispondere negativamente può provocare nel/nella tu* partner senso di colpa, paura che la relazione possa concludersi, o timore che tu possa forzarl* verso una definizione. Perciò è importante offrire ascolto e rispetto, comunicando in modo aperto e onesto, e, allo stesso tempo, tutelando i tuoi sentimenti e godendo di altrettanta libertà di esprimerli. Esistono diversi modi per offrire supporto, senza trascurare il benessere tuo e della coppia.

Accanto al/la tu* partner, senza trascurare i tuoi sentimenti

  1. Ascolta. Ascoltare significa dare valore a quello che viene confidato, senza metterlo in discussione per una diversa visione della persona che ami o per assenza di informazioni sul tema. Non spaventarti se non comprendi immediatamente, perché il tuo compito consiste nell’ascoltare e accogliere. Non credere di sapere ciò che è meglio per la persona che ami: garantiscile la libertà di esplorarsi per ottenere una risposta, che non necessariamente sarà definitiva o quella da te sperata. Prova, piuttosto, a rivolgere domande per comprendere meglio cosa sta attraversando e come puoi starle vicino.
  2. Sii onest* suoi tuoi sentimenti. Prenditi cura di te stess* così come ti prendi cura della persona che ami. Anche se il questioning riguarda primariamente il/la tu* partner, tu ne sei inevitabilmente coinvolt* e ciò che provi non deve essere trascurato. L’identità di genere della persona che ami ha un impatto sul vostro rapporto e può portare a cambiamenti destabilizzanti: parla con onestà di ciò che provi, anche se avrai bisogno di tempo per farlo. Ricorda che non esistono sentimenti giusti o sbagliati, e che puoi sperimentarne di diversi, che si tratti di amarezza, preoccupazione o tristezza. Non dare priorità ai tuoi sentimenti a scapito dei suoi: per quanto ciò che provi sia importante, non devi mettere in ombra quello che il/la tu* partner sta attraversando e condividendo con te.
  3. Offri un sostegno incondizionato, senza vincoli o riserve che potrebbero scoraggiare la persona che ami nel suo processo di questioning. Mostra rispetto per le sue riflessioni ed eventuali scelte,
    ricordando che niente di ciò che sta portando nella coppia è intenzionalmente fatto contro di te. Offrire supporto può significare:

    • riuscire ad accettare cambiamenti nell’utilizzo del linguaggio (pronomi, desinenze e definizioni), senza forzature verso un’etichetta definitiva;
    • adattarsi momentaneamente ad una diversa intimità, anche nelle dinamiche sessuali;
    • accompagnare il/la tu* partner nella sperimentazione della sua espressione di genere e della sua immagine, senza giudizi affrettati per i risultati.
  4. Raccogli informazioni. Svolgere delle ricerche sul tema può essere utile per non dover scaricare tutti i tuoi dubbi sul/sulla partner, già impegnat* con i propri. Condividere i tuoi interrogativi e confrontarvi in proposito può rinforzare la vostra alleanza e la fiducia reciproca. Raccogliere informazioni, come le testimonianze di altre persone in questioning, può essere un buon punto di partenza. Le informazioni possono essere utili anche al/alla tu* partner, ad esempio rispetto a professionist* e/o centri specializzati a cui potete rivolgervi per ulteriore supporto.

 

Se hai letto questo articolo, hai già fatto un passo importante per la persona che ami e per te stess*. Ricorda che anche se il/la tu* partner sta attraversando un periodo di messa in discussione di sé, non hai a che fare con una persona estranea, ma con la stessa persona di sempre, che conosci e ami, e che stai “semplicemente” incontrando in modo diverso, attraverso un percorso che potete portare avanti insieme.

 

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