Nelle relazioni che durano diversi anni, quante volte abbiamo vissuto dei momenti di calo del desiderio?
E quante volte ci siamo chiesti se questo fosse un campanello di allarme rispetto alla nostra relazione sentimentale?
Ogni persona che sia stata (o si trovi ancora adesso) coinvolta in una relazione sentimentale di lungo periodo, sa bene che i sentimenti cambiano nel tempo, e con loro anche l’intimità e i modi di stare insieme.
Il desiderio sessuale e il tempo da dedicare esclusivamente alla coppia possono diminuire.
E a volte diminuisce anche la capacità di prendersi cura dell’altro e dell’intimità.
Innanzitutto, quali sono gli aspetti individuali che permettono di mantenere alto il desiderio sessuale nelle relazioni di lunga durata?
Secondo alcuni autori questi elementi rivestono un ruolo molto importante:
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Le aspettative
Questo è uno dei fattori più importanti. E’ normale che il desiderio sessuale abbia delle fluttuazioni (alti e bassi) nel tempo. Non dobbiamo pensare che questo sia necessariamente indice di una crisi o di un tradimento. Lasciamo che il desiderio segua le proprie strade ed invece di volerlo controllare cerchiamo semmai di stimolarlo.
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L’attrazione verso il proprio partner
Sembrerà banale, ma…il trovare attraente il partner, sia per motivazioni esclusivamente fisiche sia per motivazioni comportamentali, permette di mantenere vivo il desiderio sessuale. Questo è valido soprattutto per le persone che hanno un desiderio maggiormente reattivo, cioè che tendono a non ricercare il rapporto, ma si eccitano quando si sentono ricercati.
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Focus cognitivo
La capacità di concentrarsi nel rendere la relazione una priorità permette di mantenere sempre viva la relazione stessa ed il desiderio. Qui l’insegnamento è non trascurare il partner e non dare per scontati una serie di aspetti della vita quotidiana: riscopriamo cosa ci piace e cosa piace all’altro, cosa lo fa star bene e sorridere.
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Autonomia
Mantenere un livello di autonomia individuale, sul lungo periodo permette di mantenere una personale percezione di gestione delle situazioni, anche problematiche. In questo modo si è in grado di essere maggiormente supportivi verso il proprio partner.
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Lo stile di attaccamento.
Alcuni autori hanno osservato che risulta essere legato al modo in cui si percepisce la relazione con il sesso. Persone con alti livelli di ansia tendono, ad esempio, ad essere maggiormente allarmate o nervose in periodi in cui lo si pratica poco. Il alcuni casi viene usato come uno strumento per calmarsi. Questa condizione sicuramente non sarà d’aiuto nei periodi di calo del desiderio.
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Autostima
E’ sicuramente autoesplicativo, ma l’influenza dell’autostima è un elemento fondamentale. Chi si sente maggiormente sicuro di sé e si percepisce come sexy è anche in grado di esibire un’immagine di sé maggiormente positiva e attraente. Inoltre sarà meno probabile che attribuisca a sé stesso la responsabilità di periodi “no”.
Vediamo adesso altri aspetti di tipo interpersonale:
Innanzitutto un aspetto basilare è la soddisfazione relazionale.
Abbiamo scelto la relazione in cui ci troviamo, o ci “siamo capitati” senza aver neppure capito bene in che modo?
Tornare a casa dal nostro compagno o dalla nostra compagna è un piacere o risulta essere un peso?
Se manca questo tipo di soddisfazione, ci saranno maggiori probabilità di andare incontro a difficoltà nei rapporti sessuali e, soprattutto, sarà più difficile riuscire ad affrontare il tema.
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L’intimità emotiva.
Esiste ancora un bias culturale di genere rispetto a questo punto, ma oggi sappiamo che la percezione di vicinanza emotiva, sia per gli uomini sia per le donne, facilita anche l’intimità sessuale. Insomma, più ci sentiamo legati emotivamente al nostro partner, più proviamo desiderio e attrazione nei suoi confronti.
In questo caso non ci sono particolari consigli pratici. Innamoratevi, apritevi col vostro compagno, e scoprirete che le vostre relazioni avranno vita lunga e più serena.
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La monotonia.
Lo sappiamo bene, la monotonia uccide l’amore. Ed anche il sesso. Qui si parla sia di monotonia sotto le lenzuola, sia di esperienze che la coppia fa nella vita quotidiana.
Spesso può risultare difficile, faticoso o imbarazzante immaginare sé stessi ed il partner in una situazione erotica diversa dal solito, ma in questo caso la fantasia paga. Lasciatevi andare a dei cambiamenti, anche piccoli: guardate un film porno insieme, cambiate il luogo in cui praticate sesso (chi dice che deve essere sempre il letto?) o provate insieme delle posizioni differenti.
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La compatibilità sessuale.
Anche in questo caso, sembra scontato, ma molte coppie sorvolano su questo punto. Spesso non si da peso a ciò che davvero eccita o piace al proprio partner. O ancora, differentemente, non ci si lascia andare a confidenze circa ciò che ci eccita.
Ignorare o trovare sgradevoli alcune preferenze sessuali del nostro partner non aiuterà sicuramente ad affrontare i momenti di calo del desiderio o di difficoltà interpersonale.
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La soddisfazione sessuale.
Quante volte ci si accorge di non raggiungere l’orgasmo? E quante volte si tenta di ignorare questo aspetto, accontentandosi del rapporto? Ecco, qui bisogna farsi forza, affrontare sé stessi ed il proprio compagno e ricercare dei modi per stare meglio a letto.
Esistono infine una lunga serie di fattori prettamente sociali, che non approfondiremo in questo articolo. Ci limitiamo ad accennare al fatto che le aspettative di genere, le attitudini sessuali culturalmente più o meno restrittive e la percezione di poter contribuire in modo eguale al buon funzionamento della coppia sono elementi che, sul lungo periodo, influenzano anche il modo in cui viviamo il sesso.
In ogni momento in cui si vive una fase di difficoltà relazionale e di calo del desiderio, qualora non ci si sentisse pronti ad affrontare da soli l’argomento, un esperto in materia potrà aiutare sia il singolo a capirsi ed accettare il cambiamento che sta vivendo, sia la coppia stessa nella comprensione e comunicazione di istanze e bisogni.
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