I contraccettivi orali sono da sempre simbolo di emancipazione e libertà, ma davvero impattano sul desiderio sessuale?

 Da sempre simbolo di emancipazione femminile, la pillola anticoncezionale ha concesso per la prima volta alle donne di rivendicare il controllo non solo sulla propria fertilità, ma su moltissimi altri ambiti dell’esistenza.

Dalla sua introduzione negli anni ’60 del secolo scorso ha infatti portato una vera e propria rivoluzione, non solo sessuale ma anche culturale: la pillola ebbe degli effetti significativi anche sul piano socio-economico, fornendo alla donne l’opportunità di raggiungere elevati livelli di studio e di carriera attraverso delle scelte autonome e consapevoli in ambito famigliare.

Ad oggi, dopo sessant’anni dalla sua nascita e moltissimi studi clinici che ne hanno comprovato gli effetti, la pillola anticoncezionale viene ritenuta il metodo contraccettivo reversibile con la più alta percentuale di efficacia.

Insomma, una svolta epocale per la sessualità femminile!

Ed eppure, è tutto oro quello che luccica?

Sì e no: come ogni farmaco, anche la pillola concezionale presenta quelli che sono definiti gli effetti collaterali.

Tra questi, uno dei più temuti – secondo solo agli inestetismi- è il famigerato calo del desiderio.

Ma è davvero così? E soprattutto, succede a tutte le donne?

Per capirlo, approfondiamo insieme il meccanismo d’azione di una pillola anticoncezionale.

Pillola contraccettiva: come funziona?

Come agisce la pillola contraccettiva sull’organismo femminile?

In commercio ne troviamo ormai di tantissimi tipi, con dosaggi diversi e variazioni molecolari differenti, ma la maggior parte si basa sulla combinazione di due componenti: un estrogeno e un progestinico.

Questi ormoni, se assunti quotidianamente in modo regolare, agiscono andando ad inibire l’azione di quell’asse a tre livelli costituito dall’ipotalamo, dall’ipofisi e dall’ovaio, il cui funzionamento combinato permette mensilmente la maturazione dell’ovulo.

Il risultato? Un’inibizione dell’ovulazione, che va quindi a impedire una possibile fecondazione da parte degli spermatozoi.

Oltre a bloccare l’ovulazione, la pillola agisce creando anche tanti altri meccanismi contraccettivi accessori che ne coadiuvano l’efficacia: cambia la consistenza del muco cervicale e il pH dell’ambiente vaginale, rendendo più acido, e inspessisce la mucosa della cervice per impedire il passaggio degli spermatozoi.

Ma quindi, come può la pillola causare possibilmente un calo del desiderio?

Il desiderio femminile, di natura estremamente complessa, ha una componente situazionale, una psicologica, ma anche una biologica. E qui, entra in gioco un altro ormone, che generalmente non viene spesso associato all’universo femminile: il testosterone.

Una percentuale di testosterone è infatti presente nel corpo della donna e la sua concentrazione aumenta in un particolare momento: quello dell’ovulazione.

Avete mai fatto caso ai momenti in cui vi sentite più seduttive?

In che periodo del ciclo vi trovate?

Probabilmente, chi tra voi ha l’abitudine di tenere traccia del proprio ciclo mestruale su un calendario, noterà che i momenti di maggior desiderio sono generalmente a cavallo dell’ovulazione.

E tutto questo avviene anche grazie all’azione del testosterone, che, tra i vari effetti, oltre all’aumento del desiderio porta all’ingrossamento della clitoride, che diviene più sensibile.

A causa quindi dell’azione dell’estrogeno e del progestinico, la pillola spegne l’ovulazione, abbassando di conseguenza i livelli di testosterone ad essa associati.

Questo però non significa che automaticamente, si sperimenterà un calo del desiderio!

Vediamo perché.

I motivi del desiderio

Come si è detto, le componenti del  desiderio sono diverse: oltre a quella biologica, troviamo anche una componente psicologica e situazionale.

Questo perché non siamo una divisione tra corpo e mente, ma un insieme sinergico di tutti gli elementi che ci caratterizzano, e siamo sempre inseriti in un mondo e in un’esistenza che ci interpella e ci coinvolge.

Così, se la coppia è in una fase di stanchezza e di crisi, o se ci si trova in un momento di vita particolarmente stressante o drammatico, è possibile che l’assunzione della pillola possa sottolineare ancora di più la situazione contingente.

Ma allo stesso tempo, c’è il rovescio della medaglia.

Se l’assunzione della pillola infatti ha portato benefici estetici (miglioramento dell’acne e dell’irsutismo, ad esempio) è molto probabile che la donna si senta più desiderabile.

Allo stesso modo se la scelta della pillola è stata soprattutto per motivi di natura contraccettiva, questo farebbe sì che la donna avverta ancora di più la possibilità di vivere liberamente la propria sessualità, aumentando di conseguenza il desiderio.

In una pubblicazione scientifica di Mark e collaboratori (2016), si sono messi a confronto due studi: l’uno ha indagato l’impatto del tipo di contraccettivo sul desiderio femminile, e l’altro ha indagato la percezione di uomini la cui compagna faceva uso di un contraccettivo ormonale o non ormonale.

È emerso che donne che facevano uso di contraccettivi non ormonali provavano un desiderio sessuale “solitario” (cioè slegato dall’incontro con un’altra persona, per esempio la masturbazione) più elevato rispetto alle donne che assumevano un contraccettivo ormonale, ma al contrario queste ultime, nonostante il desiderio solitario più basso, esperivano un più alto desiderio sessuale diadico (cioè quello di avere un rapporto sessuale con un’altra persona, ad esempio il proprio partner) rispetto a coloro che assumevano contraccettivi non ormonali. Allo stesso modo, negli uomini la percezione del desiderio non cambiava a prescindere dal tipo di contraccettivo assunto dalla propria compagna.

Il tipo di contraccezione influenza il tipo di desiderio esperito, ma i fattori contestuali hanno un’influenza ancora maggiore, in particolare sulle coppie.

Quindi: i contraccettivi orali possono avere degli effetti sulla sessualità?

La risposta è : essi  sono in grado di interferire con i meccanismi complessi della sessualità.

Questo significa che necessariamente si esperirà un calo del desiderio?

La risposta è no: non necessariamente si inizierà ad avvertire un minor desiderio, ma c’è la possibilità che ciò accada.

In tal caso… cosa fare?

Aumentare il desiderio: tips and tricks

A seconda del tipo di pillola che si sta assumendo, del livello di complicità della coppia, della situazione esistenziale in cui ci si trova, ci sono diverse strategie che possiamo mettere in pratica per risolvere problematiche legate al calo del desiderio.

Parlare con la propria ginecologa

La scelta del tipo di contraccettivo è delicata e a volte frutto anche di prove ed errori: è possibile che il giusto anticoncezionale non venga subito individuato. È importante però sempre discutere della problematica con la propria ginecologa, la quale saprà indicarci il “vestito” contraccettivo che ci calza di più sulla base delle nostre esigenze e del quadro medico, limitando il più possibile tutti gli effetti collaterali.

Coltivare il proprio desiderio sessuale

Il desiderio non è un qualcosa di già dato, immodificabile; può essere coltivato. Come? Ad esempio esplorando le proprie fantasie, per capire cosa può stuzzicarci. Oppure, ricorrendo a qualche sex toy, per sperimentare e capire cosa ci piace e cosa no da un punto di vista di stimolazione. Prendete questo tempo di esplorazione come un momento per voi, dedicato esclusivamente al vostro piacere.

Ravvivare il desiderio all’interno della coppia

È possibile che un calo del desiderio sia anche un riflesso di un calo del desiderio nella coppia, a sua volta originato da un momento di stanchezza o di crisi. Fondamentale è sempre comunicare con il proprio partner; una maggiore comunicazione permette infatti una maggiore intesa, necessaria sia per affrontare eventuali problematiche che per ricreare e riscoprire una dimensione di intimità. Anche tenere accesa la curiosità è fondamentale: la routine rischia infatti di spegnere il desiderio.

Nel complesso, l’influenza della pillola contraccettiva sul desiderio sessuale è possibile, ma è dipende da molteplici aspetti, che esulano anche dalla semplice componente biologica.

Per questo, è necessario tenere in considerazione tutti questi fattori, per far sì che la pillola anticoncezionale non sia semplicemente un metodo di controllo delle nascite ma un’opportunità di viversi una sessualità consapevole, giocosa e creativa.

Bibliografia, sitografia e utili approndimenti
  1. Mark, Kristen P. et al. “Impact of Contraceptive Type on Sexual Desire of Women and of Men Partnered to Contraceptive Users.” The Journal of Sexual Medicine, Volume 13, Issue 9, 1359 – 136.
  2. Burrows, Lara J. et al. “The Effects of Hormonal Contraceptives on Female Sexuality: A Review” The Journal of Sexual Medicine, Volume 9, Issue 9, 2213 – 2223.
  3. Salvatore Caruso, Stefano Cianci, Maria Cariola, Valentina Fava, Salvatore Di Pasqua, and Antonio Cianci. “Improvement of Low Sexual Desire Due to Antiandrogenic Combined Oral Contraceptives After Switching to an Oral Contraceptive Containing 17β-Estradiol”. Journal of Women’s Health 2017 26:7, 728-734
  4. Malmborg A., Brynte L., Falk G., Brynhildsen J., Hammar M., Berterö C. “Sexual function changes attributed to hormonal contraception use – a qualitative study of women experiencing negative effects.” Eur J Contracept Reprod Health Care. 2020 Mar 27:1-7
  5. https://www.alessandragraziottin.it/it/articoli.php/La-pillola-spegne-il-desiderio-?EW_FATHER=2525&ART_TYPE=AOGGI