Un potenziale partner è una persona che, per qualche motivo, per alcune sue caratteristiche, a un certo punto vi ha colpito e ha catturato la vostra attenzione.

Magari è qualcuno che appartiene al vostro giro di conoscenze, altre volte è qualcuno che si conosce in modo virtuale.

Nonostante oggi molti primi appuntamenti siano preceduti da lunghi scambi di messaggi, di foto e video, di conoscenze tramite social, il primo incontro rimane un evento importante e ricco di stimoli sensoriali ed emotivi.

La tendenza attuale è di avere la possibilità di avere molti incontri, di conoscere molte persone e magari di approfondirne solo una minima percentuale, aumentando le aspettative e le fantasie che riguardano la persona che si è scelta e il primo appuntamento con lei.  Accade spesso che le conoscenze si sfiorino e raramente si approfondiscano, se c’è qualcosa che non piace, si pensa che ci sarà qualcosa di meglio in attesa. Questo aumenta l’ansia del rifiuto e la tendenza a essere più stereotipati e finti.

La prima volta che si incontra una persona nuova entrano in gioco diverse sensazioni e molte dinamiche, interne e interpersonali. Sono frequenti la voglia di piacere, di sentirsi attraenti e di apparire desiderabili, ma anche la paura di non sentirsi a proprio agio o che l’altro non corrisponda le proprie attese.

L’aver destato il proprio interesse dovrebbe condurre naturalmente al desiderio di conoscere questa persona e di vedere magari quali interessi ci siano in comune, quali affinità ci siano tra voi e lei, che effetto fa avere accanto il corpo dell’altro, se c’è attrazione fisica, simpatia o indifferenza e antipatia.

Alcune volte l’ansia blocca questo processo naturale.

Sentirsi in ansia talvolta è un motivo sufficiente a lasciar perdere, a mettere da parte ciò che si vuole, ad evitare di esporsi ad un ansia che è vissuta come scomoda e spiacevole.

Questo vale per molti, ma non per tutti. Non tutti danno peso al giudizio altrui o sono così abituati ad incontrare persone nuove che si sentono a loro agio e sono curiosi di conoscere chi hanno davanti.

 

Che genere di ansia?

Di base uomini e donne hanno paure comuni. L’idea di incontrare qualcuno di nuovo espone la persona al giudizio dell’altro provocando la paura di non piacere, di fallire nella performance o di essere rifiutati. Stare a contatto con queste paure, con l’incertezza di come reagirà l’altro, con la consapevolezza di non poter prevedere e controllare l’interazione con l’altra persona, provoca ansia.

Ma non c’è solo questo tipo di ansia.

In molti casi il momento dell’incontro è per entrambe le persone un momento emozionante, importante per capire se c’è un piacere reciproco e se ci sono la voglia e la curiosità di proseguire nella conoscenza. Questo fa sentire agitazione. L’ansia in questo caso è legata al fatto che si sta facendo qualcosa a cui si sta dando importanza. Immaginarsi come sarà l’interazione con l’altro, le aspettative che si hanno, le fantasie che accompagnano vedere questa persona, hanno un impatto sulle emozioni percepite. Fanno sentire quel po’ di ansia “buona”, che è normale che sia presente.

 

Le affinità di ansie si attraggono

L’ansia non è uguale per tutti, la sentiamo in modi diversi e la sentiamo a livelli diversi. Uno studio ha rivelato che persone con livelli di ansia simile, sono maggiormente compatibili, rispetto a due persone che mostrano livelli di ansie molto differenti.

Di seguito alcune cose da considerare che contribuiscono ad aumentare l’ansia durante l’incontro con il vostro potenziale partner.

1. Pensieri negativi alimentano l’ansia

Pensare che andrà male non farà che contribuire a far andare male le cose. Allontanate i pensieri negativi e concentratevi sul presente e su chi avete di fronte.

2. Non tenere il focus sui difetti e sul tentativo di nasconderli

Stare troppo attenti a voi e a come vi muovete, a quello che dite, giudicandovi severamente se fate qualcosa che considerate sbagliato vi porta a rivolgere l’attenzione su di voi e sulle vostre paure, distaccandovi dal vostro potenziale partner. Secondo voi vi è utile?

3. Entrare in prestazione

Non siete sotto esame, siete lì per conoscere una persona che può piacervi come no; cercate di non vivere ogni vostra azione esaminandola come giusta-sbagliata, non farà che aumentare la vostra ansia.

4. Non pianificate ogni cosa

Ok la scelta del luogo e l’orario, ma non pianificate ogni dettaglio fino al singolo discorso, lasciate che l’interazione tra di voi sia il risultato del vostro incontro.

5. Sforzarsi di essere chi non si è

Recitare una parte può farvi apparire poco autentici, e nel momento in cui siete stanchi ed emerge la vostra parte più vera, la persona che avete davanti potrebbe essere stranita dal vostro cambiamento. Non c’è miglior modo di piacere dell’essere se stessi.

 

Ora qualche considerazione per rendere tollerabile l’ansia e non permettere che rovini il vostro appuntamento

  •  Scegli vestiti che ti mettono a tuo agio, sembra banale eppure sentirvi a vostro agio nell’abbigliamento che scegliete è un valido aiuto che potete darvi.
  • Scegliete come primo incontro qualcosa di non vincolante, come un caffè, un aperitivo, non troppo impegnativo, in modo da poter avere una via d’uscita nel caso non voleste più rimanere.
  • Se la situazione non vi piace, potete sempre andare via, se volete dire no, potete farlo. Siete lì per divertirvi, non per sentirvi in obbligo di fare qualcosa.
  • Le aspettative legate al primo incontro sono più alte rispetto a quelli successivi, l’attrazione può aumentare negli incontri successivi, quando l’ansia scende e aumenta la conoscenza dell’altro.
  • Stai con la persona che hai di fronte: il primo appuntamento è una cosa tua e della persona con cui lo stai vivendo, pensare a cosa raccontare agli amici ti distoglierà dal presente e dalla persona con cui sei.

 

In conclusione, la conoscenza di un potenziale partner coinvolge molte sensazioni diverse, gli ingredienti principali per gestire l’ansia quando dovesse essere troppa sono stare nel presente e divertirsi, e anche se dovesse andare in modo diverso da come vi aspettavate, almeno vi sarete divertiti.

 

Fonti

Glickman AR, La Greca AM. (2004). The Dating Anxiety Scale for Adolescents: scale development and associations with adolescent functioning. J Clin Child Adolesc Psychol, 33, 566-78.

Kashdan, T. B., & Wenzel, A. (2005). A transactional approach to social anxiety and the genesis of interpersonal closeness: Self, partner, and social context. Behavior Therapy, 36, 335-346.