Può succedere nella vita di un uomo di trovarsi nell’impossibilità di “venire”. A volte è solo una situazione momentanea, mentre, in altri casi le cose si fanno più complesse. Se durante i rapporti sessuali si provasse una sensazione piacevole ma non si riuscisse ad eiaculare sicuramente nascerebbero dei forti dubbi e delle preoccupazioni. Ci potremmo trovare di fronte ad un disturbo sessuale chiamato aneiaculazione.

 

Aneiaculazione: di cosa stiamo parlando?

Si definisce aneiaculazione l’assenza completa di eiaculazione nonostante la stimolazione sessuale durante i rapporti o la masturbazione.

La mancanza di emissione dello sperma non corrisponde però all’assenza di una sensazione orgasmica che permette il mantenimento della piacevolezza del momento.

Come è possibile ciò?

L’orgasmo ha inizio grazie al sistema simpatico che provoca la fuoriuscita della secrezione dalle vescicole nell’uretra posteriore e, contemporaneamente, la chiusura del collo vescicale in modo che lo sperma emesso non possa risalire verso la vescica.  Nel caso dell’aneiaculazione, però, le contrazioni muscolari associate al piacere si verificano in assenza dell’espulsione del liquido seminale.

È importante in questi casi fare un’accurata diagnosi differenziale per permettere di comprendere se si tratta veramente di aneiaculazione o disturbi legati alla sessualità come:

  • anorgasmia dove si riscontra l’assenza di orgasmo e di conseguenza la mancanza di eiaculazione;
  • eiaculazione retrograda nella quale lo sperma viene prodotto ma, non fuoriesce a causa della mancata chiusura del collo vescicale, esso viaggia all’indietro nella vescica per poi essere eliminato durante la minzione.

Quali possono essere le cause?

L’aneiaculazione può essere determinata da una molteplicità di cause, che possono agire in maniera isolata o concomitante. La natura di questa disfunzione, infatti, può essere cercata in un fattore psicogeno, nervoso, farmacologico ossia essere relata ad un problema di carattere ostruttivo. Vediamo insieme queste 4 macro-aree:

  1. Neurologico: la correlazione tra l’assenza di eiaculazioni e le cause di origine nervosa può essere riscontrata in alcune lesioni midollari o nervose post chirurgiche, nel morbo di Parkinson, nella sclerosi a placche o una neuropatia vegetativa diabetica;
  2. Psicogena: i fattori psicologici che influenzano la sessualità sono diversi e possono presentarsi anche in concomitanza; vediamo quali sono:
  • L’ansia da prestazione relativa alla eiaculazione può interferire con le sensazioni erotiche nella stimolazione genitale con conseguenti calo dell’eccitazione che, seppur adeguata a mantenere l’erezione, non è sufficiente per l’eiaculazione. L’ansia può derivare da pressioni sociali e familiari legate alla procreazione, così come dalla paura stessa non poter eiaculare;
  • Ipercontrollo del riflesso eiaculatorio: eccessivo tentativo di controllare la muscolatura connessa al riflesso;
  • Ridotta eccitazione sessuale;
  • Mancanza di attrazione verso il partner;
  • Disturbo ossessivo compulsivo: in questo caso possono persistere problematiche relazione alla paura di sporcarsi, così come il pericolo di una successiva gravidanza o altri pensieri legati alla sessualità. (per saperne di più su ossessioni e sesso  leggi qui)
  1. Farmacologica: L’assunzione di alcuni farmaci come antipertensivi, antidepressivi, antipsicotici. Anche l’abuso di droghe e di alcool può causare questo tipo disfunzione sessuale;
  2.    Ostruttiva: otturazione congenita dei dotti eiaculatori;

L’aneiaculazione può anche essere distinta in base a quando esso si presenta, ossia, a seconda della situazione.

È stato possibile riscontrare aneiaculazione nei contesti fuori casa, nei periodi di ovulazione della partner, durante la masturbazione e durante i rapporti. Ognuna di queste situazioni poteva essere l’unica situazione in cui si presentava la disfunzione sessuale oppure poteva presentarsi contemporaneamente in più contesti.

Cosa fare per l’aneiaculazione?

Per individuare il percorso di cura più adeguato è, innanzitutto, fondamentale individuare le cause che hanno condotto a questa disfunzione. È fondamentale, quindi, un’accurata visita medica per escludere patologie nervose od ostruttive.

Successivamente dovrebbe essere contattato uno psicoterapeuta con il quale poter affrontare questi problemi. È fondamentale un intervento tempestivo per evitare il cronicizzarsi della problematica e le conseguenti ulteriori difficoltà.

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