
Blocchi sessuali
5 Aprile 2021
Eiaculazione precoce: quando preoccuparsi?
12 Aprile 2021Si può amare una bambola gonfiabile?
Una domanda un po’ provocatoria, nata dopo aver letto di un recente fatto di cronaca che ha risvegliato il ricordo di un film di qualche anno fa. Ma andiamo con ordine.
Il fatto di cronaca: Yuri e Margo
A dicembre 2020 Yuri Tolochko, bodybuilder kazako, è salito agli onori della cronaca per aver sposato la sua sex doll.
Yuri, come riportano i giornali, ha spiegato di essersi innamorato di Margo durante una serata in discoteca e che tra loro sia nata un’intesa mentale che va oltre le parole.
Altra cosa importante del loro rapporto è il sesso, Yuri si definisce un “maniaco del sesso”, quasi dipendente dalle pratiche BDMS (acronimo di Bondage Dominazione/Disciplina, Sottomissione/Sadismo, Masochismo) e trova che Margo sia, in questo ambito, capace di cose impossibili ad altre ragazze.
Si definisce, inoltre, pansessuale: cioè non si sente attratto dal genere di una persona, ma da altre caratteristiche, che, a suo dire, Margo ha.
Riflessioni sulla notizia
Le foto e l’intervista all’inizio fanno rimanere un po’ perplessi, soprattutto per il tipo di relazione e l’intesa mentale che viene da chiedersi come possa esistere tra un uomo e una bambola.
Le etichette che Yuri si attribuisce non spiegano il perché del rapporto con una sex doll e non uno con una persona.
La pansessualità è un orientamento sessuale che porta a provare interesse romantico e/o attrazione sessuale verso una persona a prescindere dal suo genere dichiarato o biologico.
Le pratiche sessuali a cui lui si riferisce, invece, (BDSM) non sono pratiche così inusuali, richiedono però uno speciale rapporto tra le persone. Deve esserci fiducia reciproca e una delle regole fondamentali è la stipula di un contratto paritario e consensuale tra le parti. Altra parola chiave in queste pratiche è il rispetto del/dei partner coinvolti nel gioco sessuale, con la possibilità di interromperlo in qualsiasi momento.
Non è possibile da un’intervista comprendere le motivazioni di Yuri, ma non si può non evidenziare come potrebbe non avere le competenze sociali necessarie per riuscire a vivere un rapporto a due, in cui consenso, fiducia, rispetto ed empatia sono imprescindibili.
La soluzione ai suoi problemi, quindi, sarebbe stata quella di bypassare le difficoltà che richiede un rapporto a due in favore di un rapporto unidirezionale, che, però, lo fa sentire ricambiato.
Ho preso quindi in prestito da un film un’ipotesi per tentare di spiegare perché un uomo possa innamorarsi di una bambola gonfiabile.
Il film: Lars e Bianca
Non è la prima volta che si parla di rapporto tra uomo e bambola gonfiabile.
Agli amanti del cinema non sarà sfuggito il film del 2007 con Ryan Gosling “Lars e una ragazza tutta sua”.
Allontaniamoci dal caso di cronaca descritto, visto che non abbiamo sufficienti elementi per analizzare la situazione, e concentriamoci sul caso di Lars.
La tagline del film «Se non trovi la donna ideale, puoi sempre ordinarla», non rende appieno i motivi che spingono il protagonista a ordinare una bambola gonfiabile e a trattarla come una vera e propria compagna. Quello di Lars sembrerebbe il capriccio di un uomo incontentabile, che vuole una ragazza perfetta. Non è così.
La trama
Lars abita in un piccolo paesino del Wisconsin, ha 27 anni e una vita sociale inesistente. Dai primi fotogrammi si apprende subito che Lars è introverso, ma anche un po’ “strano” nella gestione delle relazione sociale. Sembra non conoscere le regole base dell’interazione sociale e quando si trova a parlare con qualcuno non riesce ad avere un dialogo sereno: si chiude, si irrigidisce, balbetta, non sa cosa dire, abbassa lo sguardo.
Lars confessa al fratello e alla cognata di aver conosciuto una ragazza online e poco dopo compare Bianca: una real doll in silicone. Lars la presenta come una missionaria brasiliana in sedia a rotelle e la tratta come una donna in carne e ossa.
Il fratello e la cognata, spaventati dal comportamento delirante di Lars, chiedono aiuto a una psicologa che suggerisce loro di assecondarlo.
Perplessi, ma determinati ad aiutare Lars, fratello e cognata riescono a mobilitare tutta la comunità del paese nella direzione suggerita dalla psicologa: tutti si intrattengono con Bianca e con Lars nel più normale dei modi, ci parlano, li invitano a cena, li invitano a giocare a bowling.
Tutto questo fino a quando Lars è costretto a separarsi da Bianca con sofferenza. A questo punto, nonostante il dolore e la fine della sua relazione, Lars riesce a relazionarsi in modo diverso con le persone e con le ragazze.
Lars prima e dopo Bianca: a cosa è servito l’amore con la bambola gonfiabile?
È come se prima di Bianca in Lars avesse sempre vinto la paura di relazionarsi con le persone, al punto da non sapere mai quale fosse il modo più giusto per interagire con gli altri. Un mix di paura, carattere introverso e storia personale l’hanno portato a credere che con Bianca sarebbe stato più facile relazionarsi.
Questa prima relazione con Bianca gli ha dato modo di sperimentarsi nel rapporto con l’altro: inizialmente grazie alla bambola si è potuto esercitare nelle conversazione senza la paura di un’interazione biunivoca che può essere spiazzante (non possiamo prevedere le risposte degli altri). Inoltre Lars grazie all’apertura della comunità del suo paesino ha potuto fare ulteriore esperienza di rapporti interpersonali, anche quando questi richiedevano un confronto reciproco.
Bianca ha permesso a Lars di far esperienza di quei rapporti sociali che fino ad allora aveva evitato per paura: senza di lei Lars forse non sarebbe riuscito ad aprirsi al mondo e alle nuove possibilità che i rapporti con gli altri gli hanno aperto.
Conclusione
Decidere cosa è normale non è né facile né sempre possibile. Per questo motivo, la storia di Lars, per quanto “anormale”, insegna quanto sia facile giudicare le scelte altrui. Andare al di là del giudizio, anche quando le cose sembrano francamente deliranti, e tentare di comprendere i motivi e i vissuti degli altri dà l’opportunità di aiutare qualcuno nel suo percorso e vedere realtà diverse dalla nostra, anche quando sarebbe più facile allontanare e ignorare chi sembra “diverso” o “strano”.
Lars senza l’aiuto di tutti non sarebbe riuscito ad uscire dalla bolla di solitudine che l’ha portato a ricercare un rapporto sicuro anziché affrontare le incognite che comporta il dover relazionarsi con un altro diverso da sé.