Tre regole per goderti finalmente il tuo appuntamento.

Ci siamo. Che la proposta sia arrivata inaspettata tra una corsa e l’altra sul tapis-roulant della palestra, nel solito locale del venerdì sera o tramite uno swipe a destra su Tinder, il primo appuntamento con una persona sconosciuta crea sempre un po’ di ansia e agitazione in ognuno di noi.

 

Ma come mai ci sentiamo così agitati prima di un incontro galante?

Il timore di non piacere o di non essere abbastanza interessanti spesso la fanno da padrone, impedendoci di essere spontanei e di goderci appieno la serata.  A questo si aggiunge il fatto che ogni primo appuntamento è per definizione imprevedibile e ci mette nella condizione di non potere avere sempre il controllo sull’incontro che ci attende.

Se anche a te è capitato di trovarti in una situazione simile, o se arrivi da una lunga serie di appuntamenti che si sono rivelati dei buchi nell’acqua, ecco per te tre consigli per superare l’ansia da prestazione da primo appuntamento e vivere nel migliore dei modi l’incontro che si prospetta con l’altro:

 

Regola n° 1: divertirsi.

Per quanto tu possa desiderare di incontrare la persona della vita, divertirsi dovrebbe essere l’unico obiettivo che dovresti porti per la tua serata. Caricare infatti l’incontro di aspettative non solo ti rende meno spontaneo, ma può portare ad una brutta delusione nel caso in cui la serata non soddisferà le aspettative che ti eri creato. So che è difficile, soprattutto se anche tu fai parte di quella cerchia di persone che al primo sguardo con la persona desiderata cominciano a far risuonare nella loro testa le note dell’organo dell’ingresso in Chiesa. Per questa volta lascia a casa l’abito da cerimonia e le aspettative e goditi il momento.

E poi, sei davvero così sicuro di voler affidare così velocemente il tuo futuro ad una persona di cui non sappiamo ancora nulla? Ricordati che la tua felicità non dipende dall’incontro di questa serata (e nemmeno dalla prossima!).

 

Regola n° 2: Contrastare l’ansia con la curiosità.

Sii curioso: hai davanti una persona tutta da scoprire. Ascolta le sue parole e osserva i suoi gesti: nota quali aspetti di lui/lei ti piacciono e non essere giudicante su ciò che invece non ti convince. La prima impressione non sempre è quella che conta. Fare domande inoltre ti dà la possibilità di scoprire qualcosa in più sulla persona che hai di fronte e ti permette di concentrarti sull’altro, spostando l’attenzione dalle sensazioni negative che possono derivare da un’eccessiva focalizzazione su te stesso. Non solo quindi ti sentirai più calmo e rilassato, ma apparirai anche interessato (e, di conseguenza, interessante). Una recente ricerca ha mostrato come le persone che hanno un approccio negativo nelle relazioni sociali tendono a vivere esperienze sociali negative. Allo stesso modo, coloro che sono più propensi a mantenere un atteggiamento più curioso vivono più positivamente le proprie relazioni sociali (Kashdan and Roberts, 2006).

Dunque tira fuori la curiosità che c’è in te: se la vostra frequentazione si concluderà questa sera, avrai comunque imparato qualcosa di nuovo! Attenzione solo a fare in modo che la vostra conversazione non diventi un interrogatorio. Mostrarsi interessati è un conto, fare continuamente domande senza lasciare spazio alla condivisione è un altro! Alternare al racconto dell’altro “pezzi” della tua storia contribuirà a mantenere la conversazione viva (e stimolante). Svelati, ma non troppo!

 

Regola n° 3: Sii sempre te stesso.

Sei meraviglioso come sei e non serve mostrarsi diversamente. Le cose vanno come devono andare e se con la persona che avete di fronte non “è scoccata la scintilla” presumibilmente ciò significa che, semplicemente, non vi siete incontrati. Anche perché, alla lunga, i nodi vengono al pettine: se la vostra frequentazione dovesse andare avanti, cosa potrebbe succedere nel momento in cui emergessero discontinuità nel vostro comportamento?

Mostrarsi autentici sin da subito vi protegge dalla delusione futura di incomprensioni e malessere, oltre al fatto che evita che venga a mancare la fiducia della futura coppia. Ricordati che la perfezione non esiste e, chissà… Magari quell’aspetto di te che proprio non ti piace per l’altro può risultare piacevole!

Indossa dunque il tuo miglior sorriso e “buttati” nella conoscenza di questa nuova persona. E se non dovesse andare… Passa al prossimo right swipe.

 

Per approfondimenti:

Kashdan, T. B., & Roberts, J. E. (2004). Trait and state curiosity in the genesis of intimacy: Differentiation from related constructs. Journal of Social and Clinical Psychology, 23(6), 792-816.