5 consigli pratici

La sessualità assume un’importanza fondamentale per la qualità di vita di una persona. Questo non riguarda solamente il singolo ma si mantiene come punto cardine anche all’interno delle relazioni sentimentali.

Molte coppie si impegnano a mantenere vivo il desiderio sessuale e chiedono aiuto a professionisti quando non riescono da sole a ritrovare il benessere di coppia. Cerchiamo di comprendere insieme le caratteristiche del desiderio sessuale, come si modifica nel tempo e le possibili strategie per non farlo svanire.

 

Il desiderio quanto conta nel rapporto sessuale?

All’inizio di una relazione il desiderio è spontaneo e l’amore appassionato. Con il passare del tempo, quando la coppia si consolida, la spontaneità viene meno e il desiderio ha bisogno di un elemento eccitante per esprimersi. Perché succede questo? È cambiato qualcosa nel rapporto sessuale?

Negli anni sessanta, Masters e Johnson, sessuologi statunitensi, hanno per primi definito i quattro steps che caratterizzano la risposta sessuale: eccitamento, plateau, orgasmo e risoluzione. A che punto possiamo inserire il desiderio?

Il desiderio viene preso in considerazione una decina di anni dopo da altri esperti che lo hanno posizionato prima della fase dell’eccitamento sessuale. Esso sembra costituire la scintilla che innesca la miccia del rapporto. Studi successivi hanno notato però che il desiderio può presentarsi anche in una fase successiva, in seguito alla risposta fisiologica dell’eccitamento: uno stimolo eliciterebbe la risposta fisiologica che permetterebbe di sentire la voglia di stare in intimità.

 

Cosa influisce sul desiderio sessuale?

Il desiderio non scaturisce dopo lo schioccare delle dita ma deriva da alcuni fattori che lo determinano e che lo modificano. Possiamo riunire questi elementi in tre macro-aree: individuale, interpersonale, sociale.

Della prima area fanno parte la propria autostima, lo stress e la stanchezza. La seconda riunisce i fattori legati all’altra persona, come compatibilità sessuale, soddisfazione e durata della relazione. Per ultimi, ma non per importanza, possiamo prendere in considerazione gli elementi legati alla società, ad esempio le aspettative di genere.

Tenere a mente tutti questi fattori permette di trovare alcune soluzioni per far fronte ad un calo di desiderio all’interno di una relazione di coppia.

 

Come aumentare il desiderio verso il proprio partner?

Quante volte vi siete sentiti dire dal partner che aveva voglia di stare in intimità con voi e il vostro primo pensiero è stato “ma chi me lo fa fare?”? Oppure vi siete sentiti colmi di desiderio e vi siete ritrovati con un due di picche? Proviamo a vedere insieme su quali fronti agire per superare questo ostacolo che per alcuni sembra insormontabile.

  1. Non esiste un libro magico che indica il numero di volte in cui bisogna stare in intimità con il proprio partner. L’intimità sana varia a seconda della coppia, c’è chi ha un rapporto tutti giorni e chi una volta ogni due settimane. Di conseguenza, non legatevi a stereotipi di genere o racconti romanzati che definiscono il numero perfetto dei rapporti.
  2. Ogni persona è diversa da un’altra. Molto spesso capita che un partner abbia necessità differenti dall’altro. Provare un desiderio differente non significa non amare il proprio partner, ma ci ricorda che non siamo tutti uguali. Cosa fare? Tenete a mente le vostre diversità e i vostri bisogni e venitevi incontro: il desiderio, come detto sopra, può sorprendervi dopo un iniziale momento di baci e carezze.
  3. La comunicazione è la chiave. Sembrerà banale, ma a volte non si dà alla comunicazione l’importanza che si merita. Comunicare vuol dire condividere con l’altra persona i propri desideri e le proprie fantasie, ma anche la propria stanchezza e le proprie difficoltà. Vi sorprenderà scoprire nel vostro partner fantasie mai dette e che invece condividete con lui. Numerose ricerche mostrano che una maggiore comunicazione legata alla sessualità predice il mantenimento del desiderio sessuale nelle coppie. Nello specifico, le donne che comunicano al partner la propria diversità di desideri ricominciano ad avere voglia di stare in intimità; gli uomini che parlano dell’intimità mantengono un elevato desiderio verso la partner nonostante il passare del tempo.
  4. Impegnatevi in attività condivise. Studi hanno evidenziato come coppie che trascorrono del tempo insieme in attività creative riportano una vita sessuale maggiormente soddisfacente. Quindi via libera a corsi di cucina, ballo, giardinaggio, giochi da tavola… Insieme. Queste attività svilupperanno la produzione di ossitocina, l’ormone della felicità e dell’amore. La molecola, prodotta dall’ipofisi, è fondamentale in tutte le fasi dell’attività sessuale e porta ad un incremento di desiderio.
  5. Fatevi trasportare dalla curiosità. Numerose ricerche hanno messo in luce che la monotonia può portare ad una de-sessualizzazione della coppia. Questa noia è presente anche in altri contesti routinari. Lavorare sempre nello stesso modo, cenare negli stessi posti, uscire con le stesse persone… dopo un po’ si ha voglia di introdurre qualcosa di diverso. Questo avviene anche con la sessualità. Le relazioni, in particolar modo quelle a lungo termine, si ravvivano quando escono dalla routine. E qui ci si ricollega al punto 3 e all’importanza del comunicare con il proprio partner. Condividere le fantasie non vuol dire in automatico agirle, ma permette di uscire dalla routine e di immaginarsi insieme in altro. E, a volte, mettere in pratica qualcosa che vi siete detti nell’intimità della camera da letto può essere una buona idea. Sta a voi scegliere, insieme.

 

Per approfondimenti:

Impett, E., Muise, A., & Rosen, N. (2019). Sex as Relationship Maintenance. In B. Ogolsky & J. Monk (Eds.), Relationship Maintenance: Theory, Process, and Context (Advances in Personal Relationships, pp. 215-239). Cambridge: Cambridge University Press. doi:10.1017/9781108304320.012

Mark, K. P., & Lasslo, J. A. (2018). Maintaining sexual desire in long-term relationships: A systematic review and conceptual model. The Journal of Sex Research55(4-5), 563-581.