Il desiderio o meno di avere un figlio è un tema molto rilevante in una relazione che può causare diversi conflitti; a volte i tempi esistenziali del desiderio di genitorialità non coincidono, altre invece alcune condizioni di vita fanno procrastinare la scelta e in alcuni casi invece ci si scontra con un impossibilità ossia l’infertilità.

Esiste una stretta correlazione tra le possibili difficoltà in ambito sessuale e l’infertilità, alcune disfunzioni sessuali infatti possono causare l’infertilità o viceversa l’infertilità può avere delle influenze sulla qualità del benessere sessuale portando anche a delle vere e proprie disfunzioni.

Quando però si inizia a parlare di una diagnosi di infertilità si devono fare i conti con quanto questa abbia un effetto negativo sul benessere psicologico dell’individuo. Le coppie infertili sono una delle minoranze più silenziose e meno considerate anche negli studi scientifici.

Eppure portano con loro una grande sofferenza, un importante senso di colpa e di ingiustizia. Molte coppie si ritrovano a porsi ripetutamente la stessa domanda:  “Perché proprio a noi?”

Quali sono le difficoltà che deve affrontare una coppia?

Ecco le 6 principali

  • Perdita di controllo sulla propria vita

Per molte coppie l’infertilità diventa il focus principale della giornata fino ad arrivare all’esclusione di altri ambiti fondamentali alla vita della persona. Non solo si viene a perdere il piacere della sessualità ma si vanno ad inaridire tutte le fonti e le aree di piacere della persona.

  • Senso di isolamento

    Le coppie che hanno problemi di infertilità spesso si isolano per non entrare in contatto con il “mondo fertile”. Possono infatti allontanarsi dagli amici con figlio, dai proprio genitori o parenti per paura del giudizio e per una percezione di mancanza di empatia da parte loro. Questo avviene anche se la problematica è conosciuta in quanto si cerca di evitare il confronto in generale.

  • Negazione

è un meccanismo molto presente all’interno di queste coppie; ogni nuova mestruazione, ossia il fallimento nel concepimento, per la coppia che nega il problema dell’infertilità, può essere giustificata sostenendo di non aver avuto abbastanza rapporti o di non averli avuti nel momento adeguato.

  • Rabbia

Viene rivolta sia verso se stessi che verso il partner ma è anche spesso diretta verso il personale sanitario o altre coppie che stanno aspettando bambini. Questa rabbia che può far diventare la persona intrattabile, va ad amplificare il problema dell’isolamento della coppia.

  • L’annullamento della privacy

L’intimità viene costantemente violata, la sessualità smette di essere un momento di intimità della coppia che diventa di dominio degli specialisti, perdendo anche la sua spontaneità per seguire i ritmi della terapia e per massimizzare le possibilità di concepimento.

  • Senso di solitudine

Spesso capita che ci siano anche dei fraintendimenti trai partner e questo può portagli ad allontanarsi e vivere un senso di solitudine all’interno della coppia stessa. Questo può anche generare la paura di essere abbandonati dal partner.

In uno studio di Sultan & Tahir (2011) è stato fatto un confronto tra coppie fertili e non ed è stato evidenziato che coppie con problematiche di fertilità hanno maggiori livelli di ansia, depressione, aggressività e un abbassamento dell’autostima. Nella coppia, inoltre, non solo diminuisce l’appagamento sessuale ma anche la soddisfazione relazionale. La sintomatologia descritta, in particolare quella ansiosa e depressiva, è più frequente dopo 4/6 anni dalla diagnosi di infertilità e questo può essere dovuto al ripetersi del fallimento dei tentativi di procreazione.

Procreazione Medicalmente Assistita: speranza e stress

I trattamento per l’infertilità sono una possibile soluzione al problema e quindi dovrebbero comunicare una grande speranza ma allo stesso tempo rappresentano una fonte di stress e questo è dovuto all’imprevedibilità del risultato. Lo stare in attesa di un risultato sperato porta con se un senso di sospensione senza la possibilità di avere garanzie né in un senso né nell’altro.

Che implicazioni ha l’infertilità nella sessualità?

In uno studio (Freeman,1985) è emerso che il trattamento (PMA) ha cambiato la vita sessuale del 46% delle donne e del 32% degli uomini. Nello specifico, due terzi delle persone hanno dichiarato che la sessualità procura loro meno piacere. In generale è emerso:

  • Un calo della frequenza dei rapporti sessuali;
  • Un appiattimento del desiderio sessuale o del piacere;
  • La perdita della spontaneità sessuale;
  • Una diminuzione della stima di sé sul piano sessuale.

In queste situazioni il rapporto sessuale deve avvenire nel tempo programmato del periodo ovulatorio non lasciando nessuno spazio alla spontaneità della sessualità, essa risulta svuotata dagli elementi di piacere, leggerezza e divertimento e tende a diventare fonte di ansia, stress e delusione.

Il rapporto sessuale inoltre, nelle coppie in cui c’è la possibilità di concepire naturalmente, tende ad essere finalizzato esclusivamente coito. La maggior parte degli uomini e donne ha infatti dichiarato di non praticare preliminari e di vivere questo rapporto come quasi distaccato dal piacere in quanto finalizzato esclusivamente alla procreazione.

Cosa fare dunque per affrontare questo periodo?

Come abbiamo compreso l’infertilità può essere una fonte importante di stress cosi come la successiva ricerca di genitorialità attraverso la PMA. Già da subito quindi, viste le conseguenze nel tempo è fondamentale affrontare la problematica con un esperto che aiuti la coppia a sostenere insieme il senso e il significato di questa pensante diagnosi. Il percorso di PMA è di per sé già accompagnato da figure specialiste ma se come coppia si sente che ciò non è sufficiente per sostenere questo momento è necessario rivolgersi ad uno Psicoterapeuta esperto in materia.

Bibliografia
  1. Cousineau TM, Domar AD. (2007) Psychological impact of infertility. Best Pract Res Clin Obstet Gynaecol. 293-308.
  2. Pinar, S.E., Yildirim, G. (2016), Psychological, Social and Ethical Dimensions of Infertility: A Review. InternatıonalJournal of NursıngDıdatıcs, 6(11), 13 -17
  3. Freeman, Boxer et al (1985) Psychological evaluation and support in a program of in vitro fertilization and embryo transfer**Supported in part from the Mudd Expense Fund.Fertility and Sterility, Volume 43, Issue 1

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