Vorresti fare sesso son il/la tuo/a partner, ma dall’altra parte il desiderio non sempre viene corrisposto.
Come psicologi, tra le problematiche più diffuse che ci incontriamo all’interno delle relazioni affettive, vi è un’errata interpretazione della mancanza (o della diminuzione) del desiderio sessuale da parte di uno dei partner. Che spesso viene vissuta come mancanza di interesse o, ancor peggio, come rifiuto.
Esistono sicuramente diversi stereotipi sul desiderio sessuale maschile e femminile, che possono portare a incomprensioni e problematiche relazionali nella vita di coppia. Tra gli stereotipi (errati) maggiormente diffusi vi è, ad esempio, la credenza che gli individui di sesso maschile abbiano sempre voglia di fare sesso. O ancora, che il desiderio sessuale sia come un interruttore on-off, sempre stabile e continuo. La verità è che il desiderio sessuale è uno stato estremamente variabile, influenzato da diversi fattori che spesso non hanno nulla a che vedere con il livello di interesse che caratterizza la relazione affettiva. E per evitare incomprensioni e/o l’attribuzione di significati errati che possono minare il rapporto, sapere come funziona e quali fattori contribuiscono alla sua crescita può essere di grande aiuto.
Desiderio sessuale: cos’è e come si caratterizza
Il desiderio sessuale può essere definito come quell’attivazione utile per dare inizio all’attività sessuale. La molteplicità di termini con cui viene definito (si passa da “libido”, a “interesse sessuale” a “appetito sessuale” e molti altri ancora), riflette bene la sua natura complessa. Se in passato infatti si pensava che il desiderio sessuale altro non fosse che l’inizio del ciclo di risposta sessuale, oggi sappiamo che il desiderio sessuale consiste piuttosto in un’attivazione di risposta a degli stimoli (sessuali) e che proprio quest’aspetto di attivazione/eccitazione in risposta ad uno stimolo significativo (sessuale in questo caso) può presentare delle differenze a seconda di diversi fattori. In questo articolo vedremo quali sono i fattori in grado di influenzare il desiderio sessuale. In fondo, “se lo conosci, sai anche come affrontarlo”.
Desiderio sessuale: quali fattori lo influenzano?
Abbiamo visto come il desiderio sessuale non sia uno stato “stabile”: esso si modifica a seconda di diversi fattori, sia di tipo ormonale che di tipo psico-emotivo. Vediamo in modo più approfondito questi aspetti:
- Se il desiderio sessuale è evocato da uno stimolo (presente o immaginato), il numero di volte cui siamo stati esposti ad esso gioca un ruolo importante nell’attivazione dello stesso. La ripetuta esposizione ad uno stesso stimolo erotico infatti può causare una diminuzione nell’eccitazione sia degli uomini che delle donne. Introdurre elementi di novità potrebbe quindi portare dei benefici, contribuendo più facilmente al ripristino del desiderio.
- Il genere: il desiderio sessuale femminile è ciclico e mostra delle fluttuazioni a seconda del momento del ciclo mestruale in cui ci si trova. Inoltre, la gravidanza ed il periodo post partum incidono sulle variazioni del desiderio sessuale, così come la menopausa (con variazioni che vanno dal periodo immediatamente precedente al periodo immediatamente successivo). Queste differenze, dipendenti sia da fattori ormonali che relazionali, sono confermate anche da studi neuroscientifici, che mostrano una diversità tra uomini e donne nel reclutamento delle aree cerebrali deputate alla sessualità (anche se ulteriori studi dovrebbero essere fatti per approfondire il tema). E tuttavia, nonostante le differenze neuro-fisiologiche che intercorrono tra i generi, numerosi aspetti emotivi, cognitivi e relazionali contribuiscono all’insorgere del desiderio sessuale. E questi valgono sia per gli uomini che per le donne. Insomma, diversi, ma non così tanto diversi.
- L’età: sia gli uomini che le donne riportano un declino del desiderio nel corso del tempo (anche qui i fattori ormonali giocano un ruolo importante).
- L’essere all’interno di una relazione: il desiderio sessuale può infatti calare mano a mano che la relazione si fa più duratura. L’effetto” routine” incide negativamente sull’attivazione del desiderio sessuale. Come sopra, impegnarsi per trovare elementi di novità anche in relazioni stabili e durature può essere di grande aiuto.
- Il contesto. Stress, problemi sul lavoro, litigi in famiglia. Tensioni varie possono contribuire negativamente alla stimolazione del desiderio sessuale.
- Il timing. La presenza di desiderio sessuale non sempre conduce ad avere un rapporto sessuale, sia perché il partner può non essere presente in quel momento e sia perché il tempo può “non essere opportuno”. Il “bad timing”, ahimè, è un fattore che incide fortemente nei rapporti sessuali. Può capitare infatti che uno dei due partner desideri fare l’amore quando l’altro invece no. O ancora, quando l’altro ha un impegno e non è in quel momento disponibile. Il rispetto dei tempi di ognuno è però fondamentale nel sesso e nelle relazioni di coppia in generale.
Disturbi del desiderio sessuale: quali sono e quando rivolgersi ad un professionista.
Il fatto che il desiderio sessuale sia riconosciuto oggi come “risposta” a stimoli sessuali piuttosto che come un tratto stabile ed innato si riflette anche nella nuova classificazione dei disturbi del desiderio sessuale secondo il DSM V (Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali, ndr). Questi disturbi, che prima venivano distinti sia a seconda della fase del ciclo di risposta sessuale sia a seconda della presenza o meno di dolore, ad oggi vengono invece inclusi in più ampie categorie divise per genere; troviamo infatti all’interno della categoria delle disfunzioni sessuali il “disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile” ed il “disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile”. Questa nuova rappresentazione è più inclusiva della precedente, in quanto permette alle donne di ricevere una diagnosi sia in caso di difficoltà nell’eccitazione, sia in caso di diminuzione/mancanza del desiderio, ma anche se entrambe le condizioni sono presenti.
Questa nuova classificazione permettere di rappresentare maggiormente la complessità dell’insorgenza del desiderio sessuale nel genere femminile: la risposta sessuale infatti non è sempre un processo uniforme e lineare, e la distinzione in fasi può risultare non inclusiva della realtà delle donne che spesso presentano entrambe le problematiche. Ad ogni modo, soffrire di una di queste problematiche non deve spaventare: se ci si trova in una situazione simile da diverso tempo e sono state escluse cause organiche, rivolgersi ad uno psicologo sessuologo potrà aiutare nella risoluzione di queste.
Che fare quindi?
La prima cosa da fare in caso di mancato o diminuito desiderio sessuale da parte del proprio partner è non interpretare l’evento come rifiuto, o ancora di “colpevolizzare” l’altro. Come abbiamo visto sono molti i fattori che intervengono nell’attivazione del desiderio sessuale: attribuire all’altro colpe o mancanza di interesse rischia solo di aggiungere ulteriore stress in grado di nuocere al benessere della coppia.
La comunicazione con il proprio partner è, in questo caso, fondamentale. E se la situazione non sembra essere risolvibile in autonomia, rivolgersi ad uno psicologo o ad un sessuologo può aiutare la coppia a trovare delle strategie per risolvere l’”impasse” e tornare a vivere una vita sessuale appagante.
Inoltre, l’educazione e l’informazione rispetto agli stereotipi di genere può contribuire ad identificare credenze scorrette e dannose per la coppia, permettendo la ri-conifigurazione di aspettative non realistiche relative alla performance e al desiderio sessuale. Una riflessione inoltre deve essere posta nel sottolineare come le discrepanze non siano necessariamente relative al genere, quanto piuttosto alla presenza e alla qualità degli incentivi e degli stimoli sessuali. Sfidare quindi la comune assunzione che gli uomini esperiscano più desiderio sessuale delle donne contestualizzando il desiderio come “responsivo” piuttosto che come “tratto stabile” può contribuire alla risoluzione di incomprensioni e difficoltà nella vita di coppia, aiutando in modo efficace nella ricerca comune di stimoli pertinenti che possano rappresentare il giusto stimolo per il desiderio sessuale di entrambi.
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