Il disturbo dell’orgasmo femminile è caratterizzato da difficoltà nel raggiungere l’orgasmo e/o da una marcata riduzione dell’intensità delle sensazioni orgasmiche (DMS-5, 2013).

L’orgasmo è definito come una “sensazione transitoria, variabile, di intenso piacere, capace di generare uno stato di coscienza alterato, solitamente accompagnato da contrazione involontarie e ritmiche della muscolatura striata pelvica, con la presenza di contrazioni uterine e anali concomitanti e miotoniche che attraverso il processo di vasocongestione inducono di solito una sensazione di benessere e appagamento” (Meston et al., 2004).

La capacità orgasmica tuttavia varia in modo notevole da donna a donna, vi sono infatti donne che non hanno mai provato l’orgasmo, donne  che riescono a provare molti orgasmi (multiorgasmiche) e/o che riescono a raggiungere l’orgasmo stimolando zone erogene diverse da dal seno o dalla zona genitale, attraverso le fantasie o la visione di materiale erotico.

Quali fattori influiscono sul raggiungimento dell’orgasmo?

Numerosi sono i fattori biologici che possono spiegare i disturbi dell’orgasmo femminile: infezioni e/o problemi generali di salute (disturbi fisici, come lesioni nervose o anomalie degli organi genitali) possono influenzare negativamente la qualità di vita delle pazienti con conseguente depressione che a sua volta influenza tutte le fasi della risposta sessuale.

L’utilizzo dei farmaci può anch’esso costituire una variabile determinante nello sviluppo di tali difficoltà; tra i questi citiamo farmaci sedativi ipnotici, ansiolitici e antidepressivi, in particolar modo annoveriamo gli SSRI gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.

In alcune situazioni le problematiche possono dipendere dall’abuso di droghe, per esempio gli effetti dell’alcol sono inibitori a livello del desiderio e dell’orgasmo, gli oppioidi inibiscono tutti gli aspetti legati al ciclo della risposta sessuale mentre la cocaina inibisce in modo più specifico l’orgasmo.

Tra i fattori psicologici, vi possono essere

  • problematiche individuali e/o legate alla relazione

A volte la persona può esperire bassa autostima o non ritenersi seduttiva, può provare ansia nei confronti della prestazione sessuale, possono esserci alterazioni del tono dell’umore e/o inibizione associata a paura di lasciarsi andare e di perdere il controllo. Anche i traumi e le esperienze passate (abusi sessuali)  possono avere un ruolo determinante nell’incapacità di giungere al culmine dell’eccitazione sessuale, così come il timore di una gravidanza indesiderata.

  • Problematiche tra  partner

Ad esempio le difficoltà possono essere dovute a preliminari insufficienti e/o rapporti che terminano precocemente (come accade se l’uomo ha un’eiaculazione precoce e la donna non ha ancora raggiunto un livello di eccitamento tale da raggiungere l’apice del piacere); a volte possono esserci discrepanze nel desiderio per l’attività sessuale o conflitti irrisolti, mancanza di fiducia e infine poca comprensione del funzionamento degli organi genitali da parte sia della donna che del/della partner oltre che  difficoltà comunicative riguardo al sesso (es. tipo di stimolazione preferito, fantasie, desideri).

 

I disturbi dell’orgasmo possono verificarsi con tutti/e i/le partner e in ogni circostanza; in questo caso si tratta di disturbi generalizzati. Altre volte possono verificarsi con un/a solo/a partner e/o una specifica situazione, in questo caso si parla di disturbi specifici. Tali problematiche possono emergere a partire dai primi rapporti sessuali o manifestarsi dopo un periodo caratterizzato dall’assenza di disturbi.

Vi sono condizioni particolari che possono rendere l’esperienza sessuale dolorosa ed interferire inevitabilmente con il raggiungimento dell’orgasmo (disapareunia, vulvodinia, vaginismo, infiammazioni di vario tipo, endometriosi).

Quando chiedere aiuto

La  difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo è uno dei maggiori motivi per i quali le donne giungono in consultazione psicosessuologica. Al di là di situazioni in cui ciò dipende dall’abuso di sostanze o da condizioni mediche pregresse, nella maggior parte dei casi la difficoltà può dipendere da disturbi che precedono le varie fasi della risposta sessuale per cui risulta necessario lavorare su altri fronti.

È importante comprendere che lo stato psicologico della donna è determinante, per cui problemi depressivi e ansiosi impediscono totalmente di abbandonarsi al piacere orgasmico. Non sono da sottovalutare, inoltre, le variabili psicosociali, ossia la percezione sociale e culturale che ciascuna società attribuisce all’esperienza sessuale e orgasmica; così come l’educazione ricevuta oltre che gli atteggiamenti che la famiglia d’origine ha avuto rispetto al sesso, le prime esperienze conoscitive del proprio corpo e di quello dell’altro.  Da ultimo, ma non per importanza, sono determinanti anche le fasi precedenti i preliminari stessi e quindi la relazione con il/la partner, l’adeguata stimolazione e la capacità di fidarsi e affidarsi.

In queste situazioni la psicoterapia individuale potrebbe aiutare la donna a migliorare la percezione della propria immagine corporea e la bassa autostima riducendo così l’ansia legata alla sessualità (Pierce, 2000) oppure la terapia di coppia, utile per risolvere le difficoltà orgasmiche attraverso l’uso di tecniche specifiche.

Per concludere

L’orgasmo rappresenta un amplificatore del piacere sessuale ottenuto attraverso la libertà e il desiderio di sperimentare novità e fantasie. Le donne dovrebbero pensarsi come persone in diritto di godere del proprio corpo e della propria sessualità e sperimentarsi come esseri sessuali e capaci di abbandonarsi alle differenti sensazioni corporee.

Fonti

American Psychiatric Association (2013), Manuale diagnostico e statistico dei disturbi Mentali, Quinta edizione (DSM-5), trad. it. Raffaello Cortina, Milano 2014

Graziottin, A. (2004). Disfunzioni genito-sessuali femminili: disturbi dell’orgasmo. Di Benedetto P (ed). Riabilitazione uro-ginecologica, Torino: Minerva Medica, 69-74.

IsHak WW. The guidebook of sexual medicine. Beverly Hills: A&W Publishing Group; 2007

Meston, C. M., Hull, E., Levin, R. J., & Sipski, M. (2004). Disorders of orgasm in women. The journal of sexual medicine, 1(1), 66-68.

Simonelli, C. (2006). L’approccio integrato in sessuologia clinica.

Pierce, A. P. (2000). The coital alignment technique (CAT): An overview of studies. Journal of sex & marital therapy, 26(3), 257-268.

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