Partiamo con una definizione: il bullismo sessuale è un comportamento prevaricante e intimidatorio che si può manifestare con vessazioni fisiche, verbali, non-verbali e psicologiche che hanno a che vedere con la sfera sessuale e intima di una persona.
Per quanto se ne parli, il bullismo sessuale continua ad essere un fenomeno poco conosciuto
Il bullismo sessuale non coincide con uno stupro o una violenza sessuale, ma comprende tutta una serie di comportamenti e atteggiamenti che potrebbero precedere una violenza fisica. Il bullo tende a prendere in giro la vittima per alcuni difetti o caratteristiche fisiche “particolari”, può darle nomignoli allusivi, diffondere aneddoti veri, ingigantiti o totalmente inventati che riguardano la sua sfera sessuale e così via.
La vittima a volte può sentirsi confusa e a disagio rispetto a ciò che le sta accadendo, ma non sempre comprende la gravità della cosa.
Esempi di bullismo sessuale
- Prendere in giro una persona per non aver ancora fatto sesso o al contrario per aver avuto rapporti sessuali
- Prendere in giro per il numero (vero o presunto) di rapporti sessuali o di partner avuti
- Usare parole che hanno a che vedere con il sesso per mettere a disagio o umiliare qualcuno
- Prendere in giro una persona per la forma o le dimensioni di parti del corpo legate alla sessualità (es. forma del seno, dimensione del pene)
- Scherzare sul tema dello stupro o minacciare di stupro
- Toccare parti del corpo per far sentire qualcuno a disagio o spaventarlo
- Fare pressione affinché qualcuno metta in atto comportamenti sessuali
- Fare commenti sui comportamenti sessuali di qualcuno per umiliarlo
- Insultare qualcuno in merito ad argomenti legati alla sfera sessuale
- Minacciare qualcuno di mettere in atto comportamenti sessuali con lui o di diffondere notizie e foto/video in merito alla sfera sessuale
- Inviare materiale sessuale o pornografico alla vittima
- Fare telefonate a contenuto sessuale o inviare messaggi di natura sessuale
- Sessismo
- Omofobia
- Fare pressione alla vittima affinché si apparti
Bullismo sessuale, perché?
Sono diversi i motivi che possono spingere un bullo a mettere in atto certi comportamenti:
- La superficialità con la quale affronta questi temi e la mancata comprensione dei sentimenti dell’altro
- La reazione a un rifiuto
- Difficili relazioni familiari
- Omofobia o sessismo
Dal bullismo al cyberbullismo sessuale
Molto spesso alcune persone tendono a sottovalutare il problema perché «tutti sono stati presi in giro a scuola da qualcuno». Vero.
Prima dei social network però bullo e vittima si trovavano faccia a faccia principalmente nel contesto scolastico e in tutti gli altri contesti la vittima poteva condurre la sua vita normalmente, con meno vessazioni. Oggi, il confronto bullo-vittima non avviene solo in determinati contesti, la vittima può essere presa di mira anche a distanza, sui social, per telefono. La sensazione sarà quella di sentirsi sempre sotto attacco, di non aver la possibilità di tirare il fiato.
I numeri del bullismo e del bullismo sessuale
Alcune ricerche hanno rivelato che:
- oltre il 75% dei ragazzi non sa cosa si intenda per bullismo sessuale, spesso credono coincida con lo stupro o con le violenze fisiche, oppure credono che le prese in giro siano solo scherzi
- il 60% dei ragazzi non sempre ha chiaro quando subisce bullismo sessuale
- l’80% riferisce di sentirsi più coraggioso e di osare di più in Internet
- l’80% riferisce insoddisfazione e si preoccupa per il proprio aspetto fisico, pensando che questi due aspetti determinino le relazioni con gli altri
- 4 ragazzi su 10 sono vittima di bullismo
- Più del 50% dei ragazzi tra gli 11 e 17 anni ha subito episodi di bullismo
- Uno su 10 dice di non averne mai parlato con nessuno
- Il 47% dichiara di non essersi mai confrontato con la famiglia
- 1 ragazzo su 10 ammette di aver compiuto atti di bullismo o cyberbullismo
Non solo una questione di età
Quando si parla di bullismo e cyberbullismo si pensa a un fenomeno solo giovanile, una cosa che riguarda solo i “ragazzini”.
Spesso anche gli adulti se ne rendono protagonisti. Basti pensare al revenge porn o alla scoperta di chat su Whatsapp dove diverse persone condividono foto e commentano i comportamente sessuali di altre persone; o ancora ai commenti poco maturi sui social network di molte persone anche piuttosto in là con gli anni.
Questi comportamenti nascondono una superficialità e una mancanza di empatia che sono più facili da riscontrare nei ragazzi, poiché ancora nella fase di sviluppo morale, fisico e sociale. Questo non significa che le persone adulte ne siano esenti.
Cosa si può fare contro il bullismo sessuale
Per prima la famiglia dovrebbe prevenire questi comportamenti, insegnando il rispetto, l’empatia e la differenza tra scherzo e bullismo.
È importante spiegare ai propri figli quali siano i primi segnali che identificano il comportamento di un bullo o di una vittima. Spesso non è facile. Per questo anche la scuola e la società devono impegnarsi a diffondere determinati messaggi, a far conoscere ancora questi fenomeni, denunciarli e non sottovalutare alcuni segnali.
Proprio perché il bullismo sessuale spesso non si manifesta sempre con comportamenti estremi, ma galleggia subdolamente tra la presa in giro e la minaccia, è bene informare le persone, dare loro delle risorse, delle strategie per reagire.
Far loro capire che non sono sole: anche se la tendenza è quella di isolarsi, hanno la possibilità concreta, e anzi l’obbligo, di rivolgersi a qualcuno di competente che possa aiutarle.
Evitare l’aiuto per paura delle ritorsioni alimenta il gioco del bullo
Chi compie bullismo sessuale conta sulla paura delle vittime a denunciare, ecco perché parlarne e farsi aiutare da uno sessuologo è il primo passo per mettere fine a questo comportamento.
Gli interventi dovrebbero essere mirati a dare ai ragazzi l’opportunità di fare esperienza di legami interpersonali positivi e dare loro risorse per gestire i conflitti con il dialogo. La prevenzione dovrebbe comprendere dei progetti per individuare e risolvere le problematiche all’interno delle famiglie violente, in modo che i ragazzi non apprendano queste modalità di comportamento che poi generalizzano nelle loro relazione e nella risoluzione dei conflitti.
Per approfondire
- https://www.ncjrs.gov/pdffiles1/nij/grants/246830.pdf
- https://www.anti-bullyingalliance.org.uk/tools-information/all-about-bullying/sexual-and-gender-related/what-sexual-bullying
- https://www.anti-bullyingalliance.org.uk/sites/default/files/field/attachment/Sexual%20bullying%20-%20anti-bullying%20guidance%20for%20teachers%20and%20other%20professionals%20-%20Feb17_1.pdf