Una buona comunicazione è un elemento importante nel rapporto di coppia. Parlare è utile per esprimere il modo di vedere la realtà e condividere il proprio mondo interno con l’altro, favorendo la conoscenza e la complicità di coppia. Comunicare però non è sempre facile, c’è chi ha più dimestichezza e prova piacere nella condivisione e nel dialogo, e chi apprezza di più i piccoli gesti e gli sguardi, e meno le parole. Considerando che ognuno ha preferenze e abitudini diverse, trovare il modo efficace che favorisca una comunicazione costruttiva, può essere una faccenda complessa. Consideriamo inoltre che con la formazione del rapporto di coppia, si crea anche il linguaggio della relazione, ossia la modalità unica e speciale per ogni coppia di comunicare.

L’articolo tratta di processi comunicativi risultati dagli studi sulla pragmatica della comunicazione umana e dalle teorie dinamiche interpersonali: quali predispongono e quali chiudono la comunicazione.

“Per comprendere se stesso l’uomo ha bisogno di essere capito dall’altro”

Thomas Hora

Contrariamente a quanto comunemente si pensi, la comunicazione non è fatta solo di parole, anzi, secondo uno studio condotto da Albert Mehrabian nel 1971, nella comunicazione di sentimenti e atteggiamenti le parole nella trasmissione del messaggio pesano solo per il 7%. Gli aspetti para verbali e non verbali hanno un’influenza di gran lunga maggiore.

Quando interagiamo con l’altro, è impossibile non comunicare.

Ogni cosa che facciamo comunica qualcosa. Il linguaggio del corpo, la mimica facciale, il tono di voce, l’abbigliamento sono tutti messaggi che avranno un impatto sull’altro. Anche i silenzi sono indicativi e rispondere a monosillabi comunica l’investimento e la disponibilità che si sta mettendo nell’interazione (alto/basso).

Ogni comunicazione è composta da due livelli:

il livello di contenuto del messaggio, fatto dalle parole che compongono le informazioni, e il livello della relazione, ovvero il tipo di relazione che si desidera instaurare con il partner in quel momento. La stessa frase detta con un tono di voce diverso, implica un messaggio di tipo diverso.

La comunicazione è circolare, non è mai univoca.

L’emittente invia un messaggio al ricevente che risponde con una reazione che torna al soggetto iniziale. Quando si comunica vis-a-vis questa circolarità è molto evidente.

La comunicazione si impoverisce quando utilizziamo altri mezzi comunicativi

come i messaggi di testo o i messaggi vocali, dove non c’è interazione, non si vede l’impatto e la reazione dell’altro, e lo scambio avviene tramite comunicazioni unidirezionali alternate.

La comunicazione contiene la punteggiatura

che è diversamente interpretabile in base ai punti di vista che le persone hanno della realtà. È importante considerare che l’altro tenderà a credere che l’unica versione possibile della realtà sia la sua, e si possono creare circoli viziosi interminabili, non trovando mai un punto di incontro.

Cosa ostacola la comunicazione

Criticare

Fare il predicatore o il giudice con il partner distrugge il rapporto. La presunzione di essere nel giusto non porterà l’altro ad accogliere la critica e a cambiare se stesso. Al contrario può generare rifiuto emotivo e opposizione. È più utile comunicare l’effetto che un comportamento ha su di sé, e magari trovare insieme una soluzione.

Svalutare

Screditare l’altro, usare l’ironia per ridicolizzare, minimizzare ciò che dice sono tutte azioni che mettono l’altro in una posizione di inferiorità. Magari chi svaluta può avere una vittoria momentanea, poiché blocca l’altro mettendolo a disagio, ma non mostra rispetto del suo pensiero e delle sue emozioni.

Puntualizzare

Interrompere l’altro, correggerlo riguardo ai dettagli, alle parole, alle situazioni, può sembrare utile per evitare incomprensioni, ma spesso è superficiale, irrilevante e causa di molti problemi. Razionalizzare eccessivamente tiene distanti emozioni e sentimenti, impedendo l’intimità e impoverendo il rapporto. I litigi non si superano con conversazioni dense di spiegazioni razionali, ma con la sintonia empatica, mostrando il desiderio di voler superare i conflitti e creando la complicità di coppia.

Cosa favorisce la comunicazione

Parlare in prima persona

Parlare in prima persona permette di esprimere punti di vista e stati d’animo partendo dalla propria esperienza. La comunicazione efficace è quella che riesce a differenziare bene tra il Sé e l’Altro. Ad esempio, dire: “Tu mi fai arrabbiare” è una comunicazione deresponsabilizzante, si indica l’altro come causa del proprio malessere. Parlando in prima persona ogni componente si appropria del suo mondo interno e delle sue reazioni, e le comunica. L’interazione potrebbe quindi essere: “Io mi sento arrabbiata quando arrivi in ritardo senza avvisarmi”.

Io sono ok, tu sei ok

Comunicare riconoscendosi lo stesso valore, adottare l’atteggiamento “io sono ok, tu sei ok” mantenersi sullo stesso piano dell’altro, senza bisogno di prevaricarlo, facilita l’assertività nello scambio. Da questa posizione non c’è un modo giusto e uno sbagliato di vedere la realtà, ma due modi diversi di vedere, che arricchiscono la coppia, favorendone l’evoluzione.

Verificare riduce gli equivoci

Chiedere un feedback, un riscontro, per verificare se ci sia coerenza tra il messaggio inviato e il messaggio ricevuto, conferma se ci si è intesi e diminuisce le incomprensioni. “Vediamo se ho capito bene, intendi dire che…?”

L’intimità nella comunicazione è una conquista. La capacità di aprirsi all’altro in modo autentico è segno di libertà interiore. Tuttavia parlare di sé e delle proprie emozioni può non essere sempre facile. Un clima di fiducia e rispetto reciproco aiuta ad esprimere e ad accogliere serenamente anche gli aspetti che possono non essere piacevoli.

Considerazioni conclusive

La conoscenza dell’altro non può essere un percorso da fare solo all’inizio della relazione. È un’utopia pensare che il partner non cambi nel tempo.

Le persone si evolvono e avere una buona comunicazione mantiene attive la conoscenza e la curiosità, risorse importanti per non darsi per scontati e tenere viva la coppia.

Forti periodi di stress, come quello che stiamo vivendo oggi a causa del Covid19, possono amplificare molto gli stati d’animo. È utile in questi momenti chiedersi se non sia meglio stemperare le tensioni, preferendo le comunicazioni rassicuranti alle discussioni.

Bibliografia

Watzlawick, P. (2014). Guardarsi dentro rende ciechi. Milano: Fabbri

Harris, T. A. (1974). Io sono ok, Tu sei ok. Milano: Rizzoli