Storicamente si considera la pornografia come una cosa da uomini. Un po’ sicuramente per una deriva culturale che vedeva la donna come l’angelo asessuato della poesia cortese medievale  che non guarderebbe “quelle cose”.

Ma non è proprio così.

Quando si parla di pornografia, gli uomini tipicamente riferiscono di guardare i film porno a spezzoni: saltano convenevoli e preliminari per arrivare alle scene del rapporto. Le donne, invece, dicono di non apprezzare le trame effimere e fatiscenti della pornografia classica.

Uomo e donna: perché queste differenze di sessualità

La motivazione principale è che la sessualità maschile è maggiormente visiva, impersonale, con focus sulla prestazione, quella femminile invece è più intima e tende all’immaginazione.

L’appagamento, per l’uomo, deve venire contemporaneamente alle immagini, mentre la donna può usufruire delle fantasie viste o lette “in differita” posticipando l’eccitazione.

Gli uomini si eccitano con stimoli visivi in particolare con la visione dei genitali, le donne invece si eccitano con stimoli più diffusi.

La pornografia classica è palesemente un prodotto di uomini per gli uomini.

Ecco perché, oltre al fatto che non sia sempre stato socialmente accettato che guardassero film porno, le donne comunque non possono essere le principali fruitrici di questo tipo di pornografia.

Agli uomini i film, alle donne i libri

Le donne sono le maggiori consumatrici di romanzi rosa. Questo è noto. Basti pensare alla fortuna che hanno i romanzi rosa o erotici, quasi esclusivamente prerogativa femminile e la portata di successo che hanno avuto gli Harmony o tutto il filone della saga dei libri e dei film delle varie “50 sfumature di”.

Anche in questo caso, però, può esserci un errore di fondo: i libri rosa sono scritti pensando a un pubblico femminile, escludendo quindi la popolazione maschile.

La lettura erotica fa leva sulle fantasie sessuali descrivendo non solo il rapporto sessuale, ma tutto il progredire lento del corteggiamento e del gioco della seduzione. Le storie sono realistiche, parlano di relazioni, senza trascurare la carica erotica.

Un problema di identificazione

Nella pornografia classica difficilmente la donna riesce a immedesimarsi con la protagonista infuocata e facilmente eccitabile, con una sessualità più vicina a quella maschile.

Al contrario gli uomini mal conciliano l’eccitazione e non si identificano con l’uomo romantico e molto più interessato al corteggiamento che alla penetrazione, tipico dei personaggi dei romanzi rosa. La donna solitamente oltre a identificarsi con le scene che vede o legge, le immagina e le adatta alla sua vita in modo che siano più realistiche per arrivare all’eccitazione.

Le immagini dei porno classici sono, invece, distanti dalla realtà quotidiana.

Una ricerca… sulle ricerche online

La ricerca di Ogi Ogas e Sai Gaddam dell’Università di Boston, che ha dato vita al loro libro Un miliardo di pensieri sporchi, li ha portati ad analizzare 400 milioni di ricerche sulla pornografia online.

Questa ricerca ha avallato l’ipotesi che gli uomini abbiano una predilezione per il porno visivo, le donne per la lettura, in particolare per i racconti erotici che si stanno diffondendo nel web. Gli uomini, dicono gli studiosi, si eccitano in risposta a un singolo stimolo (es. seno nudo), mentre le donne rispondono diversamente agli stimoli sessuali e hanno bisogno di più stimoli contemporanei.

Inoltre negli uomini l’eccitazione fisica va di pari passo con l’eccitazione psicologica: se c’è l’erezione sono anche psicologicamente eccitati.

Film porno per lei

Le donne non hanno meno bisogno di pornografia degli uomini, solamente non apprezzano le produzioni scadenti e troppo esplicite della pornografia classica.

Ecco che per venire incontro a tutte le esigenze anche alcuni film a luci rosse si stanno arricchendo di un’atmosfera erotica più sofisticata. I film diventano più realistici e verosimili, con protagoniste più acqua e sapone per favorire l’identificazione. Le pellicole devono dare spazio anche a umorismo, emozioni e sensualità. Le donne del film devono essere consenzienti e devono esserci minori dettagli anatomici e zoomate ai genitali, rispetto alla pornografia “maschile”.

Pornhub: «Le donne guardano sempre più porno»

Questo può essere dovuto alla possibilità di scegliere film che intercettino meglio i loro gusti, insieme a un cambiamento culturale verso l’emancipazione sessuale delle donne.

Perché questa differenza?

Alcuni studi del Max Planck Institute for Biological Cybernetics e dell’Università di Manchester hanno rilevato che gli uomini e le donne, a livello di attivazione di neurocircuiti, rispondono allo stesso modo a stimoli visivi sessuali a prescindere dall’orientamento sessuale. Insomma uomini e donne dovrebbero entrambi eccitarsi nello stesso modo quando vedono uno stimolo sessuale di loro interesse.

I loro comportamenti nell’usufruire della pornografia, però, ci dicono che ci sono delle differenze nella preferenza degli stimoli con i quali eccitarsi.

Le teorie evoluzionistiche ci insegnano che, nell’ottica della conservazione della specie, per i maschi la strategia riproduttiva migliore è quella di scegliere il partner in base a caratteristiche fisiche che siano indice di fertilità.

Le femmine invece devono essere più caute nella scelta del partner infatti hanno bisogno non solo di un partner fertile e sano, ma che le aiuti nel caso di prole. Per la femmina, infatti, la riproduzione ha un costo maggiore, per questo hanno bisogno di più stimoli per giudicare il partner come adatto ad accoppiarsi con loro.

A questa spiegazione di matrice biologica, possiamo giustificare questa differenza di genere nelle fantasie sessuali e nella scelta degli stimoli pornografici anche alla luce di un retaggio culturale: le donne hanno dovuto trovare un modo più socialmente accettabile, meno manifesto, per incanalare le proprie fantasie sessuali, visto che per loro è stato per lungo tempo proibitivo dimostrarsi promiscue o eccessivamente esplicite in ambito sessuale.

Per approfondire

Consolo, I. (2017). Il piacere femminile: scoprire, sperimentare e vivere la sessualità, Giunti.

Ogas O. & Gaddam S. (2012). A Billion Wicked Thoughts: What the Internet Tells Us About Sexual Relationships, Plume.

Ovidie B. (2003). Porno Manifesto. Storia di una passione proibita (trad. it) Paoli L. Dalai Editore.