La fine di una storia d’amore può essere un momento particolarmente doloroso, soprattutto quando la decisione di rompere è presa da una delle due parti. La persona lasciata può provare sentimenti contrastanti, ma spesso quello predominante è la tristezza tanto che può portare una sorta di depressione post rottura.
Come andasse la relazione prima della rottura non viene tenuto in conto da chi viene lasciato: incomprensioni, litigi o anche tradimenti per la persona innamorata sembrano ostacoli che insieme si possono superare.
Il periodo post rottura ha dei punti in comune con il superamento di un lutto: in entrambi i casi, infatti, bisogna rinunciare al proprio futuro insieme a una persona che, anche se per motivi diversi, non ci sarà più nella nostra vita.
Per superare un dolore bisogna vivere tutto ciò che di negativo comporta. Alcuni studi, infatti, hanno evidenziato che la sofferenza per un rifiuto sociale (quindi anche la fine di un amore) attiva le stesse aree cerebrali del dolore fisico (Kross et al., 2011). Ecco perché si può sperimentare un dolore psico-fisico molto intenso.
Rottura di un amore: i progetti che crollano
Progettare insieme il proprio futuro insieme è quasi una prassi nella coppia: viaggi, passi da fare insieme, programmi. Questo porta i partner a proiettarsi nel futuro, immaginandosi sempre legati.
Quando ci si lascia crolla tutto il futuro immaginato: questa è la prima cosa che dà la sensazione di vuoto e del non riuscire a vivere senza l’ex partner. Bisogna fare i conti con l’assenza di un progetto futuro che si deve ricostruire senza la persona con la quale si pensava di condividere la vita.
Spesso la relazione di coppia riempie molti momenti della vita: chiamate, messaggi, tempo passato insieme. Tanto tempo che bisogna riabituarsi a passare da soli.
Da tutto questo nasce la sensazione di non poter andare avanti senza il proprio ex partner e la conseguente sensazione immobilità dell’esistenza presente.
Quella sensazione che si sblocca non appena si riesce a costruire e a proiettarsi nel futuro senza di lui/lei.
Attraversare le stesse 5 fasi di un lutto
Come quando si perde una persona cara, anche dopo una rottura bisogna fare i conti con il dolore, anzi con diversi tipi di dolore visto che le tue emozioni si trasformeranno e assumeranno sfumature diverse nel tempo. Ognuno vive il dolore a modo suo, ma si possono trovare similitudini nei diversi casi.
Negazione: il rifiuto della rottura
La prima reazione, solitamente, è l’impossibilità di comprendere cosa stia succedendo: ti sembra impossibile ritrovarti d’un tratto solo e senza i progetti futuri fatti fino a ieri.
Spesso chi viene lasciato pensa che l’ex partner stia attraversando una crisi temporanea, che tornerà sui suoi passi, che è impossibile che tutto l’amore sia svanito per sempre.
Chi è in questa fase cerca qualsiasi cosa per tenere la mente occupata: che sia una relazione occasionale, che sia eccedere con l’alcol o che sia buttarsi a capofitto nel lavoro o nello sport. Tutto questo con l’intenzione di non pensare alla rottura che si nega possa essere possibile.
La negazione può portare a pretendere comunque la vicinanza e la fedeltà della persona che ci ha lasciati, portando a scenate di gelosia e in casi estremi allo stalking.
Patteggiamento: il tentativo di ricucire la relazione
Quando ci si rende conto che la rottura è reale, nella seconda fase post rottura si cerca di convincere chi ci ha lasciato a tornare indietro, spesso facendogli rivivere il passato.
Per quanto sia una fase che guarda ancora al passato, in cui la persona non riesce ancora a costruirsi un nuovo futuro, è sicuramente un passo avanti rispetto alla negazione dell’accaduto.
La convinzione che l’altro provi ancora qualcosa porta la persona che sta soffrendo a tentare di farsi notare, frequentando posti dove sa che potrebbe vederlo o tentando di farlo ingelosire.
Anche questa fase deve essere superata se non si vuole passare la vita a controllare ogni movimento dell’ex sui social o ad interpretare qualsiasi suo gesto (anche un semplice like) come segno di riavvicinamento.
Rabbia: la fine delle speranze
Quando inizi a renderti conto che la fine della relazione non è momentanea, subentrano i sentimenti di rabbia, che già covavi da tempo. Spesso scoppia la rabbia nel classico “ultimo confronto” in cui è chiara l’indisponibilità dell’altro a riprovarci. La rabbia si sfoga sull’ex (mandandogli messaggi di disprezzo o accusatori), sul nuovo partner dell’ex o su di sé, biasimandosi per tutto il tempo perso. Insomma, si cerca un colpevole su cui sfogare tutta la rabbia.
Anche questo è un passo avanti. Infatti oltre al fatto che ormai è chiaro che la rottura sia definitiva, la rabbia è un’emozione che al contrario delle altre non porta alla staticità ma all’azione: la spinta che ci vuole per proiettarsi nel futuro.
La rabbia è momentaneamente utile per trovare il distacco dall’altro che ci ha ferito, ovviamente con il tempo dovrebbe svanire alla luce dei nuovi progetti che rendono meno importante e meno vivido quel sentimento. Se questo non succede, se continui a provare rabbia, probabilmente non hai trovato qualcosa di significativo nella tua vita che ti permetta di superare il dolore.
Depressione: il futuro vuoto, il passato pieno di ricordi
Questa è la prima fase dove affronti veramente la rottura. La speranza di una riconciliazione svanisce insieme alle forze per provare sentimenti così faticosi come la rabbia.
In questa fase bisogna recuperare le forze e le idee per ricostruirsi, anche se ti sembrerà impossibile. Al momento ti chiudi ogni possibilità e ti sembra impossibile essere di nuovo felice: è proprio il culmine della sensazione di vuoto e del non poter più andare avanti senza l’ex partner. Proprio grazie a questo periodo di pausa, però, potrai ricominciare.
Accettazione: la vita continua anche senza lui/lei
In questa fase hai compreso che la tua vita può andare avanti anche senza quella storia d’amore.
Anche se nella fase precedente ti sembrava impossibile prenderti cura di te e continuare a svolgere le attività, giorno dopo giorno, con calma sei riuscito a metterti in moto e a sconfiggere la tristezza andando avanti con la tua esistenza.
Pian piano iniziano a toccarti in modo positivo alcune esperienze che vivi e torni a comprendere che si può ancora essere felici e che c’è tanto altro nel mondo che ti interessa, che il vuoto provato post rottura era momentaneo.
Quando ripensi al passato non provi emozioni così vivide come tristezza e rabbia, ma emozioni più attenuate.
Finalmente, ricominci a fare progetti per il tuo futuro.
Come uscire dalla depressione post rottura
Le persone che stanno affrontando il dolore di una rottura vorrebbero una soluzione immediata per cancellare le emozioni che stanno provando.
Come detto, però, il dolore va vissuto e affrontato. La consapevolezza delle varie fasi può aiutarti a normalizzare il periodo che stai vivendo. Sappi che può non essere un percorso lineare: alcune fasi possono durare poco, alcune di più, può anche succedere di tornare indietro o di alternare diversi fasi.
Alcune strategie pratiche, non risolutive del dolore, ma che ti possono aiutare sono:
- cercare di autolimitare il rimuginio sulla storia d’amore
- evitare i contatti con l’ex partner quando possibile
- prendersi cura di se stessi
- curare l’alimentazione
- fare sport
- appoggiarsi alle persone care
- dedicarsi a hobby o attività che ci piacciono
Affrontare il dolore non vuol dire abbandonarsi ed arrendersi ad esso, per quanto possibile sono anche le tue azioni e il tuo modo di reagire che influenzeranno la durata di questo percorso.
Se pensi di non potercela fare da solo o ti senti bloccato in una di queste fasi cerca uno psicologo a Padova o nella tua città che ti aiuti a tirare fuori tutte le tue risorse per far fronte al momento difficile.
Per approfondire
Kross E., Berman M. G., Mischel W., Smith E. E. e Wager T.S., 2011. Social rejection shares somatosensory representations with physical pain. PNAS April 12, 2011 108 (15) 6270-6275.
Onayli S., Erdur-Baker O. e Kordoutis P., 2016. The relation between rumination and emotional reactions to infidelity in romantic relationships. Athens Journal of Social Sciences- Volume 3, Issue 1 – Pages 53-64.
Perilloux C. e Buss D. M., 2008. Breaking up Romantic Relationships: Costs Experienced and Coping Strategies Deployed. Evolutionary Psychology – ISSN 1474-7049 – Volume 6(1).