Vi è mai capitato di piangere e provare tristezza dopo un rapporto sessuale? Se la risposta è sì probabilmente si è trattato di uno o più episodi di disforia post coitale, nota anche come sex blues.

 

Disforia post coitale: cos’è

Il sex blues è uno stato simil depressivo che può durare da pochi minuti a qualche ora dopo l’amplesso. Il sintomo principale è una forte tristezza sperimentata dopo i rapporti sessuali, paragonabile in tutto e per tutto a un episodio depressivo. La persona viene pervasa da una tristezza che non riesce a spiegarsi: cerca infatti i rapporti in modo attivo, è attratta dal partner e giudica il rapporto soddisfacente.

La persona è comunque sopraffatta da una sensazione di vuoto interiore

La disforia post coitale è un fenomeno psicofisico che comporta una sensazione di malinconia, voglia di piangere, ansia, agitazione e a volte aggressività.

 

I sintomi del sex blues

La tristezza è il sintomo principale del sex blues: per quanto inspiegabile, il dolore provato è reale e, almeno in parte, invalidante, a tal punto che la persona può aver bisogno dell’intera giornata per riprendersi.

Questi episodi simil depressivi sono stati definiti da chi li ha provati come:

  • sensazione di vuoto interiore
  • nostalgia
  • sensazione di aver un buco nero nello stomaco
  • rimpianto per qualcosa che non può tornare indietro

Altro sintomo frequente sono il desiderio e la necessità di allontanarsi dal partner. In alcuni casi la persona arriva ad aggredirlo verbalmente o fisicamente, nonostante la relazione e il rapporto sessuale siano soddisfacenti.

I tentativi del partner di consolare e calmare la persona sono inutili

Il sex blues nella maggior parte dei casi è un evento isolato o occasionale, ma può anche ripresentarsi con costanza. In questi casi ne risentono la sessualità della persona che ne soffre e la stabilità della coppia.

Perché succede

La spiegazione biologica di questo fenomeno vede come protagonista l’accumulo di eccessi biochimici dopo l’orgasmo, che provoca un brusco calo dell’attività dell’amigdala (area cerebrale che elabora gli stimoli legati alla paura). La professoressa Helen Fisher dell’Università di Rutgers ha dimostrato infatti che il sesso provoca una diminuzione di ansia e paura attivando i circuiti dopaminergici. È possibile che questo rilascio neuronale post coitale sia il responsabile dello stato di tristezza.

Le cause biologiche devono ancora essere accertate e potrebbero non essere le soli responsabili. Anche se in maniera inconsapevole, parte delle cause possono risiedere nella relazione tra i partner.

Quando il sex blues interferisce in maniera sostanziale nel rapporto è bene che chi ne soffre o la coppia si rivolga ad uno psicoterapeuta o un sessuologo per cercare di risolvere il problema.

Per quanto riguarda le cause relazionali, invece, lo psicologo Raúl Carvajal ritiene che il sex blues si manifesti nelle persone che nel rapporto sessuale non trovano una soddisfazione emotiva, come si trattasse di un segnale biologico che indica quando un  rapporto sessuale viene vissuto come fosse un obbligo. Insomma, si tratterebbe del segnale di una carenza di affetto e di emotività nel rapporto.

Altri studiosi, invece, ritengono che il sex blues dipenda dal rapporto vissuto come fusione profonda con il partner.  Capiterebbe a chi rinuncia alla propria identità e autonomia in favore di un rapporto più intenso con il partner. Il senso di vuoto post coito, quindi, sarebbe dovuto proprio alla separazione dopo un momento di fusione profonda.

A chi succede?

Il sex blues sembra colpire la metà delle donne almeno una volta nella vita, ma interesserebbe anche poco meno della metà degli uomini. Nelle donne si manifesta più comunemente con sbalzi d’umore e tristezza, negli uomini, invece, con infelicità e stanchezza.

Si può verificare anche dopo la masturbazione.

Quella della disforia post coitale resta comunque un fenomeno della sessualità ancora poco conosciuto che può essere sottostimato, poiché non viene riconosciuto da chi ne soffre.

Cosa fare

Alcune ricerche hanno individuato nell’assunzione di antidepressivi la risoluzione del disturbo, che come tutti i farmaci hanno anche effetti collaterali e vanno presi quindi solo su prescrizione medica. Chi ha provato la terapia farmacologica dice di non provare più tristezza post coito, ma di avere provato un calo del piacere e del desiderio sessuale. Si rischia quindi di risolvere un problema causandone altri.

Il consiglio è quello di parlare con degli esperti: sessuologo e psicoterapeuta possono indirizzarti verso la soluzione migliore del tuo caso specifico, analizzando il contesto di insorgenza e le dinamiche personali e di coppia. Se il professionista non è medico e ritiene che il solo aiuto psicologico non sia sufficiente, ti saprà consigliare a chi rivolgerti per un aiuto farmacologico.

Non sono da sottovalutare gli effetti che il sex blues ha sulla coppia. Questo finale inaspettato del rapporto sessuale può essere fonte di fraintendimento tra i partner e  causare incomprensioni, problemi e preoccupazioni. Parlarne con un esperto e avere un buon dialogo tra i partner permette di non colpevolizzare  chi ne soffre o il partner che non sempre è colpevole del malessere che prova l’altro.

 

Per approfondire
  • Bird B. S., Schweitzer R. D. & Strassberg D. S. (2011). The Prevalence and Correlates of Postcoital Dysphoria. Women, International Journal of Sexual Health, 23:1, 14-25
  • Schweitzer R. D., O’Brien J. & Burri A. (2015). Postcoital Dysphoria: Prevalence and Psychological Correlates. Sexual Medicine.
  • Kennard J. (2018). Sadness After Sex: What Is Post-Coital Dysphoria?. com: https://www.healthcentral.com/article/sadness-after-sex-post-coital-dysphoria
  • Maczkowiack J. & Schweitzer R. D. (2018). Postcoital Dysphoria: Prevalence and Correlates among Males. Journal of Sex & Marital Therapy: https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/0092623X.2018.1488326
  • Burri A. & Hilpert P. (2020). Postcoital Symptoms in a Convenience Sample of Men and Women. Sexual Medicine.

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