Cosa differenzia una vita sessuale vivace da una vera e propria ossessione per il sesso? In questo articolo esploriamo una condizione sempre più diffusa, che colpisce soprattutto gli uomini: la dipendenza da sesso.

Che cosa si intende per sex addiction?

La dipendenza da sesso o ipersessualità, in inglese sex addiction, si riscontra nelle persone che manifestano una vera e propria ossessione per il sesso. Pensieri e fantasie sessuali possono essere intrusivi e per la persona può essere impossibile controllare i propri impulsi e i comportamenti sessuali. In tal senso, la persona dipendente dal sesso si trova a convivere con la perdita di stress rispetto ai suoi istinti ed alla capacità di frenarsi dal ricercare stimolazioni sessuali.

Senza curarsi delle conseguenze dei propri comportamenti e del tempo sottratto ad altre attività, quindi, chi soffre di ipersessualità può:

  • dedicarsi a chat e telefoni erotici
  • ricercare il contatto con numerosi partner
  • fare sesso online
  • mettere in atto pratiche feticistiche, voyeuriste o esibizioniste
  • dedicare sempre meno tempo alle attività fondamentali, come il lavoro.

I comportamenti e gli stimoli ricercati, in effetti, possono essere svariati; la problematicità della sex addiction non dipende tanto dalle specifiche attività praticate, quanto dall’impossibilità di resitere e dall’immersione in pensieri e fantasie riguardanti il sesso. Nei casi più gravi di perdita di controllo, la persona può perfino andare incontro a conseguenze gravi; ad esempio commettere reati, compromettere le proprie finanze, il lavoro o le relazioni sentimentali.

Non dobbiamo dimenticare poi che la dipendenza dal sesso può comportare dei rischi anche per la salute fisica, a causa dei comportamenti promiscui che portano a un aumento delle probabilità di contrarre malattie a trasmissione sessuale. Dei rischi, del resto, ci sono anche per chi dovesse essere oggetto di attenzioni sessuali compulsive in assenza di consenso. Si tratta di una eventualità non remota, spesso riguardante soggetti vulnerabili che diventano oggetto di attenzioni sessuali non desiderate. Un esempio per tutti è rappresentato dai minori che sono spesso al centro di prassi di sex addiction che comprendono disfunzioni particolarmente gravi quali la pedopornografia o la pedofilia.

Cosa ci dice la scienza della sex addiction?

In Italia la dipendenza da sesso riguarda quasi il 6% della popolazione adulta, una percentuale molto simile a quella stimata a livello internazionale. Negli altri paesi del mondo, infatti, i tassi di prevalenza sono compresi tra il 3 e il 6%, con l´ipersessualità  che sembra essere un problema soprattutto maschile.

La letteratura scientifica internazionale in materia ci dice che si tratta di una problematica che è diventata sempre più frequente, in parallelo alla maggiore disponibilità di materiale e occasioni di incontri sessuali grazie all´utilizzo del web. Secondo i dati diffusi dalla Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS), il cybersesso o sexting riguarda percentuali ampie di soggetti anche molto giovani. Il 48% degli adolescenti, per esempio, praticherebbe lo scambio di messaggi, foto e video a tema sessuale attraverso applicazioni e piattaforme social, con una percentuale del 15% di soggetti interessati da una vera e propria dipendenza.

Al di là di questo elemento, comunque, comportamenti di dipendenza dal sesso si sono sempre registrati nel tempo, con il cybersesso che rappresenta solo un aspetto della problematica dell’ipersessualità.

È quanto viene ribadito dall’Organizzazione Mondiale della Salute che, nella Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD-11) di prossima pubblicazione nel 2022, ha inserito il disturbo da comportamento sessuale compulsivo tra i disturbi del controllo degli impulsi. Questa scelta si giustifica con la presenza di un fallimento persistente nel controllare impulsi sessuali intensi e ripetuti all’origine di comportamenti sessuali ripetitivi. Si tratta di una scelta non completamente in accordo con quanto viene riferito dall’American Association of Sexuality Educators, Counselors and Therapists, realtà che ha affermato che non ci sono prove empiriche sufficienti per inserire l’ipersessualità tra i disturbi di interesse psichiatrico. Questa posizione, tra l’altro, sembrerebbe essere confermata anche dalla quinta edizione del DSM, il manuale diagnostico-statistico dell’American Psychiatric Association: i dati limitati riportati in letteratura, infatti, non hanno permesso l’inserimento dell’ipersessualità in una categoria a sé stante.

Il disaccordo registrato nella comunità scientifica dipende probabilmente dalla difficoltà di tracciare un confine netto in ambito sessuale tra ciò che è normale e ciò che non lo è.

Ciò vale anche rispetto alla vivacità della vita sessuale, alla frequenza ed alla forza con le quali si ricercano contatti sessuali. L’ampia variabilità individuale nei bisogni e nei comportamenti sessuali, infatti, rende spesso difficile identificare le condizioni patologiche, a maggior ragione quando il soggetto non li ritiene problematici.

 

Cosa fare se si ha il dubbio di essere dipendente dal sesso?

La sessualità è una sfera importante della vita delle persone; una sana vita sessuale è importante al fine di mantenere il benessere fisico e psicosociale dell’individuo.

Per le sue caratteristiche sintomatologiche, la dipendenza dal sesso può comportare gravi conseguenze relazionali, socio-lavorative ed economiche a chi ne soffre. In aggiunta, laddove il soggetto non sia capace di controllare i propri impulsi sessuali aumenta anche il rischio di contrarre malattie (es. alcune forme di epatite, l’AIDS o le infezioni sessuali).

Sono queste le motivazioni che rendono importante una diagnosi corretta e tempestiva, specialmente quando il problema dell’ipersessualità riguardi persone in età adolescenziale o giovanilea.

Il suggerimento, quindi, è quello di rivolgersi a professionisti esperti con competenze nell’ambito dei trattamenti psicoterapici e della sessuologia clinica.

Il sesso, infatti, è ancora oggi un argomento tabù del quale non è facile parlare con amici, partner e conoscenti. Per questo motivo, viene meno la possibilità di confronto che si ha rispetto a problematiche meno legate a vissuti di vergogna.

Del resto, anche i professionisti sanitari che non hanno competenze specialistiche possono identificare con difficoltà situazioni problematiche e soluzioni rispetto a problemi sessuali che creano disagio al soggetto o al suo partner esponendoli a rischi per la salute e, più in generale, per il buon equilibrio della vita di coppia.

Riferimenti bibliografici

American Association of Sexuality Educators, Counselors and Therapists, AASECT Position on Sex Addiction. Consultato il 18 Ottobre 2020 su  https://www.aasect.org/position-sex-addiction

American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.

Boncinelli V., Rossetto M. e Veglia F., (2018). Sessuologia clinica. Modelli di intervento, diagnosi e terapie integrate. Trento: Erickson.

World Health Organization (2016), International Classification of Diseases, 11th revision. Consultato il 18 Ottobre 20202 su https://www.who.int/classifications/icd/en/