Sappiamo bene quanto alti livelli di stress cronico siano deleteri per la nostra salute sia fisica che mentale. Lo stress per esempio può impattare negativamente sul sistema cardiorespiratorio. Gli effetti deleteri dello stress sul sistema nervoso, poi, sono stati largamente esplorati. Si è visto, per esempio, che lo stress causa cambiamenti strutturali in diverse parti del cervello e che nei topi lo stress cronico può portare all’atrofia nel cervello e addirittura causare una diminuzione del suo peso1.
Ovviamente più lunga sarà l´esposizione allo stress, e più severo lo stressor, maggiori saranno le sue conseguenze negative. Occorre però tener conto anche dei fattori personologici, che possono influenzare la risposta agli eventi stressanti.
Cosa succede nel nostro corpo quando siamo stressati?
Lo stress può essere indotto da importanti eventi della vita, come la perdita di un genitore, un incidente. Ma anche eventi positivi, come il matrimonio o la nascita di un figlio sono fonti di stress. O ancora eventi quotidiani, come il trovarsi imbottigliati nel traffico.
Uno dei principali sistemi neuroendocrini reattivi allo stress è l´asse ipotalamo-ipofisi-surrene2. Diversi studi indicano che in risposta allo stress fisiologico o psicologico, il sistema nervoso e il sistema endocrino rilasciano una cascata di neurotrasmettitori e ormoni per mantenere l’equilibrio interno del nostro organismo.
La prima reazione è il rilascio di corticotropina e vasopressina dal nucleo paraventricolare dell’ipotalamo. Tali sostanze stimolano la secrezione dell’ ormone adrenocorticotropina dall’ipofisi nel flusso sanguigno. L´adrenocorticotropina aumenta la sintesi e il rilascio del cortisolo.
Mentre l’attività dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene è un meccanismo essenziale per fronteggiare lo stress, la sua attività prolungata invece ha effetti deleteri sull´organismo. Infatti il cortisolo aumenta la pressione sanguigna e la probabilità di diabete mellito e malattie arteriose, oltre a compromettere la crescita e la riparazione dei tessuti. Inoltre, l’attivazione cronica dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene inibisce il sistema immunitario e aumenta il rischio di infezioni.
Stress e sesso
La risposta allo stress può indurre effetti sia positivi che negativi. Uno degli effetti benefici dello stress è, per esempio, la conservazione dell’omeostasi delle cellule.
Ma la risposta allo stress induce anche un aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e della frequenza respiratoria mentre le funzioni non essenziali, come il desiderio sessuale, sono fortemente diminuite, proprio a causa dei più alti livelli di cortisolo.
Livelli di stress elevati e cronici possono quindi ostacolare la vita sessuale. Per esempio possono diminuire la libido. Questo avviene perché in periodi di stress siamo maggiormente orientati alla sopravvivenza rispetto alla ricerca del piacere. È come se il corpo facesse una gerarchizzazione delle priorità, di cosa può essere messo in stallo (il piacere sessuale, per esempio) e di cosa invece sia più importante ai fini della sopravvivenza. Non è un caso infatti che lo stress interferisca con la spermatogenesi e il tasso di fertilità1.
Va considerato poi che alti livelli di stress cronico possono associarsi ad ansia e depressione. Entrambe queste condizioni possono ulteriormente impattare maniera negativa sulla vita sessuale.
Un´attenta valutazione della presenza e della gravità di sintomi di ansia , stress e depressione è un intervento di routine nella pratica psicoterapia sessuologica. È importante poi tentare di accertare se l’ansia e / o la depressione siano una conseguenza o una causa del calo della libido al fine di impostare un trattamento adeguato.
Le fonti di stress possono essere sia interne che esterne alla coppia.
Tra le fonti interne di stress vanno sicuramente citati i conflitti tra i partner, e le preoccupazioni per il partner, per esempio per il suo stato di salute. Tra le fonti esterne di stress ricordiamo invece lo stress correlato al lavoro, problemi economici, problemi di salute dei genitori o dei figli, ecc. Infine non dobbiamo dimenticare gli eventi critici di vita, come, per esempio, la perdita del lavoro o la morte di un congiunto.
Ricerche recenti suggeriscono che sono soprattutto gli eventi di stress interni alla coppia (e, solo negli uomini, gli eventi critici di vita) ad essere maggiormente associati ai problemi sessuali. Cade dunque un mito, quello cioè che vorrebbe lo stress, in generale, come capro espiatorio di una peggiore vita sessuale. Sorprendentemente, invece, sembra proprio una cattiva qualità della relazione tra partner2 a essere il motivo principale delle difficoltà sessuali.
In virtù di ciò ha poco senso proporre in psicoterapia tecniche di rilassamento generali e aspecifiche nel tentativo, illusorio, di risolvere una disfunzione sessuale come il calo del desiderio o dell’eccitazione, ma anche la disfunzione erettile, le difficoltà legate all’eiaculazione o il dolore durante la penetrazione.
Piuttosto ha senso lavorare su come migliorare la comunicazione tra i partner e insegnare loro a gestire i conflitti interni alla coppia in maniera più funzionale. Favorire un clima in cui prevalgano la mutualità, il rispetto e la dedizione reciproci può avere effetti positivi sulla qualità dei rapporti sessuali.
È difficile sentirsi bene quando si fa sesso se non ci si sente bene nella relazione con il proprio partner.
Inoltre, sono costantemente ed eccessivamente impegnati in altre attività, lavorative e non. Questo comporta avere di conseguenza poco tempo per la relazione.
Lavorare sulle difficoltà relazionali è importante per ovvie ragioni. E i problemi sessuali sono spesso la punta dell´iceberg. Essi portano alla luce le difficoltà relazionali sottostanti.
Lo stress e la bassa libido possono influenzare la tua relazione, quindi è importante parlarne. Quando parli con il tuo partner di una bassa libido, presta particolare attenzione per evitare di incolpare te stesso o il tuo partner. L’approccio migliore è quello che non assegna la bassa libido come problema o problema, ma piuttosto un problema che entrambi supererete insieme. Ciò richiederà una comunicazione aperta e onesta sulle possibili cause dello stress, nonché sui sintomi fisici ed emotivi della bassa libido.
Se hai notato una difficoltà sessuale con il tuo partner, considera questi suggerimenti per iniziare una condivisione costruttiva con il tuo lui o la tua lei
Fai sapere al tuo partner che vuoi parlare della tua vita sessuale e proponi un momento e un luogo comodo per entrambi.
Non tirare fuori l’argomento subito dopo aver fatto (più o meno bene) sesso o quando uno di voi è di fretta o occupato.
Sii onesto e aperto. Condividi le tue aspettative, paure, desideri e preoccupazioni.
Offri al tuo partner la possibilità di dire la sua.
Fai domande aperte. Ad esempio: “Cosa ne pensi di tutto questo?” “Da cosa credi siano causate le nostre incomprensioni?”. “Come potremmo migliorare come coppia?”
Se però la conversazione diventa eccessivamente conflittuale e non porta a un miglioramento della qualità della relazione potrebbe essere utile l´aiuto di uno psicoterapeuta sessuologo per aiutarvi a superare questo problema. Il primo passo per risolvere gravi problemi relazionali, che non sembrano risolversi nonostante i vostri tentativi, dovrebbe essere infatti quello di affidarvi ad uno psicoterapeuta esperto in sessuologia e coppia. Lui (o lei) sarà in grado di aiutarvi sia a esplorare le cause delle difficoltà relazionali e a trovare strategie efficaci che sappiano supportare le esigenze di entrambi i partner.
Bibliografia
- Sarahian et al. Effect of memantine administration within the nucleus accumbens on changes in weight and volume of the brain and adrenal gland during chronic stress in female mice. Modares J Med Sci: Pathobiology. 2014; 17:71–82.
- McEwen BS. Brain on stress: how the social environment gets under the skin. Proc Natl Acad Sci U S A.2012 Oct 16;109 Suppl 2:17180-5
- Lenzi et al. Stress, sexual dysfunctions, and male infertility. J Endocrinol Invest.2003;26:72-6
- Bodenmann et al. Associations among everyday stress, critical life events, and sexual problems. J Nerv Ment Dis.2006; 194:494-501.