Dal latino angor, il termine ansia indica un sistema molto complesso di reazioni fisiologiche, cognitive, psicologiche e comportamentali che appaiono in risposta alla percezione, ma anche al solo pensiero, di uno stimolo o situazione ritenuti pericolosi e nei confronti dei quali ci riteniamo deboli e inermi. Che relazione esiste tra ansia e disturbi sessuali? 

Non solo i disturbi dell´umore, ma anche i disturbi d´ansia sembrano essere correlati alle disfunzioni sessuali. Vediamo alcuni numeri in dettaglio. Un paziente con disturbo di panico su quattro soffre di avversione sessuale1. L´eiaculazione precoce è presente in quasi un uomo su due che soffre di fobia sociale2. L’ansia, inoltre, può compromettere l’eccitazione sessuale, principalmente attraverso un aumento del tono simpatico3. Ciò può associarsi a una scarsa erezione negli uomini e a una ridotta lubrificazione della vagina e tumescenza del clitoride nelle donne. La prevalenza dei disturbi d’ansia varia dal 2,5% al 37% negli uomini che soffrono di disfunzione erettile4. Infine alti livelli di ansia sono stati riscontrati inoltre nelle donne che soffrono di dispareunia5.

L´ansia da prestazione

L´ansia da prestazione. È questa probabilmente una delle cause psicologiche principali di un rapporto sessuale insoddisfacente.

Vi racconto la storia di un paziente che sto seguendo in terapia proprio per un problema di ansia che impedisce alla persona di avere rapporti sessuali soddisfacenti con la sua nuova partner. Mi racconta: “Dopo un periodo di corteggiamento, una sera la accompagno sotto casa e lei, con quel piglio sorridente e malizioso, pronuncia la fatidica frase: “Vuoi salire a vedere un film da me?”. Ci siamo –mi dico-  il momento è arrivato. Eppure  sapere che di lì a saremmo andati a letto aveva generato in me uno stato di forte ansia. Ricordo che avevo iniziato a sudare, tremare, avevo le vertigini, e pensieri catastrofici di insuccesso tra le lenzuola affollavano la mia mente. ´E se non sarò in grado di soddisfare le sue aspettative? E se farò una brutta figura?´ –mi ripetevo mentre col cuore letteralmente in gola lei apriva la porta di casa sua”.

Ecco quindi come si manifesta l´ansia da prestazione. Il solo pensiero di dover affrontare una situazione davanti alla quale non si è sicuri del risultato pone l´individuo in una situazione di forte angoscia,timore e paura.

E non si tratta certo di quell´ansia che, invece, in quanto meccanismo attivante, ci consente di performare addirittura meglio. Invece, chi sperimenta ansia da prestazione è come se mettesse in atto un meccanismo di autosabotaggio e non si sente in grado di affrontare adeguatamente la situazione.

A volte l´ansia può scaturire a partire da una defaillance.

Per esempio difficoltà occasionali, e non certo patologiche, di erezione e/o di eiaculazione negli uomini o di desiderio, eccitazione, dolore durante la penetrazione o anorgasmia nelle donne possono avviare un meccanismo di ansia anticipatoria il cui nucleo consiste nel timore che l´insuccesso possa ripresentarsi in futuro. Ovviamente tale timore può facilmente trasformarsi in una profezia che si auto avvera, rafforzando questo circolo vizioso.

E allora, come fare affinché l´ansia non ci paralizzi?

Ecco alcuni suggerimenti pratici

Niente sesso programmato

Per alcune coppie, si fa sesso soltanto in giorni e orari stabiliti. Per comodità, perché si è più riposati, perché la bimba dorme, ecc. Lo svantaggio di tale abitudine è che il desiderio venga messo in secondo piano. Può infatti succedere che, per un motivo o per l´altro, non si abbia voglia di fare sesso proprio in quel giorno e proprio a quell´ora. Lasciatevi invece guidare dal desiderio, piuttosto che costringerlo tra le pagine della vostra agenda, quasi fosse un appuntamento dal dentista o dal commercialista.

Niente perfezionismo

Dicevamo, defaillance occasionali non sono indice di una disfunzione sessuale. Per quasi tutte le disfunzioni sessuali le difficoltà devono manifestarsi in almeno tre  rapporti sessuali su quattro. Se questa non è la vostra media potete stare tranquilli! Inoltre, non è detto che ogni rapporto sessuale debba prevedere “i fuochi d´artificio a letto”. Né che debba concludersi con un orgasmo. L’ansia o la paura di non riuscire a soddisfare le aspettative di un partner rappresentano una delle cause più comuni di eiaculazione precoce. Un’iperattività del sistema simpatico, dovuta proprio all´ansia, può ridurre il controllo dell’eiaculazione20.

Niente autospectatoring

Per autospectatoring si intende quel fenomeno che fa sì che ci osserviamo, quasi in terza persona, durante il rapporto sessuale. Ma così facendo perdiamo di vista non solo il nostro partner ma non lasciamo che il rapporto sessuale avvenga in maniera spontanea. Inoltre, l´attenzione selettiva su quanto turgido sia il pene o lubrificata la vagina fa sì che notiamo ogni minima diminuzione della tumescenza o della lubrificazione. E da lì possono partire pensieri catastrofici su quanto ancora una volta le cose non stiano andando come ci aspettavamo sarebbero dovute andare.  È come se volessimo a tutti i costi controllare qualcosa che, per funzionare bene, ha invece bisogno di viaggiare con il pilota automatico!

Lasciati andare

Inserisci il pilota automatico e goditi il viaggio! Sintonizzati sulle sensazioni del tuo partner, non solo sulle tue. Scopri, divertiti, comunica le tue preferenze e fantasie sessuali. Un´attenzione smisurata alla propria prestazione sessuale e la paura dell’inadeguatezza nel soddisfare le aspettative del partner riflettono una preoccupazione eccessiva per il giudizio altrui. Un po´ di sano egoismo durante il rapporto è un vero toccasana in questi casi.

Il rapporto sessuale non è solo penetrazione e orgasmo

Il rapporto sessuale può essere soddisfacente anche in assenza di penetrazione o di orgasmo. Ovviamente non ci stiamo riferendo a meccanismi di cattiva gestione dell´ansia, quali l´evitamento della penetrazione per timore di non raggiungere o mantenere un´erezione sufficientemente buona, ma di scoprire che la qualità del rapporto sessuale può essere altrettanto soddisfacente  in assenza di penetrazione e/o orgasmo.

Niente fretta

Non c`è bisogno di impostare un timer o darsi una scadenza entro la quale il rapporto deve consumarsi. Anche perché le fasi di risposta sessuali dei partner possono anche non coincidere. Può infatti accadere che uno dei due partner sia già eccitato mentre l´altro no. O che uno sia pronto alla penetrazione e l´altro no. Ascoltarsi e ascoltare l´altro in questi casi sono strategie che migliorano l´intesa sessuale.

Un ultimo punto.

Spesso le disfunzioni sessuali siano la cartina al tornasole della relazione di coppia.

Non è raro che esse compaiano in coppie che stanno vivendo momenti di crisi, di stress o di tensione. La psicoterapia di coppia in questi casi può rivelarsi un utile aiuto per analizzare i motivi dell´impasse e ritrovare un clima sereno. Ma anche la psicoterapia individuale può essere vantaggiosa per il trattamento delle disfunzioni sessuali. Per esempio in terapia si può lavorare per ridurre l´ansia da prestazione, il perfezionismo e questo può avere sicuramente un impatto positivo sulla prestazione sessuale. Uno psicoterapeuta esperto in sessuologia saprà comunque come esserti di aiuto e tu potrai ritornare a godere della relazione con il tuo partner.

Bibliografia
  1. Kaplan HS. Anxiety and sexual dysfunction. J Clin Psychiatry.1988;49:21-25.
  2. Figueira et al. Sexual dysfunction: a neglected complication of panic disorder and social phobia. Arch Sex Behav. 2001 30:369-377
  3. Maggi M, Filippi S, Ledda F, et al. Erectile dysfunction: from biochemical pharmacology to advances in medical therapy. Eur J Endocrinol.2000;143:143-154.
    4.  Mallis D, Moysidis K, Nakopoulou E, et al. Psychiatric morbidity is frequently undetected in patients with erectile dysfunction. J Urol. 2005;174:1913-1916.
    5. Nunns D, Mandal D. Psychological and psychosexual aspects of vulvar vestibulitis. Genitourinary Med. 1997; 73:541-544.