Che cos’è il Revenge Porn
Il termine, che letteralmente si traduce “pornovendetta”, indica la diffusione di contenuti sessualmente espliciti, soprattutto sul web con il fine non solo di vendicarsi, ma anche di estorcere, intimidire o umiliare la persona ritratta.
Le foto/video a contenuto sessuale possono essere state ottenute in diversi modi:
- Scambiate e o realizzate con il proprio partner, quindi in forma privata, che ha poi condiviso le foto sul web;
- Inviate/realizzate con il proprio partner e trasmesse ad un conoscente che successivamente le ha pubblicate online.
- Ottenute tramite pressione e poi pubblicate online;
- Ottenute tramite estorsione/minaccia e condivide sul web.
Il materiale pornografico, ottenuto nei i modi descritti precedentemente, deve essere stato condiviso senza il consenso della persona interessata; non è necessario che sia stato condiviso sul web, è sufficiente che sia stato mandato a qualcun altro (ad esempio nella chat di amici).
Ma cosa succede alle vittime?
L’impatto della pornografia non consensuale sulla vita delle vittime è molto forte: si prova vergogna, si è sottoposti a pubblica umiliazione, si può essere in difficoltà a trovare nuova partner. Come purtroppo noto, anche da fatti di cronaca recente, tutto ciò può portare alla perdita del lavoro o a problemi a trovare un nuovo impiego. Per provare ad uscire dall’incubo causato dal Revenge Porn, alcune persone si trovano costrette non solo a rimuovere i propri profili social da internet ma anche a stravolgere le proprie vite.
In uno studio svolto su questo particolare tema (Bates, 2016) vengono messe in luce le conseguenze negative sulla salute mentale del Revenge Porn: è stato riscontrato, come nel caso delle vittime di stupro, la presenza di disturbo post-traumatico da stress, ansia e depressione. Altri due fattori aumentano l’impatto violento del Revenge Porn sulla vita delle vittime sono:
- La vittimizzazione sessuale, ossia i sentimenti di vergogna ed imbarazzo nell’essere delle vittime;
- La perdita di controllo sulla propria vita contribuisce in modo importante allo sviluppo dei sentimenti di ansia e disperazione.
Quando il revenge porn nasce da un comportamento di bullismo sessuale?
Come abbiamo descritto precedentemente le foto/video potrebbero essere condivise durante il sexiting e solo successivamente finire sul web. Ma se invece la condivisione avviene tramite forti pressioni, minacce o coercizione? In questo caso stiamo parlando anche di Cyberbullismo sessuale.
Ad oggi, non esiste un nome specifico per il sottoinsieme di cyber-comportamenti di bullismo di natura sessuale ma in essi è possibile includere: molestie, stalking, tentativi di sollecitazione, coercizione e vera e propria estorsione
Ma a cosa ci riferiamo nello specifico? In un recente studio (Ehman & Gross, 2019) è emerso che le forme più utilizzate di cyberbullismo sessuale coinvolgono:
- foto o video;
- messaggi a contenuto sessuale;
- videochiamate.
Quando queste richieste avvengono in un contesto di aggressività, pressione, minaccia esse, anche se svolte all’interno di una relazione affettiva, possono essere considerate comportamento di bullismo sessuale.
Implicazioni legali del Revenge Porn
Ad oggi quasi tutti gli Stati si sono dotati di una legislazione interna abbastanza severa e sicuramente consapevoli della gravità di questo nuovo reato. In Italia, è stato introdotto come reato nel 2019 (art 612-ter codice penale). La legge sancisce che chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate, sarà punito con reclusione da 1 a 6 anni e multe da 5 mila a 15 mila euro
Cosa fare quando succede?
Quando una di questa forme di violenza vengono messe in atto, le vittime tendono a nascondersi. Il passo più importante è chiedere aiuto e farsi accompagnare nel percorso più adeguato sia dal punto di vista psicologico che da quello legale.
Proprio in questo ultimo anno, in molti hanno cercato di aiutare le vittime di questo reato, cercando di mantenere il più possibile la discrezione necessario. Su Instagram l’avvocato Chaty La Torre si è messa in prima linea per informare ed aiutare chi ne avesse la necessità.
Il supporto psicologico è fondamentale per poter affrontare e superare questi momenti, viste le importanti conseguenze per la propria salute mentale.
Bibliografia
Bates, S. (2016). Revenge Porn and Mental Health: A Qualitative Analysis of the Mental Health Effects of Revenge Porn on Female Survivors. Feminist Criminology, 1-21.
Ehman, A. C., & Gross, A. M. (2019). Sexual cyberbullying: Review, critique, & future directions. Aggression and Violent Behavior , 80-87.
https://www.instagram.com/avvocathy