L’eiaculazione femminile è una leggenda metropolitana?
Gli studi scientifici condotti fino ad oggi affermano che l’eiaculazione femminile è un fenomeno reale, conosciuto già da diversi secoli, come dimostrano alcuni scritti risalenti addirittura ad Aristotele e Galeno.
Cos’è l’ “eiaculazione femminile”?
Nel linguaggio popolare è talvolta definita con il termine inglese “squirting” che significa letteralmente “schizzare” e si riferisce all’emissione di liquidi durante l’orgasmo (fenomeno presente solo in alcune donne).
Una delle prime domande che molti si pongono è relativa alla natura di questo liquido. Si può definire semplicemente urina o, invece, ha un’origine diversa?
L’esatta natura di questa emissione di fluidi è controversa da decenni. Ad oggi non c’è una risposta univoca, vediamo quindi cosa è emerso dagli studi più recenti.
Cosa dice la scienza sulla eiaculazione femminile
L’uretra femminile è circondata da tessuto ghiandolare, in particolare le cosiddette “ghiandole di Skene”, dal nome dello studioso che le scoprì. L’origine embriologica di tali ghiandole è molto simile a quella del tessuto prostatico maschile tant’è che si potrebbero definire “la prostata femminile”.
Tecnicamente, solo gli uomini hanno una ghiandola prostatica; tuttavia anche nelle donne viene prodotto un liquido che si va ad accumulare nell’uretra e che contiene elevate quantità di antigene prostatico specifico (PSA).
Nei casi in cui ve ne sia a sufficienza, questo liquido può essere eiaculato anche dalla donna durante l’orgasmo, come conseguenza della contrazione dei muscoli perivaginali dopo la stimolazione diretta della parete vaginale anteriore.
Perché alcune donne sì ed altre no
È utile precisare che la disposizione ed il numero delle ghiandole di Skene variano molto da donna a donna, ecco perché alcune sperimentano l’eiaculazione ed altre no.
Inoltre, anche la quantità di liquido eiaculato dipende dalla maggiore o minore presenza del tessuto ghiandolare intorno all’uretra della donna.
Alcuni studiosi nel 2011 hanno evidenziato due forme diverse di emissione nella donna:
- una produzione di un liquido biancastro emesso dalla cosiddetta “prostata femminile” (o ghiandole di Skene) con elevata concentrazione di PSA;
- un rilascio rilevante di liquido incolore ed inodore, denominato “squirting”, con bassissime tracce di PSA ma alti livelli di urea, acido urico e creatinina che indicano la sua natura renale e vescicale.
Dal punto di vista clinico, è importante sottolineare che alcune donne durante l’orgasmo possono eiettare un fluido che non è necessariamente urina.
Differenze con la lubrificazione vaginale…
Durante l’eccitazione sessuale, la risposta genitale femminile è caratterizzata dall’aumento della lubrificazione vaginale, il cui aspetto generalmente è liquido, trasparente ed omogeneo e presente in tutte le donne in quantità variabile. Con questo termine si intende la presenza di un fluido dato dall’insieme delle secrezioni provenienti da diverse strutture dell’apparato genitale.
Normalmente nella vagina non sono presenti ghiandole, per cui la componente maggiore della lubrificazione è il trasudato vaginale, altre invece sono il secreto cervicale e le cellule epiteliali desquamate di provenienza vaginale e cervicale.
…da non confondore con l’urofilia, altrimenti detta “pissing”
L’urofilia, che in gergo è chiamata comunemente “pissing”, è una pratica sessuale che consiste nell’urinare volontariamente addosso al partner con l’intenzione di provocare eccitazione sessuale. Niente a che vedere dunque con le emissioni involontarie che possono capitare ad alcune donne.
Risvolti psicologici
Ciò che generalmente si conosce riguardo al fenomeno dello squirting è dato più che altro dalla pornografia in cui spesso si ritrovano scene di donne che mostrano di provare enorme piacere nel momento in cui, durante l’orgasmo, emettono dalla vagina un fluido “a getto”.
Una delle idee più diffuse legate a questo fenomeno è che l’orgasmo provato sia più intenso di quelli sperimentati in assenza di esso anche se non ci sono dati che confermino questa ipotesi.
Ugualmente errato è credere che sia una “forma superiore di orgasmo” alla quale aspirare per avere una maggiore soddisfazione sessuale.
Capita che alcune donne che presentano l’eiaculazione siano preoccupate ed imbarazzate poiché interpretano l’emissione di tali liquidi come urina, come “farsi la pipì addosso”, con la conseguenza di vivere la sessualità in modo inibito ed insicuro.
Dai dati emersi dai recenti studi è difficile dire con esattezza quale sia la composizione di questo liquido tuttavia non dovrebbe essere vissuta come una mera incontinenza urinaria ma come un fenomeno naturale che fa parte della propria sessualità.
D’altra parte, le donne che invece non lo sperimentano ma vorrebbero farlo, potrebbero viverla come una mancanza fondamentale per la propria soddisfazione sessuale o per quella del partner. Molti uomini, infatti, insistono per provocare uno squirting alla propria donna che, non riuscendo a raggiungerlo, potrebbe sentirsi meno adatta delle altre.
Cosa è importante ricordare
Ciò che è fondamentale che tutte le donne sappiano è che, a prescindere dalla composizione del liquido emesso durante l’orgasmo, il fenomeno dello squirting è del tutto naturale ed involontario.
Inquadrarlo come un aspetto della propria sessualità, un qualcosa che può accadere come no, senza che questo venga vissuto come un impedimento o una mancanza, può incidere positivamente sulle emozioni di vergogna, insicurezza o inadeguatezza che alcune provano.
Per approfondire l’argomento puoi contattare uno dei nostri specialisti sessuologi.
Bibliografia
- Bossi, M. C., Musitelli, S., & Calzolari, L. (2019). A brief historical survey of female orgasmic emission: galen’s observations and… current controversies. MOJ Womens Health, 8(1), 37-44.
- Dèttore, D. (2018). Trattato di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Firenze: Giunti.
- Graziottin, A., Rovei, V., & Scarselli, G. (2003). Fisiologia della lubrificazione vaginale. In: Jannini E.A., Lenzi A., Maggi M. (2007), Sessuologia Medica. Trattato di psicosessuologia e medicina della sessualità. Milano: Elsevier Masson, pp. 117-119.
- Korda, J. B., Goldstein, S. W., & Sommer, F. (2010). Sexual medicine history: The history of female ejaculation. The Journal of Sexual Medicine, 7, 1965-1975.
- Salama S., Boitrelle F., Gauquelin A., Malagrida L., Thiounn N., Desvaux P. (2015). Nature and origin of “Squirting” in female sexuality. Journal of Sexual Medicine, 12 (3), pp. 661-666.