I disturbi sessuali possono impattare la vita delle persone con Sclerosi Multipla: come riacquistare soddisfazione e serenità?

La sessualità è una dimensione fondamentale dell’esistenza umana: per vivere una vita piena e soddisfacente, avere una vita sessuale appagante è sicuramente un elemento importante.

Nella malattia cronica, questa dimensione diviene ancora più rilevante; in una prospettiva di adattamento ad una condizione di malattia che ci accompagnerà per tutta la vita, una dimensione di intimità soddisfacente può essere d’aiuto nell’aumentare la nostra qualità di vita.

Ma a chi, tra coloro che sono affetti di Sclerosi Multipla, è capitato di esperire disturbi sessuali?

I disturbi sessuali sono comuni nella Sclerosi Multipla. Si stima che siano tra il 50% e il 90% dei disturbi riferiti dagli uomini, a seconda della popolazione considerata e del periodo di follow up.

In questo articolo, vedremo le varie tipologie di disturbi sessuali e la loro causa, e le strategie che possiamo adottare per far fronte a queste problematiche.

Scopriamolo insieme.

 

I disturbi sessuali maschili nella SM: cause e tipologie

Da cosa sono causati i disturbi sessuali in Sclerosi Multipla?

Da un punto di vista fisiologico, la risposta sessuale è normalmente governata dal sistema nervoso centrale. Diversi aspetti della sessualità fanno capo ad altrettante aree del cervello: il movimento, la sensibilità, la capacità di concentrazione, la risposta erettile. Gli impulsi nervosi viaggiano tra i neuroni presenti nel cervello fino al midollo spinale, arrivando finanche alla zona sacrale, dove si diramano le afferenze sensitive e motorie che fanno capo alla zona genitale. Le cosiddette lesioni demielinizzanti, tipiche della Sclerosi Multipla, possono colpire alcune di queste fibre nervose, causando quelli che sono i disturbi sessuali, dovuti a una deficitaria trasmissione del segnale neurale.

Come vedremo tra poco tuttavia, la sessualità nella SM non è impattata da un punto di vista unicamente fisiologico: ridurre la tua complessità di essere umano a una dimensione fisica sarebbe un errore.

Quindi, quali sono, nello specifico, i disturbi sessuali maschili?

Classicamente, essi si dividono in tre categorie:

  • Disfunzioni sessuali primarie: sono dovute direttamente ad una lesione demielinizzante nel midollo spinale o nel cervello. Le lesioni infatti possono determinare alcuni sintomi specifici come una disfunzione erettile, oppure una riduzione del desiderio sessuale o una riduzione di sensibilità nella regione dei genitali;
  • Disfunzioni sessuali secondarie: sono causate da sintomi non dovuti ad un diretto interessamento delle vie nervose che regolano il sistema genitale, ma da condizioni che indirettamente ne derivano. Ne sono un esempio la fatica, la debolezza, la spasticità, la mancanza di coordinazione, il tremore, i disturbi vescicali e il dolore;
  • Disfunzioni sessuali terziarie: sono legate maggiormente ad aspetti psicologici, sociali e culturali e possono riguardarti se hai una immagine distorta di te, se ti senti meno attraente, se hai paura di non essere più amato, se hai difficoltà a relazionarti con la tua/il tuo partner oppure se sei giù di umore.

In uno studio di Orasanu e collaboratori, una survey sui disturbi sessuali è stata somministrata a 17.883 pazienti; di questi, i rispondenti hanno riportato non solo disfunzioni primarie e secondarie come difficoltà di erezione (36.5%), problemi motori (29.1%), mancanza di sensibilità in area genitale (28.8%), ma anche una consistente percentuale di disfunzioni terziarie come una minore sicurezza in se stessi (25.5%) e la percezione del proprio corpo come meno attraente (24.8%) (Orasanu et al., 2012).

Come puoi vedere, sono moltissimi gli aspetti da tenere in considerazione: i disturbi sessuali non sono solo legati alle lesioni demielinizzanti, ma sono multifattoriali.

Ciò detto, cosa fare? Come affrontare questi disturbi per riconquistare una vita sessuale soddisfacente?

Per scoprirlo, continua a leggere.

 

I disturbi sessuali maschili nella SM: cosa fare?

Nonostante la complessa natura dei disturbi sessuali nella Sclerosi multipla, migliorare il proprio benessere e la qualità della propria intimità è possibile.

Come?

Parlarne con la/il partner

Parlare con la/il partner è fondamentale affinché il sintomo, da problema individuale, non diventi un problema di relazione. Spesso questa sintomatologia (sia essa primaria, secondaria, terziaria o una combinazione di questi elementi) ci porta a chiuderci, per paura di non essere all’altezza delle aspettative, dimenticando che l’intimità e la sessualità non coincidono unicamente con l’atto sessuale penetrativo: condividere il problema e la sua natura aiuta a rafforzare un legame di intimità che favorisce la vicinanza anche sessuale ed emotiva.

Parlarne con il proprio specialista

Parlare del problema con il proprio neurologo specialista può aiutare a discriminare la natura dei sintomi riferiti: osservando infatti la Risonanza Magnetica e altri esami che riterrà opportuni, il neurologo è in grado di stabilire che tipologia di problema ci affligge e individuare il trattamento più adatto, sia esso farmacologico, psicoterapeutico, riabilitativo o una combinazione di queste possibilità.

Terapie farmacologiche

Nel caso di sintomatologia invalidante, uno specialista andrologo può prescrivere, in accordo con il neurologo, delle terapie specifiche per rimediare a disturbi come la disfunzione erettile. Tutte le terapie sono personalizzate, al fine di capire il motivo alla base del problema, ed eventualmente affiancare sostegni come una terapia di coppia, o una terapia fisica; ricordiamoci che il nostro corpo non è unicamente biologia, ma un insieme di dimensioni che s’intrecciano tra di loro.

Stile di vita e attività fisica

Uno stile di vita adeguato e una buona attività fisica regolare contribuiscono a migliorare il tono muscolare, il tono dell’umore e in generale a garantirci una sensazione di benessere: tutti elementi che si riflettono positivamente sulla nostra vita sessuale, andando a combattere anche il senso di affaticamento associato alla Sclerosi Multipla.

Terapia di coppia

La terapia di coppia può essere particolarmente d’aiuto, poiché permette di creare complicità e di risolvere le problematiche attraverso lo sperimentarsi in compiti esperienziali di coppia. Permette inoltre di esplorare quella parte della sessualità legata all’intimità e non al solo atto sessuale, consentendo di trovare nuovi modi per scoprirsi e ri-scorprirsi all’interno della relazione, imparando nuovi modi di darsi piacere e aumentando anche il legame affettivo che unisce i partner.

 

Bibliografia e utili approndimenti:

  • Lew-Starowicz M, Gianotten WL. “Sexual dysfunction in patients with multiple sclerosis”. Handb Clin Neurol. 2015; 130:357-70.
  • National Multiple Sclerosis Society [Internet]. Sexual Dysfunction Problems. [ONLINE] [Consulted January 11, 2019]. Available from: https://www.nationalmssociety.org/For-Professionals/Clinical-Care/Managing-MS/Symptom-Management/Sexual-Dysfunction-Problems
  • Schairer LC, Foley F W, Zemon V, Tyry T, Campagnolo D, Marrie RA, Gromisch E S, Schairer D. “The impact of sexual dysfunction on health-related quality of life in people with multiple sclerosis”. Multiple Sclerosis Journal 2014; 20(5), 610-616.
  • Orasanu B., Frasure H., Wyman A., Mahajan S.T. “Sexual dysfunction in patients with multiple sclerosis”. Multiple Sclerosis and related disorders 2013; 2, 117-123.
  • Çelik D. B., Poyraz E.C., Bingöl A., İdiman E., Özakbaş S., Kaya D. “Sexual Dysfunction in Multiple Sclerosis: gender differences” Journ. Neurol. Scien. 2013; 324, 17-20.
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