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8 Novembre 2021La relazione con una persona tossica presenta dei tratti distintivi; tuttavia spesso chi la subisce non è in grado di cogliere appieno tali tratti. Vediamo come è possibile riconoscere una persona tossica… O sapere se noi stessi abbiamo comportamenti disfunzionali.
Le relazioni umane sono complicate, piene di sfumature e di significati di volta in volta diversi, che devono essere sempre contestualizzati.
Eppure, ci sono degli elementi che, a prescindere dal contesto o dai protagonisti, possono essere inequivocabilmente identificati come “tossici”, o ancora meglio, “disfunzionali”.
Ma cosa significa che un aspetto di una relazione è disfunzionale o tossico?
In generale, qualsiasi comportamento volto a minare la libertà personale dell’altro senza consenso, quindi in maniera coatta e spesso passivo-aggressiva, è definibile come disfunzionale. Questo tipo di comportamenti possono essere presenti in qualsiasi tipo di relazione umana, quindi anche genitoriale o amicale, anche se quando se ne parla ci si rivolge più comunemente alle relazioni affettive.
Ma come si può riconoscere una relazione disfunzionale?
E soprattutto: perché si fa fatica ad individuarle?
Relazioni tossiche: l’identikit
Riconoscere comportamenti tossici è il primo fondamentale passo per non subirli.
Ce ne sono molti, tutti volti a minare la sicurezza, la libertà, l’autostima della persona vittima degli abusi.
Vediamone alcuni:
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Possessività e gelosia patologiche
Parliamo di quella gelosia disfunzionale a tal punto da impedire all’altra persona di coltivare rapporti al di fuori della coppia, o di avere delle dimensioni relazionali personali che esulino dal/dalla partner. Generalmente la persona possessiva vuole sapere tutto delle frequentazioni dell’altr*, anche se sono amicali o inerenti la sfera lavorativa, non ammette dimensioni di privacy e sottopone in maniera più o meno diretta il/la propri* partner ad estenuanti interrogatori. Spesso poi, questa gelosia comprende anche relazioni passate;
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Assenza di confini
Connesso al primo punto, implica appunto l’assenza di una propria sfera personale. Questa mancanza spesso non si limita alla relazioni, ma coinvolge anche la dimensione di svago, nei casi più gravi anche quella lavorativa: tutto deve essere condiviso fino a “fondersi” l’un l’altr*, con il fine ultimo del controllo;
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Gaslighting
è un termine che deriva da un’opera teatrale britannica di un drammaturgo, Patrick Hamilton; tratta della storia di una coppia in cui il marito cerca di portare la moglie alla pazzia, tentando di convincerla che tutta una serie di cambiamenti da lui apportati nella scena che li circonda siano solo frutto dell’immaginazione della donna. Indica oggi una manipolazione psicologica violenta atta a far credere alla vittima che eventuali sbagli da parte della persona abusante in realtà non siano mai accaduti, o a tentare di manipolare la vittima facendola sentire sbagliata e “mentalmente instabile” per sostenere una propria opinione.
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Svalutazione
La persona disfunzionale sistematicamente sminuisce il/la propri* partner, non riconoscendone i meriti o i traguardi e anzi rimandando continuamente sentimenti di inadeguatezza;
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Ricatto emotivo
“Se mantieni questa amicizia che sai io non approvo, significa che non mi ami e non mi rispetti”. I/Le partner disfunzionali spesso utilizzano l’arma del ricatto emotivo, per indurre l’altr* a sentirsi in colpa e limitare la propria libertà.
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Abusi fisici
Una relazione tossica può, nei casi più gravi, comprendere anche abusi fisici, oltre che psicologici (perché sì, quelli appena elencati sono dei veri propri abusi psicologici!). In questo caso è di fondamentale importanza cercare aiuto in un centro antiviolenza o rivolgendosi a figure che possano tutelare la persona offesa, soprattutto nel caso in cui siano coinvolti anche dei minori; nulla può giustificare la violenza fisica nei confronti di un altro essere umano.
Vi sono altre tipologie di comportamenti che possono essere definiti disfunzionali, a volte così sottili da essere difficilmente interpretabili come tali; tutti però hanno il filo conduttore del controllo e al contempo della manipolazione e denigrazione dell’altra persona.
Ma per quale motivo non si riesce a cogliere i segnali?
Cecità tossica
Spesso accade che chi si trova in una relazione tossica non colga tutti i comportamenti sopra citati, o, se li individua, ne sottostimi la violenza e ne ridimensioni la gravità.
Come mai? Cosa spinge una persona a restare in una relazione tossica?
Gli elementi che potrebbero spiegarlo sono molti. In diversi casi, uno dei due membri della coppia non è affettivamente matur* a sufficienza per capire la portata di ciò che sta subendo, magari perché ha scarsa esperienza nell’ambito delle relazioni affettive. Molto dipende anche dalla possibile presenza di condizioni patologiche, come un quadro di dipendenza affettiva, o addirittura di un disturbo dipendente di personalità.
In assenza di caratteri francamente patologici, spesso la motivazione della “cecità tossica” può derivare dall’educazione che abbiamo ricevuto in materia di affettività; dal nostro investimento in quella relazione (per cui abbiamo scommesso così tanto sul progetto di vita con la persona abusate che rinunciarvi non è contemplabile, quindi ignoriamo selettivamente o distorciamo i comportamenti disfunzionali); da quanto quella relazione è definiente per noi in termini identitari, sociali ed economici (per cui, il rapporto con la persona tossica contribuisce a definire la mia identità).
È piuttosto comune inoltre che la persona che subisce sia sorda agli avvertimenti delle persone vicine; spesso, se la relazione tossica è già in uno stadio avanzato, tende addirittura ad allontanare chi cerca di mandare dei segnali di allarme.
Ma se ad un certo punto ci accorgiamo di stare in una relazione tossica… cosa possiamo fare?
Relazioni tossiche: uscita d’emergenza
Qualora riteniate di trovarvi in una relazione tossica e vorreste uscirne, ecco alcune brevi indicazioni pratiche che vi possono aiutare:
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Chiedi aiuto.
Primo elemento fondamentale da chiarire: se ci si trova in una situazione di potenziale pericolo (ad esempio ci sono stati episodi di abusi fisici e c’è un’elevata probabilità che possano ripetersi), cercate aiuto, sia immediato, come può essere quello delle forze dell’ordine o di un centro antiviolenza, sia a lungo termine, come quello di uno psicologo che potrà aiutarvi a fare fronte alle conseguenze psicologiche ed emotive di una relazione abusante;
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Fai un’autoanalisi di come ti senti in quella relazione e agisci di conseguenza.
Pensa attentamente a come ti senti di volta in volta all’interno della relazione disfunzionale: quali emozioni prevalgono? Se la risposta pende palesemente verso il versante negativo, inizia ad agire di conseguenza per iniziare a staccarti del rapporto tossico;
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Recupera il tempo e lo spazio perduti.
Una delle prime azioni da compiere, una volta raggiunta la consapevolezza, è recuperare i propri spazi e le proprie attività che sono state accantonate. Vi sorprenderete di quanta vita avete perso lungo la strada della vostra relazione tossica;
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Recupera le amicizie perdute.
Niente può salvare da una relazione tossica come una rete amicale e sociale sana e salda. Iniziare quindi a recuperare le amicizie trascurate, allontanate e sacrificate è un ottimo passo per uscire dalla relazione tossica;
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Lavora su te stess*.
È fondamentale, mentre si esce da una relazione tossica, lavorare su se stess*, per capire cosa ci ha portato a cadere in un simile circolo vizioso, guarire le ferite emotive e psicologiche e imparare nuovamente a distinguere future persone disfunzionali. Un psicologo psicoterapeuta ti aiuterà di certo a inquadrare il problema e a trasformare e cambiare aspetti di te che ti hanno portato a cadere tra le braccia della persona tossica.
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E se sono io, invece, ad avere comportamenti tossici.
Se dopo la lettura di questo articolo ti sei res* conto di avere una serie di comportamenti tossici nei confronti del/della tu* partner, considera l’ipotesi di intraprendere un lavoro personale con un* specialista. Non è infatti facile cambiare dall’oggi al domani dei comportamenti relazionali e affettivi disfunzionali, che sono complessi e faticosi da smantellare e decostruire. Ma se pensi di stare sbagliando, interrogati su te stess* e poi agisci di conseguenza.
Se pensi di essere incastrato in una relazione tossica o pensi di essere tu la causa di comportamenti tossici e cerchi un* professionista valido, può contattarmi a Brescia, Verona o online.