Tre step per affrontare l’infedeltà e porre le basi per una nuova vita insieme

Il tradimento, quando accade, rappresenta un evento molto doloroso da affrontare nella vita di una coppia. Così doloroso da poter essere paragonato ad un trauma: alla “perdita dell’amore” infatti, si lega una vera e propria perdita dell’identità. E tuttavia abbiamo già visto come esso sia estremamente diffuso: circa una coppia su due infatti si è trovata a vivere almeno una volta nella propria vita un tradimento.

A volte le coppie, dopo un periodo iniziale di profonda rabbia e turbamento, decidono di provare a ripartire; spesso lo fanno provando a superare insieme il tradimento, spesso affidandosi alle cure di uno psicologo sessuologo esperto in relazioni di coppia.

Per poterlo fare però, è necessario prima di tutto effettuare un lavoro di comprensione al fine di capire dove si è originata la “frattura” di coppia, di cui spesso la scoperta del tradimento rappresenta spesso solo l’apice. E’ necessario infatti comprendere che significato ha avuto il tradimento, per la coppia e per entrambi i partner.

Iniziare una nuova unione dopo il tradimento: quali step affrontare

Il tradimento, una volta scoperto, pone la coppia di fronte ad un vero e proprio “stop”. Di fronte a questo stop la coppia può decidere se fermarsi o andare avanti. Non tutte le coppie infatti “sopravvivono” dopo un tradimento. Il proseguimento della relazione dopo un tradimento non è un passo obbligato, anche se spesso si fatica a prendere in considerazione questa opzione. Anche in questo caso, urge una riflessione su ciò che tiene insieme la coppia: è la paura di stare soli? E’ l’incapacità di chiudere una relazione, anche se fonte di grande dolore? Niente di male se così fosse, ma una sincera risposta a questa domanda può dire tanto di noi e di ciò che ha contribuito a reggere la relazione fino a quel momento.

Il primo passo

Laddove invece le coppie desiderino lavorare affinché lo strappo conseguente il tradimento possa essere ricucito, il primo passo da seguire è quello di raccontare, insieme, l’esperienza del tradimento con una narrazione maggiormente inclusiva e identitaria, che miri a rendere conto delle molte sfaccettature che l’infedeltà porta con sé da un lato, e dall’altro a “rimettere insieme” i pezzi “in frantumi” della propria storia di vita di coppia.

Spesso la richiesta di effettuare il lavoro di nuova narrazione viene effettuata sia dalla persona che ha “subito” il tradimento, sia dalla persona che lo ha compiuto; in realtà, è necessario che entrambi i componenti della coppia si mettano in gioco in questo lavoro; è vero che il tradimento è un’esperienza individuale, ma dare a questo evento il giusto significato è un lavoro che deve essere effettuato da entrambi i componenti della coppia.

Questo primo passo non può essere effettuato se non dopo aver preso consapevolezza del fatto che il tradimento porta sempre ad una “fine”: la relazione, per come la si era conosciuta prima della scoperta del tradimento, si chiude con la scoperta dell’evento infedele. Tuttavia, a questa chiusura può seguire un nuovo e anche più felice inizio:

per poter ristrutturare una nuova relazione però il primo passaggio deve essere la comprensione del significato che questo evento ha avuto per la coppia.

Effettuare questo lavoro di narrazione con un professionista psicologo psicoterapeuta esperto di vita di coppia e sessualità può aiutare a rendere le discussioni sul tradimento costruttive e non invece distruttive, come spesso accade. Il rischio infatti è che il parlare del tradimento volga verso interrogatori, flashback e ruminazioni che risultano essere solamente investigativi e che non portano invece ad una reale ed autentica comprensione di ciò che è accaduto: tali domande infatti, che nascono dal tentativo dalla parte offesa di rimettere insieme i pezzi, allontanano però dall’obiettivo di comprensione e di nuova ripartenza.

Il secondo passo

Il secondo passo da compiere è quello di capire, insieme, come le entrambi i partner sono cambiati durante e dopo il tradimento. Questa domanda può mettere in difficoltà e spaventare; in realtà, come individui noi cambiamo costantemente. Spesso infatti, il tradimento può:

  • essere espressione di un “malfunzionamento” all’interno della coppia
  • mettere in luce il fatto che la persona che abbiamo accanto e che pensavamo di conoscere è invece cambiata;

per quanto doloroso, il tradimento può rappresentare una grande occasione. Per cosa? Ad esempio per comprendere quali “regole” della vita di coppia non avevano più ragione di esistere e quali nuove regole devono essere invece stabilite per una ripartenza nuovamente coinvolgente e soddisfacente.

Anche in questo caso, il lavoro di ridefinizione delle nuove regole può essere fatto con l’aiuto di un professionista, in grado di supportare i partner della coppia in questo lavoro di identificazione ed espressione dei propri desideri e bisogni.

Il terzo passo

Il terzo passo ed ultimo passo è il porgere delle scuse autentiche; non tanto verso l’evento del tradimento di per sé, ma piuttosto per la sofferenza che esso ha portato all’altra persona. Questo passo risulta essere di fondamentale importanza per la “nascita” della nuova coppia; non è obbligatorio accettarle ma, una volta accettate, sarebbe un bene che il racconto e le informazioni sul tradimento accaduto non vengano più usate come un’ “arma” dalla persona ferita. Se il lavoro di comprensione è stato condotto bene infatti, la coppia sarà, a questo punto del lavoro, giunta alla consapevolezza delle proprie e reciproche responsabilità, ma anche ai nuovi “sé” che si sono generati. Tornare sul passato in modo accusatorio ed inefficace, a questo punto, non servirà più