Il termine candida viene comunemente utilizzato come sinonimo di candidosi o candidiasi; è un’infezione causata da un fungo (più precisamente un lievito).
Il tema è prettamente di interesse medico/ginecologico; per una corretta diagnosi e cura è necessario rivolgersi ad uno specialista dermatologo o ad un ginecologo. Tuttavia tale condizione ha delle ripercussioni anche sulla sessualità e sulla coppia, cerchiamo quindi di approfondirle.
Candida e rapporti sessuali: partiamo dalle basi
Sebbene esistano diverse specie di candida, la maggior parte delle candidosi è causata dalla Candida albicans, presente di norma sulle mucose genitali e nel cavo orale.
Ci sono alcuni fattori che possono determinare il passaggio della candida dalla forma “silente” alla sua forma patogena ed innescare così un’infezione da candida.
Parliamo, ad esempio, di casi di immunodepressione, diabete, uso prolungato di antibiotici, uso di contraccettivi ormonali, gravidanza, ecc.; queste sono situazioni in cui il fungo può proliferare velocemente e più abbondantemente, provocando appunto sintomi fastidiosi ed irritazioni alle mucose.
Cosa dicono i numeri sulla candida
Questa fastidiosa infezione rappresenta una delle cause più frequenti per cui la donna richiede una visita ginecologica.
Circa il 75% delle donne, infatti, manifesta almeno una volta nella vita un episodio di vulvovaginite da candida; per vulvovaginite si intende l’infiammazione dei tessuti vulvari e vaginali e la comparsa di alcuni sintomi che analizzeremo in seguito.
Nel 40-50% delle donne si verifica un secondo episodio, mentre nel 5-9% si può sviluppare una forma ricorrente cronica definita da almeno 3 episodi in un anno.
Sintomi candida e rapporti sessuali
Come anticipato in precedenza, i sintomi della candida possono creare un notevole disagio.
Nelle donne i più comuni sono: arrossamento; bruciore; prurito, che spesso porta a grattarsi causando lesioni da grattamento; perdite vaginali di aspetto lattiginoso (biancastre e dense), più o meno abbondanti; dolore o bruciore durante la minzione e durante o dopo i rapporti sessuali.
Frequentemente chi soffre di candida si domanda se può continuare ad avere rapporti sessuali. C’è da dire che molto spesso, durante la fase acuta, sono i sintomi stessi che inducono all’astinenza.
Abbiamo visto infatti come il dolore ed il bruciore durante i rapporti siano sintomi comuni. Va inoltre considerato che la parete vaginale potrebbe già essere molto infiammata a causa dell’infezione micotica; dunque lo sfregamento causato dalla penetrazione andrebbe ad aumentare l’infiammazione rendendo spesso insopportabile la continuazione del rapporto.
La candida è una malattia sessualmente trasmissibile?
Data la sua natura endogena (che origina dall’interno dell’organismo) l’infezione da candida può insorgere spontaneamente in seguito a condizioni particolari, come elencato in precedenza.
Tuttavia si trasmette anche attraverso:
– i rapporti sessuali;
– utilizzando nelle parti intime asciugamani e biancheria usata da persona infetta.
Spesso nell’uomo l’infezione può risultare asintomatica mentre nel 20% può riscontrarsi un’irritazione del glande che si manifesta con bruciore, prurito, desquamazione e/o piccoli puntini rossi.
È bene ricordare che anche nei casi in cui l’infezione sia asintomatica per uno dei due partner, il contatto tra le mucose infette durante la penetrazione può essere comunque veicolo di trasmissione così come durante rapporti orali ed anali.
L’unica forma di prevenzione possibile in queste situazioni consiste nei rapporti sessuali protetti, utilizzando quindi un preservativo. È di fondamentale importanza che venga indossato fin dalle prime fasi del rapporto affinché svolga efficacemente la sua azione di barriera protettiva.
Cura della candida e rapporti sessuali
La terapia della candidosi è antimicotica, sia sistemica (utilizzo di compresse) che locale (utilizzo di crema, ovuli e lavande).
Si possono trovare svariati consigli per eliminarla o per ridurre le recidive; alcuni riguardano la corretta alimentazione, limitando l’assunzione di zuccheri, alcol, latticini ecc., la regolare attività sportiva, la riduzione dello stress, la cura della propria igiene intima, l’uso di biancheria intima di cotone e l’utilizzo di abiti non troppo stretti.
Tuttavia è fondamentale e imprescindibile la visita ginecologica attraverso la quale lo specialista saprà consigliare quale terapia è più consona per voi.
Quello che vorrei sottolineare è che essendo un’infezione sessualmente trasmissibile, il trattamento va eseguito in entrambi i partner, anche se si è asintomatici, altrimenti l’infezione rischia di ritrasmettersi fra i due membri della coppia (il cosiddetto effetto “ping-pong”) andando a minare, a lungo termine, la qualità della vita.
Paure e come affrontarle
Quali sono le paure più comuni delle donne che quotidianamente combattono contro infezioni da candida particolarmente difficili da debellare?
Una delle più frequenti è la paura di non riuscire a liberarsi definitivamente dall’infezione o che questa duri per molto tempo. È vero che la candidosi può essere recidivante; tuttavia esiste una cura adeguata per ognuno di noi. Bisogna però evitare i rimedi fai-da-te e rivolgersi agli specialisti, perseverando nel seguire i consigli e le terapie (a volte è necessario, in accordo col medico, provare più di una terapia).
Un altro timore che mi è capitato di ascoltare come psicologa più volte è la paura che il partner non riesca a tollerare l’astinenza dai rapporti sessuali e di conseguenza si allontani. Comunicare con il proprio partner è la base per ogni relazione sana. È importante che si spieghino, senza vergogna, le motivazioni per le quali non si possono avere rapporti sessuali e che lo si coinvolga nella cura del problema.
Contestualmente, ci sono altri modi per tenere viva la sessualità di coppia nell’attesa della guarigione. Provate, sperimentate e condividete i vostri desideri, tenendo a mente le precauzioni per evitare la trasmissione dell’infezione. Se il vostro partner è coinvolto nella relazione, non sarà la candida ad allontanarlo!
Infine spesso ci si preoccupa delle conseguenze che la candida potrebbe avere sulla fertilità di coppia se non trattata. È utile ricordare che il rapporto candidosi e fertilità non sempre compromette la fertilità ma può tuttavia creare un ambiente sfavorevole al concepimento; è bene quindi non trascurare l’infezione ma intervenire tempestivamente già dai primi segnali.
Bibliografia
Di Iorio, R. (2008) Probiotici ed ecosistema vaginale. Edit-Symposia Ginecologia & Ostetricia IX(1), 35-51.
Martin Lopez J. E. (2015). Candidiasis (vulvovaginal). BMJ clinical evidence, 2015, 0815.
Ministero della salute. Candida vaginale, http://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?lingua=italiano&id=114&area=Malattie_sessualmente_trasmissibili