Lo hai conosciuto e sin da subito ti ha attratto: così affascinante, sicuro di sé e delle proprie idee e allo stesso tempo con quell’aria da persona non troppo disponibile che gli ha concesso sin da subito ai tuoi occhi un “allure” di mistero. Con il tempo però, il fascino dell’aura di mistero ha gradualmente lasciato il posto ad una sensazione di straniamento: tutto sembra girare attorno a lui e, progressivamente, realizzi che la parola che senti pronunciare più spesso nella vostra relazione è “io”. Occhi poco attenti potrebbero non riuscire a cogliere tutti i segnali, ma attenzione: è proprio qui invece che dovrebbe scattare l’allarme. Ebbene, se ti sei ritrovato nella descrizione qui sopra, ho una comunicazione da farti: anche tu hai a che fare con un “Narciso”.

Per prima cosa, vorrei rassicurarti: prima o poi capita a tutti di incontrarne uno sulla propria strada. E bisogna precisare peraltro che il narcisismo è un fenomeno assolutamente democratico: colpisce uomini e donne in egual misura.

Sempre al centro dell’attenzione al punto da guadagnarsi ruoli di primo piano (non sempre positivi) in numerosi film e canzoni in realtà, a saperli prendere, con i narcisisti si possono avere delle ottime relazioni. A patto però che si conoscano alcune “strategie”. Sia chiaro: non stiamo parlando di persone con un franco disturbo di personalità (che si è perfino guadagnato un’etichetta sul manuale diagnostico dei disturbi mentali, il DSM, ndr). In psicologia le sfumature sono complesse e non esistono poli opposti nettamente definiti: la personalità di ogni individuo è costituita da “tratti”, che sono posizionati su un continuum. In questo caso, tratti narcisistici di livello più o meno elevato possono essere trovati su una linea che va dall’”essere totalmente per l’altro” all’essere totalmente “per se stessi”. Non è difficile indovinare verso quale parte della linea il narcisista tende a posizionarsi.

Con la loro supponenza ed il loro egocentrismo danno spesso adito a numerose critiche, eppure su alcune persone i narcisisti sono capaci di esercitare una certa quota di fascino. Ma come mai?

In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza sul tema.

Narcisismo: eccesso di boria o camuffata insicurezza?

Cosa si cela davvero dietro il mito di Narciso

La prima volta che ho incontrato il mito di Narciso ero alle scuole superiori, durante una famigerata versione di greco: quasi stavo per sbagliare la traduzione tanto mi sembrava assurda la storia. Come era possibile che qualcuno morisse annegato in un lago perché innamorato del proprio riflesso? Mi sembrava la giusta punizione per una persona che aveva passato tutta l’esistenza a disdegnare l’amore altrui.

Oggi che sono una psicologa e mi occupo della complessità delle emozioni e dei sentimenti umani, rileggo la vicenda di Narciso con un occhio diverso. A danneggiare Narciso infatti non è stato tanto l’amore verso se stesso. Nel suo continuo disdegnare l’amore altrui, Narciso rifugge ogni relazione con l’altro. Ma abbiamo già visto come, per la costruzione della nostra identità personale e corporea, l’altro risulta essere una componente fondamentale: la nostra identità si sviluppa in relazione con l’altro. A ben riflettere quindi Narciso cade nell’acqua perché, nel suo riflesso, non si riconosce. La difficoltà nello stare in relazione con l’altro porta ad una difficoltà anche nel riconoscere se stessi.

Insomma: dietro al grande ego di ogni narcisista può nascondersi in realtà una quota di insicurezza. Questo sembra essere sostenuto anche da un punto di vista neuroscientifico: un recente articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature1 ha sottoposto un gruppo di individui con tratti narcisistici ad una risonanza magnetica funzionale: la ricerca ha evidenziato come, alla vista di fotografie che ritraevano loro stessi, nel cervello di queste persone si attivassero maggiormente le aree legate ai processi emozionali conflittuali e negativi. Quasi a dire che il narcisista non è proprio così a suo agio come sembra nei confronti di se stesso.

Ti trovi in una relazione con un “Narciso”?

Ecco per te una piccola guida di “sopravvivenza”

Veniamo a noi. Come avrai capito la polarizzazione tra ciò che è buono e ciò che è cattivo, oltre che essere sfumata, non sempre è appropriata. I modi di essere non sono né giusti né sbagliati, ma in una relazione di coppia è necessario incontrarsi.

Se sei in una relazione con un narcisista e questo rapporto non ti rende felice, forse questa persona potrebbe non fare al caso tuo. Qualora tu dovessi avere bisogno di schiarirti le idee a riguardo o chiudere la relazione dovesse risultare difficile, non esitare a chiedere aiuto.

Sei in una relazione con un narcisista che ti soddisfa ma avresti bisogno di qualche dritta per far fronte ad alcune difficoltà? Ecco per te qualche suggerimento per imparare a tenergli testa e, perché no, anche per guadagnarne qualche beneficio.

Regola n°1: le persone non si cambiano (al massimo, si riposizionano).

Questa è la regola aurea che vale per qualsiasi relazione: i modi di essere di una persona non si cambiano. Ciò che invece possiamo cambiare è il nostro atteggiamento nei loro confronti. Per questo motivo, imparare a conoscerli (e riconoscerli) è fondamentale: se capisci come funziona una persona allora facilmente puoi riposizionarti. Se una persona è al momento poco disponibile dal punto di vista emotivo o fatica a vedere l’altro e a riconoscerne i bisogni, non sperare che domani si svegli e improvvisamente la situazione cambi: potresti rimanerne deluso. Cosa puoi fare allora? Prosegui con la lettura.

Regola n°2: impara a riconoscere di che cosa le persone hanno bisogno

Nelle relazioni ognuno di noi ha dei bisogni che cerca di soddisfare. Se il bisogno di una persona narcisista è quello di essere riconosciuto, eccoti la soluzione servita. “Amore che bella idea che hai avuto ad andare in quel locale”. Se siete andati a cena in un bel locale che ti è piaciuto ed in cui vorresti tornare, fagli sapere che hai trovato molto bella l’idea che ha avuto (non importa se in realtà il locale lo avete trovato voi). Il suo ego sarà soddisfatto e voi guadagnerete un’altra bella serata in futuro: così vincono tutti. Sostituisci la cena fuori con qualsiasi altra cosa tu desideri, insomma: scegli le battaglie da combattere. Lasciateglielo fare nelle cose che non vi interessano (quelle che vi pesano meno), siate invece assertivi in ciò che per voi è importante e assolutamente irremovibili su ciò che per voi è inaccettabile (vedi consiglio successivo). Impara la nobile arte della lusinga. Se non è faticoso e porta ad un beneficio, perché no?

Regola n°3: impara (da loro) ad essere assertivi

Che bella occasione per imparare a mettere dei paletti. Non smetterò mai di ripeterlo: mettere i paletti su ciò che non ci piace è una capacità che tutti dovremmo apprendere nel corso della nostra vita. E tuttavia, qualcuno è decisamente più bravo di altri in questo. Fai in modo che nella vostra relazione si crei un rapporto paritario: se qualcosa non ti sta bene, dillo chiaramente. La responsabilità della nostra esistenza è, infatti, sempre nelle nostre mani. Non solo: usate pure il vostro rapporto come un esercizio per la pratica della “messa del paletto”. Hai presente quando a lavoro ti ritrovi a compiere attività scomode che non sarebbero di tua competenza? Diventare un esperto della “messa del paletto” potrebbe aiutarti anche in questo. Comincia a far subito pratica con il tuo partner, vedrai che successo.

Regola n°4: le persone fanno sempre quello che desiderano (anche te)

Ti lamenti di lui/lei con gli amici e la loro risposta è “e allora cosa ci stai insieme a fare”. Il loro commento non ti soddisfa e ti mette in difficoltà perché non sai cosa rispondere? Niente paura, forse devi solo acquisire la seguente consapevolezza: le persone fanno sempre ciò che desiderano. Evidentemente questa relazione ti fa stare bene per alcuni aspetti. Forse è il fatto di riuscire a essersi guadagnati la stima di una persona così poco disponibile a farti sentire bene. Oppure, accanto ad una persona carismatica ti riconosci più facilmente.  Hai presente il bisogno di riconoscimento di cui parlavamo prima? E’ possibile che tu ti senta meglio quando sei in relazione con una persona così sfidante. Ancora una volta, non ci sono modi di essere giusti o sbagliati, belli e brutti. Tutto sta nel saperli riconoscere. Perché desidero stare in questa relazione? Cosa mi fa stare bene? Porsi queste domande può aiutare a fare un po’ di chiarezza.

Regola n°5: mantieni uno spazio tutto tuo.

Più il narcisista è ingombrante e più è necessario creare degli spazi propri che siano solo vostri. I narcisisti cercano spesso la vicinanza dell’altro, salvo però rifuggirla nel momento in cui la percepiscono come eccessiva. E’ un po’ come andare sull’altalena: per continuare a giocare, bisogna mantenere l’equilibrio tra vicinanza e lontananza. Siate indipendenti e divertitevi con interessi che siano solo vostri: questo non solo vi farà stare bene ma vi eviterà anche delusioni quando all’ultimo minuto vi dirà che non potrà proprio venire all’appuntamento che avevate fissato. Salutatelo/a e riorganizzatevi: chissà, magari gli farete venire anche un po’ di invidia.

Regola n°6: non affidare loro il proprio valore

Alcune persone tendono ad avere bisogno dell’approvazione dell’altro per riconoscersi. Questo può rivelarsi a volte pericoloso, soprattutto se si ha a che fare con una persona che non solo fatica nel dimostrare apprezzamento ma che in alcuni casi addirittura vi provoca, facendovi venire dei dubbi. E’ ovvio che il vostro valore non è da mettere in dubbio (come detto sopra, le persone fanno ciò che desiderano e, se non vi apprezzasse, non starebbe nemmeno in una relazione con voi). Ma perché deve essere lo sguardo dell’altro a definirvi? Smettete di ricercare l’approvazione dell’altro e siate voi stessi la vostra definizione più bella.

Regola n°7: non prenderli troppo sul serio.

L’ironia è una capacità assolutamente sottovalutata. State parlando e nella stanza fate fatica a stare in due a causa della grandezza del suo ego? Prendetelo un po’ in giro (con delicatezza). Questo non solo vi aiuterà a ridimensionare la sua aurea di grandezza, ma vi sarà utile per riposizionarvi e togliervi dal “gioco” di asimmetria che potrebbe instaurarsi. La parola chiave in questa relazione, ricordatelo, è “paritario”.

Regola n°8: tira fuori il nato “narci” che è in te.

Per finire. Ognuno di noi ha una piccola parte di narciso dentro di sé (e se non ce l’hai, faresti bene a coltivarla). Il punto è che non lo sappiamo sfruttare. Spesso tendiamo a giudicare aspetti (di noi e degli altri) considerandoli come disdicevoli. Chi l’ha detto che essere egoisti e considerare i propri interessi sono delle cose brutte? Smettiamo di giudicarci e impariamo a metterci al primo posto. In questo i narcisi sono dei veri e propri maestri. Via col sano egoismo, a partire già da oggi. Stai male perché ti sei sentito rifiutato da qualcuno? La domanda giusta da farsi è “come osa non accorgersi di quanto sono splendido/a”?

Ogni mattino al tuo risveglio, guardati allo specchio e saluta con stima la persona che hai di fronte. Insomma: tira fuori il “narci” che è in te.

 

Per approfondire:
  1. Jauk, E., Benedek, M., Koschutnig, K., Kedia, G., & Neubauer, A. C. (2017). Self-viewing is associated with negative affect rather than reward in highly narcissistic men: an fMRI study. Scientific reports, 7(1), 1-8.

Phone vector created by stories – www.freepik.com