A chi non è mai capitato di sentirsi stressata?

Lo stress è una condizione davvero comune ed è quasi impensabile conoscere qualcuno che non l’abbia mai provato.

Numerosi studi dimostrano la relazione esistente tra stress e apparato riproduttivo e sessuale.

La constatazione che le vicende della vita possano avere una ripercussione sulla salute degli individui era già noto agli albori della medicina.

Il ruolo dello stress

Immaginiamo una situazione piuttosto comune:

Sei a lavoro, il capo ti chiede di fare troppe cose e subito, ma sembra non esserci il tempo sufficiente nemmeno per farne la metà. I colleghi non sono d’aiuto, chi è troppo competitivo e chi non ha un minimo di competenza. Frecciatine e risposte acide sono all’ordine del giorno. Rientri a casa tardi, dopo un’eternità persa nel traffico dell’ora di punta. La casa è in disordine, la cena da preparare e magari anche un bimbo che non ne vuole sapere di ubbidire. La sera vai a letto con il tuo partner e non riesci a raggiungere l’orgasmo perché la testa è ancora lì, alle preoccupazioni del lavoro. O addirittura non hai proprio voglia di fare sesso, l’unico obiettivo è farsi una bella dormita.” Sarà colpa dello stress?

Può essere che sia così, molte donne vivono una vita quotidiana frenetica in cui sono regolarmente esposte a piccoli fattori di stress il cui accumulo, nel tempo, può potenzialmente contribuire a problemi del funzionamento sessuale.

Lo stress cronico può rappresentare un fattore sia predisponente che scatenante o aggravante patologie e sintomatologie ginecologiche, soprattutto in soggetti predisposti.

Leggendo la situazione proposta in precedenza sembra palese che lo stress giochi un ruolo fondamentale, ma ci sono situazioni in cui definirsi stressate diventa una “scusa” per evitare di approcciarsi al sesso, evitando di affrontare situazioni più scomode come i problemi relazionali.

Ecco perché è importante capire e distinguere le cause del disagio e muoversi di conseguenza per perseguire il proprio benessere.

Sei effettivamente stressata?

Con la parola stress ci si riferisce ad un concetto ampio e generico che racchiude una moltitudine di definizioni. In breve, lo stress è una risposta dell’organismo a compiti anche molto diversi tra loro, di natura emotiva, cognitiva o sociale, che sono valutati dall’individuo come eccessivi.

Può essere difficile dare una definizione unica per tutti poiché un evento stressante per qualcuno potrebbe non esserlo per un altro ed uno stesso evento, in fasi di vita diverse, può risultare più o meno stressante per la persona che lo vive.

Ci sono comunque alcuni grandi eventi della vita, sia positivi che negativi, ritenuti stressanti dalla maggior parte delle persone, come, per esempio, il matrimonio, la nascita di un figlio o un nuovo lavoro, la morte di una persona cara, una separazione o il pensionamento.

Oltre a tali eventi però, lo stress è definito anche dall’accumulo di piccoli fattori presenti costantemente o frequentemente nella vita quotidiana, come, per esempio, scadenze che non sembrano mai essere rispettate, il traffico stradale o preoccupazioni finanziarie.

Lo stress tuttavia non è necessariamente un male: spesso una piccola dose di stress ci permette di far fronte a piccole e grandi emergenze, dandoci una spinta ed una resistenza inaspettate. Se però la situazione di stress si protrae troppo a lungo nel tempo, e non è seguita da una fase di rilassamento, si ripercuote sul proprio benessere causando una serie di sintomi spiacevoli.

I sintomi dello stress

Pur essendo difficile fornire un elenco esaustivo di tutti i sintomi dello stress, è utile individuare le più frequenti reazioni dell’organismo.

  • Reazioni psicologiche/emotive: sbalzi d’umore, tensione, rabbia, nervosismo, ansia, pianto e tristezza, senso di impotenza, predisposizione ad agitarsi o sentirsi sconvolti, sentirsi sopraffatti o sentirsi isolati.
  • Reazioni cognitive: processi di pensiero confusi e disordinati, problemi nella presa di decisione, distrazione, problemi di memoria, preoccupazione costante, perdita del senso dell’umorismo.
  • Reazioni fisiche: tachicardia, senso di oppressione al petto, dolori muscolari, mal di testa, tensione al collo e alle spalle, colon irritabile, acidità e dolori di stomaco, sudorazione delle mani, stanchezza cronica, capogiri.
  • Reazioni comportamentali: fame nervosa, aumento frequenza assunzione di alcolici, digrignamento notturno (bruxismo), facile irritabilità, iperattività, difficoltà nel portare a termine i compiti, atteggiamento ipercritico verso gli altri, comportamenti prepotenti, problemi sessuali come diminuzione del desiderio sessuale.

Stress e funzionamento sessuale

La risposta fisiologica del nostro corpo allo stress è mediata dall’asse neuroendocrino ipotalamo-ipofisi-surrene, che porta alla liberazione di cortisolo definito da Selye “ormone dello stress”. Alti livelli di cortisolo protratti per lunghi periodi di tempo, possono causare effetti dannosi di vario genere (es. ipertensione, sistema immunitario debilitato, energie ridotte, osteoporosi, ecc).

Gli studi scientifici hanno evidenziato che gli ormoni rilasciati dall’asse ipotalamo-ipofisi-surrene in risposta allo stress possono interferire anche con la secrezione ormonale dall’asse ipotalamo-ipofisi-gonadica, che è coinvolta nel controllo della riproduzione e della risposta sessuale.

Come? Per esempio, la diminuzione delle gonadotropine, ormoni in grado di regolare le funzioni degli organi riproduttivi maschili e femminili, causa in entrambi i sessi un calo della libido.

Lo stress, inoltre, compromettendo il delicato e armonioso equilibrio di ormoni e neurotrasmettitori, può produrre, non solo un ciclo ovulatorio irregolare, ma anche un ambiente in cui la fecondazione e l’impianto dell’ovulo nella parete uterina sono più difficili.

Altri studi hanno dimostrato come donne depresse o sottoposte ad uno stress eccessivo, facilmente vanno in contro a dolore pelvico. Lo stress emotivo può infatti peggiorare un dolore preesistente, oppure può esso stesso produrlo causando una involontaria contrattura dei muscoli pelvici.

Infine, condizioni di stress cronico possono influire sull’insorgenza di candida vaginale che di conseguenza impatta negativamente sull’attività sessuale (per un approfondimento consiglio la lettura dell’articolo sessualità e candida vaginale).

Concludendo

Grazie alla letteratura scientifica, si può affermare che lo stress è uno dei più importanti inibitori dell’apparato sessuale e della funzione riproduttiva, dal momento che l’istinto di sopravvivenza è più forte di quello della conservazione della specie. Un individuo, infatti, di fronte ad eventi stressanti di tipo psicosociale o economico-lavorativo, attiva tutte le sue risorse rinunciando, almeno per un periodo, al piacere sessuale e alla riproduzione.

Il semplice riconoscimento dello stress come fattore che contribuisce o causa problemi sessuali è il primo passo per favorire il recupero del benessere.

Il più delle volte lo stress può impedirci di “essere dell’umore giusto” per goderci l’intimità col partner. Di contro, ricordiamoci che il sesso è un ottimo modo per alleviare lo stress. I benefici includono il rilascio di endorfine e altri ormoni che migliorano l’umore. È anche un ottimo esercizio fisico, che a sua volta, è un efficace antistress naturale.

Comunicare con il proprio partner e condividere i propri stati emotivi, le proprie paure e desideri è la base fondamentale per far sì che la relazione diventi un supporto nei periodi di stress e non un’ulteriore fonte di preoccupazione.

È altrettanto importante imparare a riconoscere quando si è stressati ed apprendere alcune strategie che permettano di fare un passo indietro e non essere travolti da ciò che accade nella vita quotidiana.

Intervenire con una psicoterapia può essere una soluzione per aiutare l’individuo ad accedere alle proprie risorse e recuperare uno stato di benessere.

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