La masturbazione, in particolare quella femminile, ha ricevuto spesso e soprattutto in passato una connotazione negativa.
Fortunatamente, oggi, l’autoerotismo viene sempre meno considerato un argomento tabù. Se ne parla con le amiche, con il proprio partner, con il medico ed il ginecologo.
Quali sono le donne che si masturbano?
I risultati delle ricerche mostrano che tutte, o quasi tutte le donne amano praticare autoerotismo o l’hanno fatto almeno una volta nella vita.
La presenza di un partner stabile e la possibilità di avere rapporti sessuali non eliminano la possibilità di provare piacere in solitaria. È un’esperienza differente, che permette soprattutto di conoscere il proprio corpo.
Masturbarsi fa male?
No. È sicuramente una risposta stringata ma esprime bene il concetto. In passato la masturbazione era considerata una pratica “proibita”, causa di disturbi fisici e mentali.
In realtà non solo non fa male ma, esattamente come per la masturbazione maschile, ha effetti positivi sul corpo e sulla mente. L’autoerotismo permette di scoprirsi, conoscere il proprio corpo e imparare cosa eccita e cosa invece non provoca piacere.
Studi recenti hanno riscontrato che le donne che praticano autoerotismo lo fanno soprattutto per il piacere sessuale, ma anche per alleviare stress e tensioni. Le sostanze che vengono rilasciate nel corpo in seguito all’orgasmo aiutano a rilassarsi, a calmarsi e a dormire meglio.
L’autoerotismo può essere praticato anche in gravidanza, aiutando a gestire le voglie.
Non vi è un numero di volte in cui è consentito masturbarsi ed un limite oltre al quale questo comportamento non va bene. Non deve diventare, però, l’unico modo in cui provare piacere, escludendo l’attività sessuale con un partner, e nemmeno diventare un pensiero assillante e continuo.
Tecniche masturbazione femminile
Il come e il quando dell’autoerotismo femminile
Per provare piacere è importante, per prima cosa, rilassarsi e ritagliarsi un momento per sé. Trovato il momento ed il luogo adatto, la masturbazione può essere effettuata grazie all’utilizzo di giochi, di oggetti vari o attraverso le proprie mani. Non vi sono regole precise o un canovaccio da seguire, ogni donna sceglie quello che preferisce e la scelta può variare anche da situazione e situazione.
4 tecniche di masturbazione femminile
Con le dita
Il tocco “pelle contro pelle” è sicuramente il più intimo. Con le dita si esplora il proprio corpo e si impara a conoscere le zone che maggiormente provocano piacere. Si può iniziare accarezzando il clitoride, gli altri genitali esterni e la vagina con uno o più dita. La stimolazione del clitoride può essere fatta attraverso movimenti che vanno dall’alto verso il basso o da un lato all’altro. Si può coinvolgere solo quella zona specifica o compiere gesti più ampi.
Con i sex toys
Quando si ha voglia di provare qualcosa di nuovo i sex toys si rivelano essere una valida scelta. In commercio esiste una vasta gamma di sex toys.
Alcuni vibrano, altri stanno fermi, altri ancora simulano la forma di un pene. Si possono scegliere “giocattoli” per la stimolazione superficiale o profonda, specifici per il famoso punto G, il clitoride o il lato B. I sex toys possono essere utilizzati da soli o con il proprio partner.
Con il cuscino
Non richiede l’acquisto di particolari oggetti ed è facilmente reperibile in qualsiasi casa. In questo tipo si masturbazione ci si stende su un fianco, si posiziona il cuscino tra le gambe e si muove il bacino riproducendo il movimento del rapporto sessuale. Ritmo ed intensità si possono modulare a propria scelta, in base al piacere provato.
Con il doccino
Altro oggetto che potete trovare tranquillamente a casa. Avete sicuramente sentito nominare questa modalità di procurarsi piacere in qualche serie TV o film al cinema. E funziona per davvero. Basta direzionare il getto d’acqua del doccino verso il clitoride. Provoca piacere e il contesto doccia/vasca da bagno aiuta a rilassarsi e godersi il momento.
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