Nessun segreto: Alcune considerazioni per una relazione felice

In una relazione di coppia è importante avere ben presente cosa si vuole dall’altro e da se stessi in quel tipo di relazione.

Nei millenni la società umana si è evoluta, ha attraversato innumerevoli cambiamenti e adottato moltissimi modelli diversi ma insieme all’evidenza che l’uomo sia un animale sociale è emersa una ulteriore evidenza; la società umana, qualsiasi sia la derivazione culturale si fonda, ha trovato nel concetto di coppia un forte alleato.

In un gruppo le dinamiche relazionali possono cambiare, i poteri possono circolare e le modalità di relazione possono cambiare senza dover intaccare la gruppalità; in una coppia, se non avvengono cambiamenti di consapevolezza (scopo di questo articolo e di molti altri sul tema), l’alternativa alla rinegoziazione delle modalità di relazione passa attraverso la rottura.

Ma se stai ancora leggendo quello che ho scritto probabilmente non è questa l’intenzione, ma lo scopo potrebbe essere quello di avere maggiore consapevolezza di alcune strategie o semplicemente comprendere dove potrebbe esserci qualcosa da rivedere riguardo ai propri modi di essere in coppia.

I fondamenti di una relazione che funziona

Vediamo innanzitutto quali sono i principali fondamenti di una relazione:

  • Comunicazione
  • Rispetto
  • Intimità
  • Progettualità condivisa

Mi sono limitato a proporre delle macro categorie che includono tutti gli aspetti importanti in una relazione: 

Comunicazione

 Quando parlo di comunicazione intendo le modalità di trasferire un messaggio all’altra persona, la consapevolezza dello scopo comunicativo, del mezzo che si utilizza e dell’obiettivo che si vuole raggiungere.

Lo scopo è il motivo per cui iniziamo quel momento comunicativo (chiarire il proprio punto di vista, convincere la persona di qualcosa, condividere un pensiero, ottenere qualcosa, ecc.) e passa attraverso un mezzo (la voce, la scrittura, immagini…e tutto quello che simbolicamente è legato a questo). In base al mezzo scelto dovrò essere consapevole dell’effetto che potrà creare, della forma e dei contenuti impliciti ed espliciti, e quanto questi mi aiutino ad avvicinarmi al mio obiettivo.

L’obiettivo invece è ciò che vorremmo raggiungere e il termine di paragone con ciò che stiamo conseguendo con il nostro modo di agire.

Prendiamo ad esempio lo stesso scopo, riflette sull’acquisto di un mezzo adatto alla famiglia, ma con un utilizzo del mezzo diverso: “L’auto che hai scelto è inutile, non ci serve a niente” oppure “Rispetto all’auto di cui parlavi, sei cert* che soddisfi le nostre esigenze?”. Quale obiettivo raggiungeremmo nei due casi?

Quando si pongono domande invece che affermazioni è più probabile che si avvii un processo di tipo maieutico (far proprio un certo messaggio) e magari la persona potrà riconsiderare la propria posizione.

Rispetto

Quando parlo di rispetto invece intendo una serie di aspetti che spesso non si considerano in questa categoria: rispetto del punto di vista altrui, degli spazi e dei tempi, delle necessità e degli stati d’animo dell’altro, nonché l’aspetto della fiducia.

Uno degli esempi principali è la gelosia: la gelosia non è assolutamente tollerabile, è mancanza di fiducia e quindi di rispetto per l’altro. Possiamo avere il timore che la persona faccia scelte o abbia comportamenti che mettono a rischio la relazione, ma è un affare di coppia, non riguarda altre intromissioni. La terza persona ha tutto il diritto di agire in base alle proprie motivazioni, sempre entro i limiti della libertà personale degli altri, ma se manca fiducia potremmo percepire un pericolo.

Un altro esempio invece è il controllo: controllare gli spostamenti, il telefono, le amicizie, i colleghi e qualsiasi cosa della vita dell’altro nasconde qualcosa di più personale, una mancanza di fiducia verso l’altro che non è compatibile con una relazione sana di coppia.

Intimità

Con intimità invece intendo tutti quei comportamenti che riguardano l’emotività interna alla coppia: trovare dei momenti per la coppia dove poter avvicinarsi, coccolarsi, parlarsi in maniera aperta e dove poter consolidare il rapporto anche attraverso la sessualità. Una coppia che fatica a trovare dei momenti di intimità rischia di incontrare precocemente difficoltà nelle altre aree, dalla comunicazione al rispetto oppure rischia di concentrarsi su una parte limitata della vita di coppia, cosa che rende la relazione più simile ad una amicizia che ad una relazione di coppia.

Progettualità

Uno degli aspetti fondamentali e a cui spesso si dà poca importanza è quello della progettualità: spesso molte coppie sono convinte di procedere sulla stessa strada, ma in realtà conducono due vite parallele. Non è importante la grandiosità del progetto, ma che ci sia alla base la volontà di fare qualcosa insieme perché voluto da entrambi e in accordo.

Alcuni nemici della coppia

I coniugi Gottman, famosi terapeuti di coppia, sostengono che ci siano quattro cavalieri dell’Apocalisse che mettono in serio pericolo una relazione di coppia. Questi cavalieri sono modalità relazionali poco utili se non distruttive, messe in atto spesso in automatico e sono le seguenti:

  • Critica: è il ricondurre ai difetti dell’altro il problema, se si eccede nella critica (“non fai mai…”, “Sei egoista”, ecc) l’obiettivo che raggiungeremo sarà risentimento e allontamento;
  • Disprezzo: prese in giro, commenti fatti con tono astioso tipo “Oh povera, hai mal di testa, così nemmeno stasera mi dai una mano…” oppure “certo che dev’essere difficile non riuscire a fare anche cose così semplici” o simili nascondono disprezzo nei confronti dell’altro e portano ad un tracollo in breve tempo;
  • Ritiro sulla difensiva: nessuno prova piacere nel sentirsi calpestato, ma reagire in maniera difensiva può cronicizzare una modalità scorretta di relazionarsi: frasi come “Parli tu, che non lo fai da mesi” oppure “sei contento di farmi sentire così male?” non aiutano a distendere gli animi;
  • Ostruzionismo: Quando in un confronto ci si attiva troppo (un aumento del battito cardiaco è normale quando ci agitiamo, ma se eccede un certo limite ci pone nella situazione di non aver alternative se non la fuga) possiamo essere portati a fuggire alla conversazione, allo sguardo, ad allontanarci fisicamente, diventando dei muri. In una relazione, porre dei muri con una certa frequenza può far molto male all’altro e allontanare definitivamente.

Alcuni amici della coppia

Vediamo ora invece alcune cose che possono far bene alla relazione:

  • Comprendere l’altro attraverso le domande, possibilmente domande aperte;
  • Condividere con l’altro la propria stima ed ammirazione, trovando modi di far capire che si apprezzano alcune caratteristiche dell’altro;
  • Avvicinarsi invece che allontanarsi, a volte la tentazione di star fuori dai problemi dell’altro è forte, ma non aiuta la relazione;
  • Provare a vedere i comportamenti dell’altro sotto una prospettiva positiva; se una persona è nervosa invece di pensare che è maleducata o insensibile, provare a vedere quali motivazioni possono aver influito su quel comportamento prima di reagire;
  • Approcciarsi all’altro condividendo ciò che si prova piuttosto che ciò che si pensa (magari in negativo) dell’altro;
  • Dare spazio alle proposte dell’altro cercando un compromesso;
  • Individuare il momento in cui i quattro cavalieri hanno preso il sopravvento e disinnescare la lite, attuando anche strategie di rilassamento per limitare quell’attivazione fisica che rischia di metterci in scacco; fare attenzione a quando ci stiamo “agitando” troppo trovando delle strategie per interrompere il circolo vizioso che si innesca permette di riprendere in mano la discussione in maniera più costruttiva;
  • Supportare il partner nella realizzazione dei propri sogni;
  • Condividere il senso che ognuno da ai propri valori, credenze e aspettative, parlarne e cercare di comprendere e far comprendere il più possibile gli aspetti su cui basiamo le nostre scelte, interessi e progetti.

Essere in coppia non è facile, ma se ci sono fiducia (in sé e nel partner) ed impegno, con qualche attenzione sugli aspetti riportati sopra, potrà sicuramente essere meno difficile.

Bibliografia

  • Malagoli Togliatti,M. , Lubrano Lavadera, A. (2002). Dinamiche relazionali e ciclo di vita della famiglia. Il mulino
  • Gottman, J.M., Gottman Schwartz, J. (2017). Dieci principi per una terapia di coppia efficace. Raffello Cortina Ed.
  • Beck, A.T. (1990). L’amore non basta. Astrolabio ed.
  • Nardone, G. (2005). Correggimi se sbaglio. Ponte delle grazie ed.