Soffrire di una disfunzione sessuale può influire sulla qualità della vita e sull’autostima. Spesso, inoltre, i disturbi sessuali possono generare vissuti secondari di stress, ansia e depressione. In questo articolo proviamo a capire assieme quando è necessario rivolgersi a un professionista e come la psicoterapia aiuta a curare le disfunzioni sessuali. 

Che cosa si intende per disfunzione sessuale?

Può capitare ancora oggi che il sesso venga vissuto con disagio e la salute sessuale continui ad essere un argomento tabù. Esperienze traumatiche precedenti, un’educazione troppo rigida o altre variabili ambientali e relazionali possono avere una influenza sui modi di vivere la sessualità ed alimentare disfunzioni che non permettono di vivere i rapporti con serenità e soddisfazione. Una volta raggiunta la maturità sessuale, le difficoltà nelle relazioni sessuali possono manifestarsi in tutto l’arco del ciclo di vita e devono essere opportunamente riconosciute e affrontate. Queste difficoltà, se ignorate, possono essere all’origine di veri e propri disturbi sessuali che possono interessare sia gli uomini che le donne.

I disturbi sessuali possono manifestarsi con sintomi e livelli di gravità diversi, comparendo sin dalle prime relazioni sessuali o in seguito. Inoltre, le principali disfunzioni possono manifestarsi in ogni circostanza in cui avviene un rapporto sessuale o solo in condizioni specifiche.  Ciascun caso, quindi, è a sé stante, motivo per cui diventa fondamentale indirizzarsi a un professionista che possa effettuare una corretta diagnosi della situazione e che si mostri sereno nell’affrontare un tema delicato, spesso vissuto con vergogna e imbarazzo.

Nella nostra cultura, infatti, la sessualità è considerata una questione privata e personale e, talvolta, discutere di sesso è complicato perfino con il proprio partner. Non tutti gli operatori sanitari, poi, hanno competenze specialistiche in questo settore, aspetto che può renderli poco disinvolti nell’affrontare questioni intime e imbarazzanti.

Per questo motivo, il consiglio è di rivolgersi a un professionista con formazione ed esperienza nel settore, capace di mettere a proprio agio la persona e la coppia nella condivisione di eventuali dubbi o problemi.

Siamo tra i professionisti a Milano, Monza e Catanzaro che possono essere consultati per effettuare un’appropriata valutazione di una condizione di disfunzione sessuale. Siamo infatti esperti in psicoterapia e in  sessuologia clinica e possediamo le competenze necessarie sia per una diagnosi che per una corretta indicazione di trattamento.

Quali sono le cause più frequenti dei disturbi sessuali più comuni?

Le cause dei disturbi sessuali possono essere diverse e sono differenziate a seconda della disfunzione. Indipendentemente dal disturbo, comunque, si tratta sempre di problemi multifattoriali che dipendono, cioè, da fattori cognitivi, affettivi, culturali, sociali e fisiologici. L’espressione della sessualità, infatti, è influenzata dall’esperienza del soggetto, dai bisogni interiori, dai desideri, dal rapporto con il partner (Rowland, Tai e Slob, 2003).

La percezione dell’individuo per quanto riguarda la il desiderio e l’eccitazione, inoltre, può essere influenzata da convinzioni, aspettative personali, atteggiamenti, costumi sociali, influenze educative e genitoriali, credenze spirituali e religiose, status socio-economico e livello di istruzione (Stuntz, Falk, Hiken e Carson, 1996).

Sia gli uomini che le donne, poi, possono presentare delle disfunzioni sessuali indotte da sostanze o connesse all’utilizzo di farmaci. Inoltre, alcune condizioni mediche e di interesse psichiatrico possono avere un impatto sul desiderio, sulla possibilità di avere rapporti, sulla capacità di provare piacere (per esempio, nelle condizioni quali il diabete, le malattie della tiroide o neurologiche, ecc.). 

Quando è possibile diagnosticare un disturbo sessuale?

Nella donna, i più comuni disturbi sessuali possono avere un impatto sul desiderio e l’eccitazione, rendere difficile la penetrazione o la possibilità di sperimentare un orgasmo intenso e soddisfacente. Anche nell’uomo può riscontrarsi un ridotto o assente desiderio e sono comuni i disturbi da eiaculazione ritardata e precoce. Il disturbo erettile, invece, comporta marcate difficoltà a raggiungere l’erezione e mantenerla per la durata del rapporto, con la possibilità che risulti ridotta anche la rigidità del pene eretto.

Se riscontrate qualcuno di questi problemi con una frequenza rilevante nel corso dei rapporti può essere importante rivolgersi a un sessuologo che possa eventualmente effettuare una diagnosi di disturbo sessuale e predisporre un piano terapeutico. Il comportamento sessuale delle persone, infatti, è molto differenziato ed è spesso difficile stabilire quali aspetti siano da ritenersi normali rispetto a frequenza, qualità o durata dei rapporti.

Non a caso, quindi, il DSM 5 (2013), il manuale curato dall’American Psychiatric Association, raccomanda di esplorare il punto di vista del soggetto sui propri disturbi e stabilisce alcuni criteri diagnostici.

Nel dettaglio, il manuale stabilisce che è possibile diagnosticare un disturbo sessuale solo in determinate condizioni. In primo luogo, il problema deve essere presente da almeno sei mesi. In secondo luogo, il disturbo non deve essere associato in maniera esclusiva a un’altra condizione clinica di rilievo, per esempio un disturbo depressivo. In terzo luogo, è importante escludere che i sintomi riscontrati siano riconducibili a una condizione medica generale o all’uso di sostanze quali le droghe. Infine, è molto importante che il disturbo sia legato a un disagio clinicamente significativo o a difficoltà interpersonali.

Come funziona la psicoterapia per le disfunzioni sessuali?

Appurato che non vi siano cause organiche alla base della disfunzione si comincia di solito con una prima fase di inquadramento diagnostico. Lo psicoterapeuta in queste prime sedute esplora la storia di vita della persona che sta chiedendo aiuto, con particolare attenzione alle dinamiche relazionali affettive, con l’intento di trovare le cause psicologiche o emotive che sottostanno ad un´eventuale disfunzione sessuale.

La diagnosi di un disturbo sessuale presuppone infatti una corretta valutazione della situazione e la raccolta di informazioni relative ai fattori che potrebbero influenzare la risposta sessuale: età, background culturale e convinzioni religiose, status socio-economico, condizioni della vita di coppia, motivazione al trattamento, condizioni mediche rilevanti, diagnosi psicologico-psichiatriche ed esposizione prolungata a stress, assunzione di sostanze e farmaci.

Accanto a questi elementi, inoltre, vengono raccolte anche una serie di informazioni sulla frequenza, intensità, durata, compromissione dei rapporti sessuali e percezione soggettiva del disagio.

Come è evidente, si tratta di dati clinici che è possibile raccogliere attraverso il colloquio. È opportuno tenere presente che il professionista consultato, comunque, potrà richiedere anche degli altri approfondimenti diagnostici. La compilazione di test e questionari, per esempio, può essere utile per una più precisa valutazione della condizione di disagio vissuta dalla persona o delle caratteristiche della disfunzione sessuale.

Terminata la fase diagnostica, se lo psicoterapeuta o il sessuologo ritengono che la persona soddisfi i criteri clinici per una disfunzione sessuale si passa alla fase “attiva” della terapia. Possono essere proposti compiti esperienziali che spesso prevedono anche il coinvolgimento del proprio partner e la compilazione di un diario su cui annotare tutte le esperienze che attivano la persona da un punto di vista emotivo, sia in positivo che in negativo. L’intervento ovviamente deve essere personalizzato, perché ciascuna persona è un individuo a sé.

In conclusione, la buona notizia è che la via di uscita dalle disfunzioni sessuali esiste e si chiama psicoterapia. Se cerchi uno psicoterapeuta a Milano, Monza o Catanzaro per trattare una disfunzione sessuale rivolgiti a noi.

Riferimenti bibliografici

  • American Psychiatric Association (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.). Arlington, VA: American Psychiatric Publishing.
  • Rowland D.L., Tai W.L., Slob A.K. (2003). An exploration of emotional response to erotic stimulation in men with premature ejaculation: Effects of treatment with clomipramine. Journal of Sexual Behavior, 32, 2, 145-153.
  • Stuntz S.S., Falk A., Hiken M., Carson V.B. (1996). The journey undermined by psychosexual disorders. In V.B. Carson e E.N. Arnold, Mental Health Nursing: The nurse patient journey, pp. 879-895. Philadelphia: Saunders.