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15 Agosto 2021
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22 Agosto 2021Diversi studi internazionali hanno dimostrato che la pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto anche sulla sessualità. Qual è l’impatto della pandemia sulla libido? E come migliorare la qualità della vita sessuale in tempi di Covid?
Il coronavirus ha avuto un impatto anche sul sesso?
L’esperienza della pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto su tutte le nostre abitudini, comprese quelle che riguardano la sfera della sessualità. A oltre un anno dall’introduzione di misure di lockdown è chiaro che la necessità di proteggersi dal virus ha scompaginato i nostri stili di vita.
Molto più tempo passato in casa, lo smart working, la necessità di gestire i bambini, la perdita delle occasioni di incontro. Sono solo alcuni dei fattori che hanno avuto un impatto anche sulla vita sessuale.
Molte coppie, per esempio, si sono trovate a dover gestire una intensa quotidianità ed una estrema vicinanza.
Le coppie a distanza, invece, hanno dovuto fare i conti con l’allentamento delle possibilità di incontrarsi.
Le persone che non erano in una relazione stabile, infine, si sono confrontate con la solitudine forzata e la difficoltà di incontrare un partner. In generale, poi, sin dai primi mesi di pandemia, i medici hanno raccomandato maggiori precauzioni nell’attività sessuale, dovendo contrastare anche a letto un nemico insidioso come il virus.
Insieme all’ansia da pandemia e alla depressione connesse alla perdita di lavoro, abitudini e persone care, si tratta di fattori in grado di influenzare la libido.
Che il Covid-19 avesse potuto impattare anche sulla sessualità era stato subito chiaro agli esperti del settore. Già nel 2020, i sessuologi e gli altri professionisti che si occupano di sesso avevano compreso che si trattasse di un tema caldo. Non è quindi un caso che molti studiosi si siano interessati a questo tema e sono state numerose le ricerche realizzate a livello mondiale.
Cosa dicono i dati su sesso e pandemia?
Nel nostro paese, la Società Italiana di Andrologia ha condotto un´indagine focalizzandosi prevalentemente sulla sessualità maschile.
I dati
I dati, resi noti nel corso dello scorso inverno, parlano di una brusca battuta d’arresto per la vita sessuale di coppia:
- 6 uomini su 10 (il 59%) avrebbero sofferto di disfunzioni sessuali nel corso del lockdown.
- 1 uomo su 5 ha mantenuto una vita sessuale simile a quella del periodo pre-pandemico.
- 8 uomini su 10, invece, hanno avvertito un calo del desiderio.
Si tratta di problematiche che, insorte in quarantena, sembrerebbero perdurare nel 24% dei casi nonostante le restrizioni meno rigide.
Nessuna differenza, inoltre, tra le regioni del nord Italia (che sono state quelle maggiormente colpite dalla pandemia) né tra il personale sanitario e le altre categorie professionali.
Sulle motivazioni del peggioramento della vita sessuale, lo studio cita l’eccessiva distanza o vicinanza con il partner e la paura del futuro. Se è chiaro l’impatto del lockdown sulla sessualità di single o coppie a distanza, meno evidente può essere il ruolo della troppa vicinanza.
Overfamiliarity e stress
Diverse ricerche parlano degli effetti negativi della cosiddetta overfamiliarity, la familiarità eccessiva con il partner. Dover condividere ogni spazio di vita e il tempo dell’intera giornata senza avere momenti solo per sé, infatti, può essere stressante.
In merito, un sondaggio inglese che ha coinvolto circa 2500 persone ha messo in evidenza alcuni dati interessanti sul ruolo della familiarità eccessiva. Il 55% dei britannici ha avuto paura di perdere interesse per il sesso durante la pandemia. Inoltre, il 41% degli intervistati ha dichiarato di rendersi poco attraente per il partner, trascurando abbigliamento o igiene. Il 29%, poi, ha detto di preferire distrarsi attraverso tv e videogame che non dedicandosi ad attività sessuali con il partner. Le motivazioni di risultati così sorprendenti, ancora una volta, chiamano in causa l’ansia per la salute, lo stress pandemico e le preoccupazioni economiche.
Del resto, però, uno studio italiano ci dice chiaramente che il mantenimento di buona vita sessuale ha avuto un impatto positivo anche sulla salute mentale.
Una ricerca di Mallaioli e colleghi (2021), promossa dall’Università Tor Vergata, ha coinvolto oltre 7000 persone invitandole alla compilazione di un questionario sulla propria attività sessuale. Lo studio ha avuto la finalità di valutare l’impatto dell’attività sessuale sulla salute mentale in pandemia.
Suddividendo in due gruppi i partecipanti sulla base dell’aver fatto o meno sesso in pandemia, sono stati misurati diversi indicatori di benessere psicologico. Tra di essi, i livelli di ansia e depressione che, in maniera significativa, sono risultati più bassi nelle persone con una vita sessuale regolare.
Si tratta di un risultato significativo che ci spinge a riconoscere l’importanza della sessualità in termini di benessere. Avere una vita sessuale soddisfacente può essere importante per sentirsi bene e in salute. La ricerca ha anche dimostrato che la sessualità è un fattore protettivo rispetto al peggioramento dei sintomi e del malessere psicologico.
Cosa fare per migliorare la propria vita sessuale?
Se avete notato un peggioramento della qualità della vostra vita sessuale nel corso della pandemia, le ragioni possono essere diverse.
Cercare una soluzione, però, è possibile. Ciò vale soprattutto per le persone che vivono all’interno di una coppia stabile che, per questo, possono vivere il sesso con minore ansia rispetto a possibili contagi.
Del resto, come si è detto, l’overfamiliarità può essere stata all’origine di difficoltà relazionali e sessuali che rappresentano un ulteriore fattore di stress.
Per tutte queste ragioni, un consiglio utile può essere quello di rivolgersi a un professionista. Contattare uno psicoterapeuta esperto in sessuologia, può essere importante al fine di comprendere meglio le proprie difficoltà trovando delle soluzioni. Se si vive una relazione stabile, inoltre, il suggerimento è quello di recarsi insieme da un esperto.
L’intervento, infatti, può sbloccare alcune difficoltà relazionali ed essere risolutivo rispetto a un malessere che impatta sulla qualità di vita di entrambi i partner.
Riferimenti bibliografici
Mollaioli, D., Sansone, A., Ciocca, G., Limoncin, E., Colonnello, E., Di Lorenzo, G., & Jannini, E. A. (2021). Benefits of sexual activity on psychological, relational, and sexual health during the COVID-19 breakout. The journal of sexual medicine, 18(1), 35-49.
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